Game 78 Recap: Thunder-Lakers
Ultima gara lontana dalla California per i Los Angeles Lakers (35-42) che alla Chesapeake Energy Arena affrontano gli Oklahoma City Thunder (44-33).
I lacustri hanno il roster ridotto ai minimi termini a causa delle assenze di Lonzo Ball, Brandon Ingram, Josh Hart e LeBron James ma ciononostante la voglia dei veterani di mettersi in mostra in vista della prossima free agency ha consentito ai californiani di vincere quattro delle ultime cinque gare.
OKC invece non vive un buon momento di forma, avendo perso sette delle ultime nove gare disputate. Fondamentale ritrovare il successo per recuperare qualche posizione nella griglia playoff della Western Conference.
Walton non dispone anche di Kyle Kuzma e Tyson Chandler per cui conferma gli starter del successo contro i Pelicans: Rondo, KCP, Lance, Moe e McGee. Donovan non dispone del solo Andre Roberson e risponde con Westbrook, Ferguson, George, Grant ed Adams.
Thunder-Lakers, padroni di casa subito aggressivi
La differenza nelle motivazioni delle due franchigie e nella qualità dei quintetti schierati in campo sono evidenti fin dai primi possessi. I lacustri attaccano con poca convinzione, perdono un paio di banali possessi e si accontentano di conclusioni dalla lunga distanza, a segno con Wagner e KCP.
OKC è aggressiva, PG13 recupera e segna in transizione mentre Westbrook spinge al massimo, giocando il pick-and-roll con Steven Adams. Il neozelandese è pronto e segna tre volte in pochi minuti. 8-19 con 7’22” sul cronometro.
Il timeout chiesto da coach Luke Walton – che inserisce Muscala e Bullock – giova ai gialloviola, capaci di ridurre le distanze grazie alle giocate di Moe Wagner – a segno nel pitturato e dall’arco – ed alle triple dei due neo-entrati. 19-21 a poco meno di cinque minuti dalla fine del quarto.
L.A. pareggia con KCP ma l’equilibrio dura poco, i Thunder dopo qualche possesso sprecato ricominciano a spingere. Russell Westbrook serve i compagni nel pitturato – ben 22 i punti prodotti – e sul perimetro, raggiungendo la doppia cifra negli assist. Per i californiani Moose, dopo il primo a segno, fallisce malamente tutte le successive conclusioni tentate.
Gli angeleni accorciano con l’and-one di Rondo ed un floater di Caruso, il jumper di George fissa il punteggio della prima frazione: 28-34.
Thunder-Lakers, lacustri chirurgici dall’arco
Il tema della gara resto lo stesso dei primi dodici minuti. OKC domina a rimbalzo oltre a sporcare le linee di passaggio ed a ripartire in velocità. The Brodie alza l’ennesimo alley-oop schiacciato da Noel, Paul George manda a segno la prima conclusione da oltre i 7.25 della sua serata.
I lacustri restano a contatto con la seconda tripla di Reggie Bullock ed un paio di canestri…
…di JaVale McGee, che pur soffrendo la fisicità di Adams riesce finalmente ad essere incisivo. 41-45 a 6’40” dall’intervallo lungo.
I gialloviola, pur continuando a regalare palloni agli avversari, trovano addirittura il vantaggio grazie alle triple di Kentavious Caldwell-Pope (2) e Muscala, che rispondono a quelle messe a segno da Young Trece. 53-51 con 2’17” da giocare nel tempo.
Al rientro dal timeout chiesto da coach Billy Donovan i Thunder riprendono il comando della gara grazie al solito #0 che segna dall’arco oltre ad assistere la schiacciata di Nerlens Noel. L’8-0 di OKC viene interrotto dai liberi di Muscala che chiudono la prima parte della gara, 55-59.
Thunder-Lakers, Westbrook conduce l’allungo
Terzo Quarto OKC trova subito due canestri dalla lunga distanza con Jerami Grant e PG13 ma in difesa concedono per la prima volta qualcosa ai lacustri che arrivano al ferro senza troppi problemi. La cosa non piace a Donovan, che ferma il gioco dopo neppure due minuti sul 61-65.
Al rientro The Big Friendly segna ancora due volte da tre con Terrance Ferguson e – dopo la risposta dall’arco di KCP e Born Ready – trova l’allungo con Westbrook, che assiste George e segna due volte in transizione. 67-79 con 5’44” da giocare nel quarto.
