Game 77 Recap: Pelicans-Lakers
Dopo essersi scontrate durante The Brow Affaire, Los Angeles Lakers (34-42) e New Orleans Pelicans (32-45) si ritrovano allo Smoothie King Center per l’ultima sfida stagionale.
Entrambe le franchigie sono orientate alla prossima stagione, per cui le assenza superano le presenze. I lacustri dopo aver perso Lonzo Ball, Brandon Ingram e Josh Hart hanno fermato anche LeBron James e per allungare le rotazioni hanno firmato Jemmerio Jones. Nola invece è priva di Jrue Holiday ed Anthony Davis, oltre E’Twaun Moore e Darius Miller.

Walton non dispone anche di Kyle Kuzma, fermato da un problema muscolare, e Tyson Chandler per cui è costretto a varare un quintetto ai limiti del presentabile: Rondo, KCP, Lance, Moe e McGee. Gentry risponde con Payton, Clark, Williams, Randle ed Okafor.
Pelicans-Lakers, avvio di gara equilibrato
La prima parte di gara è caratterizzata soprattutto dagli errori. I lacustri sparacchiano dall’arco e trovano la via del canestro con i layup di Rondo e McGee. New Orleans perde banali possessi – tre nei primi minuti - ma tira meglio e colpisce da tre con Clark e Randle. Al primo timeout pellicani avanti 8-12 con 6’50” da giocare nel quarto.
Nonostante i dati riportino il tutto esaurito, lo Smoothie King Center è mezzo vuoto ed in effetti lo spettacolo offerto al momento da ragione agli assenti. Ben sei le perse di Nola, mentre sono già quattro (combinati) gli airball scagliati.
Chi prova a prendere sul serio la sfida sono i veterani, alla ricerca di buoni numeri da mettere in mostra nella prossima free agency. Ian Clark trova la via del canestro due volte in penetrazione, risponde Kentavious Caldwell-Pope che completa un gioco da tre punti e segna da oltre i 7.25. 17-18 con 3’21” sul cronometro.
I primi cambi di Walton sono i two-way player Williams e Caruso, poi tocca a Muscala e Bullock che si rivedono dopo qualche gara di assenza.
I Pelicans realizzano un paio di canestri con Cheick Diallo, i gialloviola trovano il sorpasso con una…
…schiacciata di McGee e le giocate di Rondo, a segno dall’arco e dalla lunetta, 26-24 con 14” da giocare.
Il primo quarto termina in parità (26-26) grazie al jumper sulla sirena di Wood. Ben sette – per undici punti concessi – le perse della franchigia della Louisiana nei primi dodici minuti, 41% dal campo con 1/9 dall’arco per i californiani.
Pelicans-Lakers, prosegue la fiera degli errori
La seconda frazione segue lo spartito della prima, con perse che si alternano ad errori al tiro. Dairis Bertans colpisce da tre, risponde il subito in palla Caruso che segna un jumper, tre liberi e due triple.
40-35 a 6’53” dall’intervallo lungo, timeout per Alvin Gentry.
Al rientro in campo New Orleans si accende dall’arco andando a segno con Bertans, Randle – a segno anche dal post – ed Hill. L.A. resta avanti grazie a Rondo, che dopo aver segnato da tre serve due volte KCP che non sbaglia dal mid-range. 48-48 con 4’38” da giocare nel tempo.
L’ex Rajon al momento domina la sfida tra due dei peggiori difensori tra gli esterni della Lega, punendo le amnesie del pariruolo Elfrid Payton. Il play alza l’alley-oop per McGee e serve ancora Kenny, ma dopo una gara fino al momento accorta il #9 gialloviola spreca un paio di palloni consentendo ai Pelicans di tornare avanti.
Christian Wood ed Okafor sfruttano la maggiore fisicità sotto canestro per produrre otto punti. Il tempo si chiude con un distacco minimo…
…grazie al layup dello stesso Rondo allo scadere, 61-62.
Pelicans-Lakers, i lacustri dilagano
Rajon Rondo è on fire ? e si scatena al rientro in campo: prima segna ancora dall’arco ed in transizione e dopo aver servito ancora McGee non sbaglia dalla media. Il veterano poi esce dal campo a causa di un fortuito contatto con Clark, sul 72-70.
