In vista della prossima stagione, i prossimi appuntamenti che vedranno protagonisti – anche – i Los Angeles Lakers saranno la Lottery del 14 Maggio, preludio all’NBA Draft 2019 in programma il 20 Giugno.

Nell’attesa di conoscere quale sarà la scelta a disposizione dei lacustri, andremo ad analizzare alcuni prospetti del college basketball e dei vari campionati europei che potrebbero essere in orbita Lakers. Sebbene il prossimo draft non si annunci come uno tra i più ricchi di talento, non è da sottovalutare la presenza di possibili diamanti grezzi.

Il primo giocatore sotto la lente di ingrandimento è Bol Manute Bol, meglio noto ai più come Bol Bol.

Manute Bol and Bol Bol, at Kauffman Stadium in Kansas City
Manute Bol and Bol Bol, at Kauffman Stadium in Kansas City (John Sleezer, Kansas City Star/TNS via Getty Images)

Bol Bol

  • Nato il 16 Novembre 1999
  • Altezza: 221 cm
  • Wingspan: 234 cm
  • Peso: 107 kg
  • College: Oregon

Bol Bol – figlio del compianto Manute Bol, iconico centro NBA a cavallo tra gli ’80 ed i ’90 – ha disputato quest’anno la sua prima stagione di college basketball, conclusasi prematuramente a causa di un infortunio al piede.

La prima cosa che si nota anche ad un occhio meno esperto è l’incredibile altezza e la grande apertura alare, che gli permetteno di catturare rimbalzi e di proteggere il ferro senza troppe difficoltà.

Nonostante l’altezza tuttavia ha un gioco fluido e si muove estremamente bene nel campo; ha un ottima sensibilità nelle mani che gli permette di avere ottime percentuali ai liberi e ha dimostrato di non aver paura nel tentare delle triple, sicuramente prende le distanze dal centro old school.

Bol Bol, Oregon Ducks vs Iowa Hawkeyes on November at Madison Square Garden
Bol Bol, Oregon Ducks vs Iowa Hawkeyes on November at Madison Square Garden (Rich Graessle, Icon Sportswire via AP Images)

I punti interrogativi su Bol non sono pochi e riguardano soprattutto la sua tenuta fisica e mentale. Infatti ha un corpo magro ed a quanto pare, nonostante ci abbia provato non riesce, a mettere massa muscolare sulla parte superiore e per questo rischia di essere sovrastato dai pari-ruolo NBA, non resistendo ai contatti. Inoltre, pur dotato di mobilità sopra la media per l’altezza, l’ex Ducks soffre nelle situazioni di switch in difesa.

Dal punto di vista mentale, secondo gli addetti ai lavori il nativo del Sudan non ha la giusta dedizione al lavoro per massimizzare il suo potenziale e fatica a gestire la pressione. Inoltre non sempre gioca duro per tutti i minuti che è in campo e si lascia trasportare dagli eventi.

Le sue cifre quest’anno: 21 punti, 9.6 rimbalzi, 1 assist, 52% da tre su 2.8 tentativi e 76% ai liberi in quasi trenta minuti a partita.

Stats complete su NCAA Sports Reference

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