In vista della prossima stagione, una breve presentazione degli atleti che comporranno il rinnovato roster dei Los Angeles Lakers. La carriera, i pregi, i difetti oltre ad una breve valutazione della crew di Cuore GialloViola.

Kyle Kuzma è ancora nel contratto da rookie, per cui percepirà 1,974,600 $ nel 2019/20 mentre nella stagione successiva i Los Angeles Lakers hanno una Team Option da 3,562,178 $. Infine nel 2021/22 Kuz potrà o accettare la Qualifying Offer da 5,282,711 $ o firmare un nuovo contratto.

  • Nato il 24 luglio 1995
  • Altezza: 206 cm
  • Wingspan: 214 cm
  • Peso: 100 kg
  • Twitter: @kylekuzma
  • Instagram: @kuz

Chi è Kyle Kuzma?

La vita di Kuzma è stato tutt’altro che facile: cresciuto dalla madre Karri, Kyle ha visto solo una volta il suo padre putativo. Kuz descrive la nativa Flit, nel Michigan, come luogo dove è più facile entrare in una gang che in una scuola e che la sua ancora di salvezza è stato proprio il basket.

Sin dai primi anni alla Bentley High School ha mostrato caratteristiche che lo rendevano diverso – e migliore – rispetto agli altri: l’allora coach della Rise Academy di Philadelphia, Vin Sparacio, prima di reclutarlo lo descrisse come un atleta di più di due metri con grande visione di gioco ed una grande sensibilità nel trattare la palla.

Kuzma scelse l’University of Utah, dove numeri e minutaggio migliorarono anno dopo anno. Al termine dell’anno da Junior – chiuso a 16.4 punti e 9.3 rimbalzi a partita – dichiarò eleggibile per l’NBA Draft del 2017. Kyle venne scelto con la pick #27 dai Brooklyn Nets su indicazione dei gialloviola nell’ambito della trade che portò a New York Timofey Mozgov e D’Angelo Russell in cambio di Kuzma e Brook Lopez.

Trade Lopez Mozgov
(Lakers.com)

Il primo appuntamento da lacustre per l’ex Utes è stata la Summer League di Las Vegas. In coppia con Lonzo Ball conduce la spedizione estiva angelena al successo del Torneo, aggiudicandosi il titolo di MVP del Championship Game grazie ad una prestazione da 30 punti e 10 rimbalzi.

Nella prima stagione in maglia Lakers Kuzma ha stupito tutti, poiché nessuno si aspettava tali prestazioni da una scelta così bassa: dopo un esordio dalla panchina non troppo esaltante (8 punti e 4 rimbalzi), si rifà con la prima da titolare mettendo a referto 21 punti e 13 rimbalzi.

Dopo aver vinto il Rookie of the Month per Ottobre/Novembre, viene convocato per il Rising Stars Challenge. Divenuto titolare a tempo pieno, diventa il primo rookie lacustre dai tempi di Jerry West a segnare almeno 25 punti in tre gare consecutive. Chiude la stagione con 16.1 punti, 6.3 rimbalzi e l’inserimento nell’All-Rookie First Team.

Kyle Kuzma Chosen As Summer League Championship MVP
Kyle Kuzma Chosen As Summer League Championship MVP (Lakers.com)

La seconda stagione di Kuz è quanto mai strana. Soprattutto a causa dell’arrivo di LeBron James, inizialmente parte della panchina salvo poi tornare in quintetto dopo appena due gare. Grazie alle sue capacità di tagliare ed a buone letture offensive, Kuzma si è subito integrato con il gioco del quattro volte MVP.

Nel corso dell’anno conferma le sue doti di scorer: nella vittoria in casa degli Oklahoma City Thunder manda a bersaglio sette triple, mentre nella successo dello Staples Center contro i Detroit Pistons ritocca il suo career-high (41) in una delle otto prove stagionali in cui scollina i 30 punti.

A fine anno registra 18.7 punti e 5.5 rimbalzi in oltre 33 minuti d’impiego a partita, nonostante il caldo nella percentuale dalla lunga distanza (da 36.6% a 30.3%). Selezionato nuovamente per il Rising Star Challenge, realizza 35 punti che gli valgono il premio di MVP.

Kyle Kuzma, Rising Stars Challenge MVP
Kyle Kuzma, Rising Stars Challenge MVP (Lakers.com)

Stats complete su NBA.com

Il ruolo ai Lakers

Nei rinnovati Lakers di LBJ ed Anthony Davis – soprattutto dopo la perdita di DeMarcus Cousins – Kyle è chiamato a fare un decisivo step in avanti per poter ambire a ricoprire il ruolo di terza stella al fianco dei due All-Star lacustri.

