In vista della prossima stagione, una breve presentazione degli atleti che comporranno il rinnovato roster dei Los Angeles Lakers. La carriera, i pregi, i difetti oltre ad una breve valutazione della crew di Cuore GialloViola.
Il due volte Campione NBA JaVale McGee ha accettato il rinnovo offerto dai Los Angeles Lakers, ovvero poco più di otto milioni complessivi con Player Option per il secondo anno.

- Nato il 19 Gennaio 1988
- Altezza: 213 cm
- Peso: 122 kg
- Wingspan: 229 cm
- Twitter: @javalemcgee
- Instagram: @javalemcgee
Chi è JaVale McGee?
Gli inizi
Pierre, nativo di Flint nel Michigan, dopo aver frequentato la Detroit Country Day School lascia lo stato natio per chiudere la high school alla Hales Franciscan High School di Chicago.
McGee cambia ancora stato per frequentare il college alla University of Nevada. Con i Wolf Pack – dopo un primo anno da dieci minuti a partita – esplode nella stagione da Sophomore che chiude con 14.3 punti, 7.3 rimbalzi ed il 53% dal campo.
Numeri che lo convincono a dichiararsi per l’NBA Draft del 2008, dove viene scelto con la pick #18 dai Washington Wizards.

Capitolo I: Washington
Come premesso, dopo un discreto avvio di carriera (10.1 punti con il 55% dal campo, 8 rimbalzi e 2.9 stoppate al terzo anno) l’avventura nella Capitale è finita proprio a causa di alcuni comportamenti poco graditi dalla dirigenza.
Sulla rete erano infatti disponibili dei video in cui JaVale ed un altro fenomeno ed ex lacustre, Nick Young, si sfidavano in challenge piuttosto assurde. Inevitabile la trade coi Denver Nuggets nel Marzo del 2012.
Ai tifosi della Federal City, il lungo lasciò il ricordo della partecipazione – primo Wizards di sempre – allo 2011 NBA Slam Dunk Contest. Nell’occasione, con la complicità di John Wall, divenne il primo atleta a schiacciare tre palloni – quasi – contemporaneamente.
L’esibizione non bastò per la vittoria, poiché quell’anno Blake Griffin si espresse in una delle più belle esibizioni del concorso del secondo attuale sorpassando McGee grazie al voto dei fans.
Capitolo II: Denver e la parentesi a Phila
JaVale approdò in Colorado nella trade che portò Nenê a Washington. The Big Secret si inserì subito nel sistema di coach George Karl, apprezzando il gioco veloce ed in transizione dei Nuggets.
Con le pepite McGee giocò li primi playoff della sua carriera, disputando una buona serie proprio contro i gialloviola di Kobe Bryant e Pau Gasol. In gara tre mise a referto 16 punti, 15 rimbalzi e 3 stoppate con un clamoroso +30 di +/-. In gara cinque, siglò un’altra doppia doppia (21+14) in quasi 33 minuti d’impiego.
Ma quell’exploit si rivelò l’ennesima luce alternata tanti momenti bui. Il minutaggio e le cifre iniziarono a calare, mentre un problema alla tibia sinistra lo tenne fuori per quasi tutta la stagione 2013/14.

Il front office di Denver lo spedì ai Philadelphia 76ers in cambio di fuffa o poco più. Quello in Pennsylvania fu praticamente un cameo, dato che venne tagliato dopo solo sei grigie partite.
Capitolo III: il baratro Dallas e la grande occasione nella Baia
Nell’estate 2015 JaVale firmò con i Dallas Mavericks, ma in Texas i problemi fisici lo costrinsero al peggior rendimento in carriera. Dopo una deludente stagione, arrivò inesorabile il taglio.
Con la carriera che sembrava destinata al declino, McGee risorse con i Golden State Warriors. Sotto la guida di coach Steve Kerr il lungo trovò la sua dimensione, giocando senza pressioni e con un minutaggio consono alla sua tenuta mentale.
Grazie alla ritrovata integrità fisica – 171 gare disputate tra regular e post season – Big Daddy Wookie è riuscito ad essere incisivo, come fake starter o backup center, coronando il biennio con la conquista di due titoli NBA.