L’MVP del 2017 segna ancora due volte ed oltre a certificare la trentunesima tripla doppia della sua stagione incrementa a 15 le lunghezze di vantaggio. Il parziale dei Thunder viene interrotto…
…da Rajon Rondo che segna due volte capitalizzando due perse, risponde ancora – dall’arco – il prodotto di UCLA, 74-88 con 3’25” sul cronometro.
Bullock e Muscala interrompono la fuga dei padroni di casa, prima del layup in transizione di Raymond Felton che chiude la frazione, 78-94.
Thunder-Lakers, L.A. rientra m 4Q
Nei primi minuti dell’ultima frazione si mettono in evidenza i two-way player JWIII e Caruso. Il lungo schiaccia e contiene Markieff Morris, mentre l’esterno dopo un bel layup rovesciato – …e nonostante qualche evitabile infrazione – assiste due volte sul perimetro KCP.
L’and-one di Noel interrompe il rientro dei gialloviola, che riducono ancora le distanze con la tripla di Lance Stephenson ed il canestro in transizione di Johnathan Williams servito ancora da Alex, 94-101 a 7’02” dal termine.
Walton ripropone la zona che si espone ai rimbalzi offensivi dei Thunder, che non convertono tre conclusioni dalla lunga distanza. Non sbaglia Alex Caruso…
…che schiaccia il -5.
L’attacco lacustre si ferma, OKC segna dalla lunetta con Dennis Schroder e RW e continua a dominare nel pitturato. KCP perde due possessi grazie ai quali Westbrook segna il layup che chiude di fatto la partita, 98-111 a poco più di quattro minuti dalla fine.
Le triple di Grant, Schroder e Caruso fissano il punteggio finale, anche perché le terze linee nel minuto a loro disposizione non producono nulla. Gli ultimi secondi della gara sono tutti per Westbrook, che cattura i rimbalzi necessari per mettere a referto la prima tripla doppia dal 1968 da oltre venti in ogni voce statistica.
103-119 il punteggio finale alla Chesapeake Energy Arena.
Thunder-Lakers, storica tripla doppia per RW
KCP (23+5+4) conferma di essere il lacustre più produttivo di questo finale di stagione. Kenny mette a segno cinque triple con 9/16 dal campo.
Dopo la discreta prestazione contro Nola, Rondo torna ai suoi standard (7+10+9) sparacchiando dal campo (3/11) oltre a collezionare il peggior plus/minus della gara (-25).
Si accontenta di tirare dall’arco Lance (9+2+3, 3/5 da tre), limitato dai falli. Wagner lotta (10+4 con due triple) ma come McGee (10+8) è falloso e soffre la fisicità dei lunghi avversari.
Nonostante qualche evitabile persa di troppo, ancora un buona prova per Caruso (15+2+7 con 5 perse). In doppia cifra anche Bullock (13 con 3/7 dall’arco) e Muscala (10 con 2/6 da tre). Poco spazio per JWIII (6+2, 3/4), solo garbage per Bonga e Jones.

Pur sparacchiando (8/23) dal campo, Westbrook mette a referto 20 punti, cattura altrettanti rimbalzi e smazza 21 assist. Prima di RW, l’unico a mettere a referto una tripla doppia con almeno 20 nelle tre voci statistiche fu Wilt Chamberlain nel 1968.
Fattore su entrambi i lati del campo PG (19+6+5 oltre cinque recuperi), mentre Adams pur fallendo troppi liberi (1/7) domina sotto le plance (13+8 con 5 stoppate). In doppia cifra anche Grant (22+5 con 4/10 da tre), Ferguson (15 con 3/7 dall’arco) e Schroder (15)
Thunder-Lakers, meno di due settimane al termine della stagione
Meno di dieci giorni con quattro gare alla fine del calvario lacustre. Ennesima gara senza spunti e priva significato di questa stagione finita anzitempo.
A fine gara Walton non può fare altro che rendere merito alla prestazione di Westbrook.
Ha spinto per tutta la gara, del resto lo avevamo detto ai nostri ragazzi che in alcune occasioni per fermarlo non bastava un solo difensore..
Luke Walton al termine della gara
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – 4:30 italiane – tra Giovedì 4 e Venerdì 5 per ricevere allo Staples Center i Golden State Warriors.
NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!