Con i riflettori puntati altrove – sulla decisione di Kawhi in generale, la prima di Zion Williamson a Las Vegas – i Los Angeles Lakers esordiscono alla MGM Resorts NBA Summer League 2019.
Ad assistere alla prova della versione estiva dei gialloviola LeBron James ed Anthony Davis alla prima apparizione in pubblico insieme dal completamento della trade che ha portato The Brow ad L.A.
Poco prima, il quattro volte MVP ha avuto l’occasione di salutare due degli ex compagni finiti ai Pelicans, Lonzo Ball e Josh Hart.
Talen Horton-Tucker fuori per tutto il torneo
Nel prepartita, i Lakers hanno annunciato che il rookie Talen Horton-Tucker non giocherà a Las Vegas a causa della problema al piede sinistro.
I lacustri non sono stati in grado di replicare le belle prove di Sacramento contro Warriors e Kings, ma sono sembrati quelli travolti dagli Heat.
I ragazzi di coach Simon non sono stati in grado ci contenere la transizione dei Bulls, ben guidata dai rookie Coby White (#7) e Daniel Gafford (#38), che sotto canestro ha compensato la disastrosa serata dall’arco (1/20) dei compagni.

Norvell Jr. e compagni non sono riusciti ad essere efficaci in attacco, tirando dal campo con meno del 30% e dalla lunetta con il 57%. I Lakers sono di fatto rimasti in partita per solo metà gara, alzando bandiera bianca dopo l’intervallo.
Gafford il top scorer, male al tiro i lacustri
Unici discreti tra i Lakers ancora una volta il duo Zach Norvell Jr. e Devontae Cacok, che si confermano tra i componenti più interessanti del roster lacustre.
Il two-way player ha chiuso con 15 punti, 5 assist, 4/11 al tiro con 4/8 dall’arco. Doppia doppia (12+10) per Cacok, unico in grado di battagliare con i lunghi avversari. Non si ripete Jordan Howard (7, 2/7 dal campo). Male al tiro Nick Perkins (10, 3/9 dal campo), Dakota Mathias (10+7, 3/12) e Joe Young (0/10).
Nei Bulls il top scorer è Gafford (21+10, 9/10 al tiro), mentre White (17+3+3) è poco brillante al tiro (6/18, 0/7 da tre). In doppia cifra anche Hutchinson (15) e Mokoka (10+8).
Simon elogia l’impegno dei lacustri
A fine gara, coach Miles Simon – che ha preso il posto di Coby Karl, come da programma – riconosce l’impegno dei suoi ragazzi, pur concedendo l’attenuante della fatica degli impegni precedenti.
«Sicuramente abbiamo avuto una brutta circolazione di palla ed abbiamo tirato male, soprattutto i liberi.»
«La nostra energia è arrivata in modo ondulatorio, a scatti. Forse è stata la fatica delle quattro gare in cinque giorni, più i tre giorni di training camp. Ma i ragazzi hanno lottato davvero, molto duramente.»
I Los Angeles Lakers tornano in campo questa notte – 1:30 italiane – per affrontare i L.A. Clippers.
NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!