Capitolo IV: Los Angeles Lakers
Nell’estate 2018, l’ormai trentenne JaVale ha firmato un contratto annuale con i lacustri, disputando – come di consueto – una stagione in chiaroscuro.
Ad un ottimo avvio e seguito un declino causato dalla polmonite che l’ha colpito nel periodo natalizio, dalla quale ha recuperato con fatica. Con la stagione dei Lakers ormai andata a rotoli, nel finale – complice la ritrovata forma fisica – è riuscito ad accumulare le migliori cifre in carriera.
Nelle 75 gare disputate con Luke Walton, McGee in oltre 22 minuti a partita ha messo a referto 12 punti, 7.5 rimbalzi e 2 stoppate con il 62.4% dal campo, tutte cifre nella sua top 3 in carriera.

Il ruolo ai Lakers
McGee ha vissuto la sua carriera NBA da vittima e carnefice di se stesso, schiavo dei suoi momenti no e sulla cresta dell’onda delle sue giocate geniali.
A questi Lakers – soprattutto dopo la perdita di DeMarcus Cousins – dovrà offrire un contributo importante in termini di presenza sotto le plance, rimbalzi e rim protection, per supplire alle pause difensive delle star LeBron James e Anthony Davis.
Pur non essendo mai stato un prospetto di elevato valore per il panorama NBA, McGee ha sempre stupito gli addetti ai lavori per le sue capacità fisiche sostanzialmente uniche nel suo genere.
JaVale, infatti, è dotato coordinazione ed agilità estremamente rare in giocatori delle sue dimensioni. Il grosso problema che gli ha impedito, da sempre, di esplodere e affermarsi come un titolare fisso e credibile nella Lega è stata la componente mentale.
#CGV Grades:
Filippo Pugnalini aka Pugna, Francesco Anelli aka Checco, Giovanni Rossi aka odino e Luca Novo aka noeuf esprimono la loro valutazione sui membri del roster lacustre. NB: Il rating – da una a cinque stelle – e la valutazione sono state fatta sul fit nei Lakers e sulle aspettative per la prossima stagione, non sul valore assoluto dell’atleta.
Checco | noeuf | pugna | odino |
⭐ | ⭐️⭐️ | ⭐️⭐️ | ⭐️⭐️ |
Un uomo alla perenna ricerca della stoppata, peccato che la difesa nel basket non sia solo quello. Poco attento e concentrato in difesa, più di 10-15 minuti non glieli si può chiedere. Anche lui l’avrei lasciato andare senza troppi rimpianti.
Checco
È una riserva o un fake stater da 15 minuti a partita al minimo salariale, per cui la sua firma va valutata in quest’ottica. Con un minutaggio limitato può dare atletismo e punti che compensano le carenze difensive in cui il suo unico obiettivo è la ricerca della stoppata. In un mondo ideale sarebbe servito un backup nel ruolo di centro più difensivo, ma alle sue cifre il mercato non offriva molto di meglio
noeuf
Quest’anno avrà meno responsabilità e meno minuti da giocare, questo potrebbe essere un grosso punto a favore. Molto probabilmente Vogel in difesa vorrà sviluppare un sistema con drop coverage e per McGee potrebbe essere un toccasana. I suoi problemi sono la concentrazione e la capacità di attenzione soprattutto in difesa, invece di fare contenimento cerca troppo volte la stoppato lasciando più opzioni all’attaccante.
Pugna
Il mercato non offriva tanti atleti con le caratteristiche richieste dal roster lacustre, le cifre sono in linea con quelle percepite da altri lunghi. I dubbi su JaVale sono arcinoti: mancanza di letture, senso della posizione nullo e ricerca ossessiva della giocata ad effetto. Se Vogel riuscirà a disciplinarlo (…) e non lo accoppierà più con esterni dalla propensione difensiva nulla, potrebbe rivelarsi più efficace della passata stagione.
odino
Tutte le valutazioni pubblicate sono disponibili nella sezione: 2019/20 Lakers Roster Grades.
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