Un altro duello tra difensori in single coverage tutt’altro che entusiasmanti è quello tra JaVale McGee e Jahlil Okafor. L’ex Warriors continua il suo buon momento di stagione ed alterna schiacciate ad un gancio a conclusione di una transizione da lui condotta. La prima scelta dell’NBA Draft 2015 mette in mostra il suo gioco in post, trovando la via del canestro senza particolari problemi.
81-73 con 6’12” da giocare nel quarto, timeout Pelicans.
Al rientro Julius Randle trova subito il canestro e nel possesso successivo costringe Wagner al quarto fallo. Il rookie tedesco resta in campo e trova anche il jumper preludio – dopo un paio di canestri Diallo – all’allungo gialloviola.
A guidarlo ancora una volta è Alex Caruso che dopo due liberi segna un paio di triple inframezzate da…
…una schiacciata dopo un recupero. I Pelicans non segnano più, mentre i Lakers vanno a bersaglio dall’arco anche con Muscala e Bullock.
105-84 all’ultimo mini-break, 44-22 il parziale della terza frazione.
Pelicans-Lakers, it’s garbage time!
Nei primi minuti dell’ultimo quarto è Mike Muscala a mettersi in mostra. Moose segna in penetrazione ed ancora dall’arco, prima di servire Bullock sul perimetro. L.A. in pieno controllo della gara, 115-90 a 6’52” dalla fine.
L’ex 76ers su fa sentire anche in difesa stoppando due volte gli avversari, primo e dopo aver trovato il canestro in transizione. La tripla di Reggie Bullock certifica la fine della gara sul 120-90.
L’occasione è ghiotta per schierare l’ultimo arrivato Jemerrio Jones, che mostra subito una delle sue migliori caratteristiche, la duttilità. Dopo aver catturato un rimbalzo offensivo, il prodotto di New Mexico State recupera un pallone ed in collaborazione con Rondo segna il primo canestro da professionista.
Gli unici a crederci per The Big Easy sono Wood e Solomon Hill, che rispondono alle triple di Bullock e Rondo. Dopo quasi cinque minuti di garbage, la schiacciata di Johnathan Williams chiude la gara, 130-102.
Pelicans-Lakers, tre lacustri oltre i venti
Dopo i 17 assist smazzati contro gli Hornets e complice la (non) difesa di Payton, per Rondo una delle migliori prestazioni stagionali. Rajon chiude con 24 punti (9/14 al tiro con quattro triple), 5 rimbalzi, 12 assist, 2 perse e 3 recuperi.
Continua il buon momento anche di KCP (19 con 8/16 al tiro) e McGee (23+16 con 9/15), mentre Lance spara a salve (0/7). Non sfrutta l’occasione Wagner (7+7), falloso (4) ed impreciso (2/8).
Miglior prestazione in carriera per Caruso, che mette a referto 24 punti (7/11 al tiro, 4/4 dall’arco), cattura 3 rimbalzi, distribuisce 6 assist e recupera 4 palloni.
Bene dalla panca anche Bullock (18+3+3 con 4/6 dall’arco) e Muscala (10+3+3), senza squilli i minuti disputati da Bonga e Williams, Jones subito a segno.

Poco efficace Randle (17+5+3) che perde troppi palloni. Imprecisi Wood (15+11 con 5/13), Clark (11 con 5/15) e Bertans (2/9 dall’arco), meglio Hill (14 con 3/5 dall’arco). Produttivi sotto canestro Okafor (15) e Diallo (12+10).
Pelicans-Lakers, successo più ampio della stagione
Il giorno dopo aver annunciato lo stop di LeBron, i Lakers ottengono il successo più ampio della stagione. Inoltre, dalla matematica esclusione dalla post-season contro i Nets, Rondo e compagni hanno vinto quattro delle cinque gare successive.
Inutile e per certi versi grottesco colpo di reni che nulla aggiunge alla disastrosa annata lacustre. Le buone cifre dei veterani in vista della free agency sono comprensibili, tuttavia sarebbe più logico concedere spazio a Wagner e Caruso, ma del resto ormai mancano solo cinque gare alla fine.

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – 4:30 italiane – tra Martedì 2 e Mercoledì 3 Aprile per affrontare alla Chesapeake Energy Arena gli Oklahoma City Thunder.
NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!