Circa un mese dopo il drammatico infortunio subito da DeMarcus Cousins – che ne ha compromesso stagione e, forse, carriera – che ha messo a rischio stagione e carriera del prodotto di Kentucky – i Los Angeles Lakers, secondo Shams Charania di The Athletic e Stadium, hanno richiesto l’applicazione della Disabled Player Exception (DPE) sul contratto di Boogie.

Dopo la travagliata stagione vissuta con i Golden State Warriors, in estate DMC aveva firmato un contratto annuale con la franchigia lacustre a poco più del minimo salariale.

Tuttavia, dopo alcune apparizioni pubbliche in cui sembrava tirato a lucido dal punto di vista fisico, nel corso di un work-out a Las Vegas ha patito il terzo serio infortuni in meno di due anni.

Con quasi tutti i centri disponibili sul mercato accasatisi nelle prime ore della Free Agency, per tamponare la falla apertasi sotto canestro i gialloviola hanno clamorosamente riportato in California l’ex Superman Dwight Howard, firmato con un contratto annuale non garantito.

L’applicazione della DPE – pari a 1,75 milioni di dollari, la metà della retribuzione di DeMarcus – apre diversi scenari ai Lakers: utilizzare DMC come trade ballast per pareggiare i salari in uno scambio oppure offrire i soldi risparmiati a qualche free agent o tagliato. La seconda opzione è percorribile purché venga tagliato lo stesso ex Kings o qualche altro membro del roster lacustre.

Tra problemi fisici ed extra-cestistici, l’ultimo biennio di Cousins è diventato un vero e proprio calvario.

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