Per la prima volta da quando è stato assunto dai Los Angeles Lakers, diventando l’assistente più pagato della Lega, Jason Kidd ha parlato con i media in merito all’approccio che intende utilizzare.

Reduce da due esperienze non proprio entusiasmanti alla guida di Nets e Bucks, Kidd era stato accostato ai gialloviola praticamente fin dalle prime ore successive l’allontanamento di Luke Walton.

Dopo essere sfumata la sua candidatura ad head coach, è tornato alla ribalta come possibile assistente di Tyronn Lue prima e di Frank Vogel poi. Oltre ai risultati al disotto delle potenzialità dei roster allenati, l’aggiunta di Kidd allo staff lacustre aveva fatto storcere il naso a molti, perché considerata come una sorta di carta da giocare per sostituire Vogel nel caso di un difficile avvio di stagione.

Nel corso della lunga intervista con ESPN, J-Kidd ha subito chiarito con quale spirito andrà ad affiancare il nuovo coach lacustre: supporto, grazie alle esperienze passate.

«Frank Vogel è un grande essere umano, un grande coach ed io sono semplicemente fortunato di avere l’opportunità di imparare da lui. Spero di poterlo aiutare, quando mi interpellerà, grazie alla mia esperienza passata come head coach.»

Il Rookie of the Year del 1995 spera di poter far valere la propria esperienza sul campo – 1391 gare disputate in carriera, più 158 ai playoff – anche con i componenti del roster.

«Così come spero di poterlo aiutare a capire alcune delle cose che stanno passando per la testa dei ragazzi.»

Roster che può contare sulla presenza di LeBron James.

«Beh stiamo parlando di uno dei giocatori più intelligenti al mondo, uno dei migliori che abbia mai giocato a basket. Quindi sono molto emozionato di avere l’opportunità di aiutarlo, con la speranza di raggiungere il suo ed il nostro obiettivo come Lakers: Vincere il titolo.»

Jason Kidd and LeBron James
Jason Kidd and LeBron James (Gary Dineen, NBAE via Getty Images)

Kidd conta di poter supportare il quattro volte MVP nella corsa verso il riscatto, soprattutto in considerazione che come atleta ha vinto l’anello a 37 anni.

«È come correre una maratona. A 35 anni, ho avuto la stessa esperienza durante la mia carriera e sono stato in grado di correrla. Quindi spero di essere in grado di condividere alcune cose che mi hanno aiutato ad avere successo nel correre quella maratona a 35 anni.»

Oltre che James, Kidd avrà l’occasione di lavorare fianco a fianco ad Anthony Davis. Un talento immenso che trarrà tanti benefici dal giocare di fianco al nativo di Akron.

«Stiamo parlando di AD, lui può mettere la palla a terra, passarla e sappiamo tutti che può segnare da tre. Difensivamente può stoppare, andare a rimbalzo. Lui ha il pacchetto completo ed è per questo che è uno dei migliori giocatori del mondo. Per noi averlo a disposizione con LeBron, Kuzma, Rondo e gli altri ragazzi della squadra, rende tutto più facile. Sarà la prima volta che gioca con qualcuno come LeBron, quindi avrà una grande esperienza formativa.»

Probabilmente Kidd ricorda il Rajon Rondo che si vedeva sui campi della Lega negli ultimi anni della sua carriera. Perché per raggiungere l’obiettivo prefissato…

«Come atleta o come coach, vuoi sempre giocare per vincere. Vogliamo vincere ed avere successo, l’obiettivo è vincere l’anello. Questo è quello che vogliamo fare in L.A.” »

…rivedere l’impatto che Rajon potrebbe avere in campo sarebbe già un ottimo risultato.

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