La via più lunga ed ardua da percorrere è quella della presentabilità in difesa. Kuzma a volte pecca di attenzione e di intensità, tramutandosi in un giocatore facilmente attaccabile dagli avversari.

Gli errori che commette non sono mai troppo simili gli uni agli altri perché a volte si concentra troppo sulla palla, perdendo quello che succede intorno, mentre altre volte è il viceversa.

A rimbalzo si difende bene, anche se soffre gli avversari più fisici. Riesce comunque a farsi valere grazie al buon senso della posizione ed alla discreta applicazione nel tagliafuori.

Kuz è un’ala longilinea e versatile, un giocatore moderno con ottimi istanti offensivi ed un buon footwork. In attacco ha una visione d’insieme dell’azione di gioco completa, che si sposa perfettamente con letture di LeBron. Un’altra sua caratteristica apprezzata da James è la capacità tagliare verso il ferro dal lato debole, dove grazie al fisico riesce a concludere senza troppi problemi.

Il tallone d’Achille del suo arsenale offensivo nelle passate stagioni è stata la percentuale dalla lunga distanza, soprattutto in situazioni di catch-and-shoot. Per migliorare nel fondamentale, in Estate ha lavorato con Chris Matthews aka Lethal Shooter, che ha rivoluzionato in parte la sua meccanica di tiro.

Kyle rimane comunque un giocatore molto versatile sia in attacco che in difesa, con ampi margini di miglioramento (soprattutto nella propria metà campo), riuscirà a colmarli?

La partecipazione a quasi tutto il training camp con il Team USA Basketball coach Gregg Popovich potrebbe essere stata la prima tappa.

#CGV Grades:

Filippo Pugnalini aka PugnaFrancesco Anelli aka CheccoGiovanni Rossi aka odino e Luca Novo aka noeuf esprimono la loro valutazione sui membri del roster lacustre. NB: Il rating – da una a cinque stelle – e la valutazione sono state fatta sul fit nei Lakers e sulle aspettative per la prossima stagione, non sul valore assoluto dell’atleta.

Checconoeufpugnaodino
⭐️⭐️⭐⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

Stagione da dentro o fuori per lui. Questo è l’anno in cui deve dimostrare di non essere uno dei tanti pescati con una scelta alta che ha imbroccato una o due stagioni per culo. Il lavoro in palestra con Lethal Shooter ha dimostrato che il ragazzo ha voglia di fare e dimostrare. Se dovesse pescare la stagione della svolta potrebbe rivelarsi un sesto uomo di lusso, uno a cui chiedere punti e quantità per quelli che saranno i suoi circa 30 minuti in campo (un Lou Williams per intenderci). Non è però solo il tiro a dover migliorare ma anche scivolamento e letture difensive, fondamentali in cui si è fatto prendere in mezzo da quasi tutti gli attaccanti avversari.

Checco

L’ultimo superstite dello young core. In attacco sa giocare uno contro uno e segnare in contropiede come pochi. Sta migliorando nelle letture sia nel movimento senza palla che nel passaggio e se il lavoro con LS darà i suoi frutti potrebbe diventare uno scorer di alto livello. La difesa è il grosso difetto, soprattutto lontano da canestro, la speranza è che Frank Vogel riesca a migliorarlo.

Nouef

Se il lavoro con LS darà i suoi frutti, allora avremo la terza stella offensiva. Gli si rimprovera che come tiratore da tre da catch-and-shoot era pessimo, adesso con la “ristrutturazione” del tiro potrebbe migliorare e se lo farà diventerà un attaccante ancora più completo e difficile da marcare. La difesa? A detta di Vogel si sta impegnando tanto anche su quel frangente, quindi speriamo che sia vero. 

pugna

Siamo alla resa dei conti. Kuz dovrà dimostrare di poter traslare le sue capacità offensive da una squadra perdente ad una contender. Avrà un ruolo importante, poiché spesso sarà il quattro in un quintetto small con Davis oltre a guidare – come volume – l’attacco della second unit. Sul tiro ci ha lavorato, il che è già un buon segno. La difesa passiva e distratta delle prime due stagioni non sarà più tollerata, questo probabilmente sarà lo step più duro da fare.

odino

Tutte le valutazioni pubblicate sono disponibili nella sezione: 2019/20 Lakers Roster Grades.

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