In vista della prossima stagione, una breve presentazione degli atleti che comporranno il rinnovato roster dei Los Angeles Lakers. La carriera, i pregi, i difetti oltre ad una breve valutazione della crew di Cuore GialloViola.

Il veterano Rajon Rondo è stato l’ultimo confermato tra gli elementi della passata stagione. L’ex Celtics e Pelicans ha firmato un biennale, con Player Option per il secondo anno.

Rajon Rondo
Rajon Rondo (Lakers.com)

Chi è Rajon Rondo?

La carriera di RR inizio a due passi da casa, presso la Eastern High School di Middletown. Le buone prestazioni con gli Eagle gli fecero guadagnare l’interesse della Oak Hill Academy, dove frequentò l’ultimo anno di HS.

In Virginia Rondo disputò una gran stagione, infrangendo numerosi record e meritandosi numerosi riconoscimenti. Per il college decise di tornare a casa, ma preferì accettare la borsa di studio di Kentucky rispetto a quella della nativa Louisville.

Sotto la guida di coach Tubby Smith, con i Wildcats ottiene numerosi successi senza mai però arrivare alle NCAA Final Four. Nel primo anno stabilì il record dell’Ateneo per alle recuperate (87), mentre nel suo secondo ritoccò il suo career-high per assist e quello di Kentucky per rimbalzi catturati da una guardia.

Dopo essersi dichiarato eleggibile per l’NBA Draft, venne convocato dal Team USA Under 21, con il quale vinse la medaglia d’oro nel Mondiale disputato in Argentina.

Rajon Rondo
Rajon Rondo (Larry W. Smith, Icon SMI [Right] and AP [Left])

With the 21 pick Phoenix Suns select: Rajon Rondo from Kentucky.

Inizio così la carriera NBA di Rajon, che non ha nemmeno il tempo di indossare il cappello della franchigia dell’Arizona e viene subito ceduto ai Boston Celtics.

In Massachusetts resterà otto – intensi – anni. Dopo una stagione di rodaggio alle spalle di Delonte West, nella stagione successiva i C’s gli affidano le chiavi della squadra, profondamente rivoluzionata dagli arrivi di Kevin Garnett e Ray Allen.

Ai playoff Rondo cambia ulteriormente marcia e, nonostante i problemi al ginocchio accusati durante le 2008 NBA Finals, riuscì a incidere nella decisiva Gara 6 con 21 punti, 8 assist e 7 rimbalzi.

Nelle stagioni successive migliora anno dopo anno, almeno fino al 2013 quando fu costretto a saltare più della metà della stagione a causa di un infortunio al ginocchio. Dopo il suo rientro, il GM dei verdi Danny Ainge lo scambia ai Dallas Mavericks, dove non riuscirà più a proporre quel gioco champagne mostrato a Boston.

Terminata la stagione in Texas, firmò un ricco contratto con i Sacramento Kings, dove fu compagno di Marco Belinelli e DeMarcus Cousins (i due si ritroveranno più volte negli anni seguenti).

La stagione di Sacto è da dimenticare, ma Rajon riesce comunque a distribuire 11,7 assist per partita. Numeri sufficienti per convincere i Chicago Bulls. Nell’Illinois, nonostante qualche lampo in post-season, RR non si integra ed ancora una volta in estate cambia casacca.

Anthony Davis, Rajon Rondo and DeMarcus Cousins
Anthony Davis, Rajon Rondo and DeMarcus Cousins (Derick E. Hingle, USA TODAY Sports)

L’ultima tappa prima dell’approdo ad L.A. furono New Orleans Pelicans, dove ritrova DMC e partecipa con Anthony Davis e Jrue Holiday alla positiva esperienza ai PO.

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Il ruolo ai Lakers

Ma chi è Rajon Rondo? (Era) Il playmaker più geniale o (è) quello più indisciplinato della Lega? Difficile rispondere.

Il Rondo del 2019, è un lontano parente di quello degli anni delle finali a Boston. In attacco, rallenta il ritmo e troppo spesso cerca il passaggio spettacolare o quello che porta all’assist sicuro.

Cherry picking.

Da una disattenta lettura delle statistiche base grezze (punti, rimbalzi e assist) potrebbe emergere un atleta ancora in grado di fornire un solido contributo, ma la realtà è lontana.

Nella passata stagione, pur essendo migliorato dall’arco, è stato battezzato in continuazione dalle difese, che lo sfidavano a tentare – anche dieci volte – triple a ripetizione. Anche nelle, rare, serate di grazia le difese avversarie ha preferito scommettergli contro, pur di non far entrare in ritmo i suoi compagni.

La difesa poi, nel corso degli anni è praticamente scomparsa. Dalle dormite in aiuto e sul lato debole, all’incapacità di contenere qualunque avversario sul pick-and-roll o dalla mancanza assoluta di voglia di contestare i tiratori, Rondo è diventato il manuale del perfetto non difensore.

Eppure, la stagione era iniziata nel migliore dei modi.

Ma non è tutto oro quel che luccica. Rajon, forse conscio del rendimento non più all’altezza della sua fama, ha deciso di compensare le lacune tecniche sul campo con una serie di comportamenti ai limiti della galanteria.

Una sintesi del Rondo dei nostri tempi.

Ed allora, perché la conferma? A qualcuno dell’organizzazione lacustre piace. Alcuni compagni – passati e futuri – lo hanno caldamente sponsorizzato, così come i giovani (ex) Lakers ne hanno sempre parlato come di un mentore.

Inoltre, durante i periodi in cui era infortunato, spesso si univa allo staff tecnico. Forse le sue letture, anche se di quello staff non c’è rimasto quasi più nulla, sono state apprezzate.

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#CGV Grades: Rajon Rondo

Filippo Pugnalini aka Pugna, Francesco Anelli aka Checco, Giovanni Rossi aka odino e Luca Novo aka noeuf esprimono la loro valutazione sui membri del roster lacustre. NB: Il rating – da una a cinque stelle – e la valutazione sono state fatta sul fit nei Lakers e sulle aspettative per la prossima stagione, non sul valore assoluto dell’atleta.

Checconoeufpugnaodino
⭐️⭐️⭐️⭐️

Chiesto a gran voce dai senatori dello spogliatoio? Questo è quello che ci hanno raccontato. Il mio rimane un grande NO, direi che i disastri combinati l’anno scorso (fuori e dentro il parquet) potessero bastare per vederlo lontano da LA… e invece no.

Checco

La sua riconferma è incomprensibile. La speranza è che Vogel abbia carta bianca di estrometterlo dalle rotazioni senza conseguenze nel caso il rendimento fosse in linea con le sue ultime 5 stagioni NBA.

noeuf

Nella parte finale della scorsa stagione abbiamo visto il peggior Rondo. Il suo plus/minus parla per lui ed ha abbinato a scelte scellerate in attacco una difesa del tutto rivedibile.

pugna

Conferma che ha poco a che fare con il basket giocato. Le referenze di cui gode sono in netto contrasto con il giocatore che pare aver imboccato il viale del tramonto. L’auspicio è di vederlo in campo meno dello stretto necessario.

odino

Tutte le valutazioni pubblicate sono disponibili nella sezione 2019/20 Lakers Roster Grades.

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