Andrea, Filippo aka Pugna, Francesco aka Checco, Giovanni aka odino e Luca aka noeuf esprimono la loro valutazione sui membri del roster lacustre.
NB: Il rating – da una a cinque stelle – e la valutazione sono state fatta sul fit nei Lakers e sulle aspettative per la prossima stagione, non sul valore assoluto dell’atleta.
Indice dei Contenuti
#CGV Roster Grades
Checco noeuf pugna odino
#0 Kyle Kuzma ⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️
#1 Kentavious Caldwell-Pope ⭐⭐⭐ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️
#2 Quinn Cook ⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️
#3 Anthony Davis ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
#4 Alex Caruso ⭐⭐⭐ ⭐⭐⭐ ⭐⭐ ⭐⭐
#5 Talen Horton-Tucker ⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️
#7 JaVale McGee ⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️
#9 Rajon Rondo ⭐️ ⭐️ ⭐️ ⭐️
#10 Jared Dudley ⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️
#11 Avery Bradley ⭐⭐ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️
#14 Danny Green ⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️
#23 LeBron James ⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
#30 Troy Daniels ⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️ ⭐️
#39 Dwight Howard ⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️ ⭐️⭐️
Kyle Kuzma #0
Checco:
⭐⭐⭐
«Stagione da dentro o fuori per lui. Questo è l’anno in cui deve dimostrare di non essere uno dei tanti pescati con una scelta alta che ha imbroccato una o due stagioni per culo. Il lavoro in palestra con Lethal Shooter ha dimostrato che il ragazzo ha voglia di fare e dimostrare. Se dovesse pescare la stagione della svolta potrebbe rivelarsi un sesto uomo di lusso, uno a cui chiedere punti e quantità per quelli che saranno i suoi circa 30 minuti in campo (un Lou Williams per intenderci). Non è però solo il tiro a dover migliorare ma anche scivolamento e letture difensive, fondamentali in cui si è fatto prendere in mezzo da quasi tutti gli attaccanti avversari.»
noeuf:
⭐️⭐️⭐️
«L’ultimo superstite dello young core. In attacco sa giocare uno contro uno e segnare in contropiede come pochi. Sta migliorando nelle letture sia nel movimento senza palla che nel passaggio e se il lavoro con LS darà i suoi frutti potrebbe diventare uno scorer di alto livello. La difesa è il grosso difetto, soprattutto lontano da canestro, la speranza è che Frank Vogel riesca a migliorarlo.»
pugna:
⭐️⭐️⭐️⭐️
«Se il lavoro con LS darà i suoi frutti, allora avremo la terza stella offensiva. Gli si rimprovera che come tiratore da tre da catch-and-shoot era pessimo, adesso con la “ristrutturazione” del tiro potrebbe migliorare e se lo farà diventerà un attaccante ancora più completo e difficile da marcare. La difesa? A detta di Vogel si sta impegnando tanto anche su quel frangente, quindi speriamo che sia vero.»
odino:
⭐️⭐️⭐️
«Siamo alla resa dei conti. Kuz dovrà dimostrare di poter traslare le sue capacità offensive da una squadra perdente ad una contender. Avrà un ruolo importante, poiché spesso sarà il quattro in un quintetto small con Davis oltre a guidare – come volume – l’attacco della second unit. Sul tiro ci ha lavorato, il che è già un buon segno. La difesa passiva e distratta delle prime due stagioni non sarà più tollerata, questo probabilmente sarà lo step più duro da fare.»
Kentavious Caldwell-Pope #1
Checco:
⭐⭐⭐
«Il mio vero voto sarebbe ⭐⭐, ne aggiungo una terza per via del lavoro svolto in palestra con Lethal Shooter. La prima stagione ai Lakers è stata più che sufficiente, gli viene chiesto circa quello. Sarà in grado di replicarla?»
noeuf:
⭐️⭐️
«La sua presenza e il suo stipendio rappresentano una tassa da pagare a Rich Paul e bisogna essere felici visto cosa ha portato. Due aspetti fanno ben sperare per la prossima stagione. In attacco i miglioramenti mostrati al tiro dopo il lavoro con LS nel finale del campionato 2018-19. In difesa il sistema di Vogel potrebbe valorizzarlo in pressione sulla palla.»
pugna:
⭐️⭐️
«Il giocatore non ha mai giocato al pieno delle sue capacità, si vede che ha potenziale ma non riesce mai a dimostrarlo. Il lavoro con LS durante la fine della scorsa stagione ha dato i suoi frutti però quello che serve al ragazzo è una maggiore concentrazione ed efficienza nella fase difensiva. Se in questa stagione riuscirà ad essere più concreto potrà recitare un ruolo importante.»
odino:
⭐️⭐️
«I frutti del già citato lavoro al tiro dovrebbero cogliersi quest’anno. Deve portare tiro e provare a contenere l’esterno che non verrà marcato da Green in collaborazione con Bradley. Il contratto tutto sommato è in linea con il mercato, anche se avrei preferito non dargli una tra la player option ed il trade kicker.»
Quinn Cook #2
Checco:
⭐️⭐️
«Una delle più grandi incognite del roster. Buona la sua ultima stagione, ma in un sistema ben oliato come quello della Baia. Di molti si sono persi le tracce una volta abbandonato quel sistema, vedremo se per lui sarà diverso.»
noeuf:
⭐️⭐️
«Può essere una discreta riserva per alcuni minuti grazie al tiro da 3 punti (oltre il 41% in carriera). L’esperienza in post-season accumulata nei 2 anni ai Warriors da vice Curry dovrebbe renderlo affidabile in situazioni di partite importanti. L’impatto e il minutaggio dipenderanno in attacco da quanto sarà in grado di creare gioco con la palla in mano in aggiunta al gioco off the ball in modo da compensare le lacune in difesa.»
pugna:
⭐️⭐️
«Il suo percorsa NBA non è stato affatto facile visto le premesse di 4 anni a Duke, prima di arrivare ai Warriors ha alternato grandi prestazioni in G league a non grandi apparizioni in NBA. Con i warriors è riuscito a trovare la sua dimensione NBA che per un giocatore come lui non è mai facile, nella ultima stagione con la squadra di Kerr, Cook ha dimostrato di potersi accendere in un attimo in attacco tirando bene da 3 anche dal palleggio, in difesa soffre e non poco e sarà un punto di domanda. In questa stagione probabilmente parte come terzo playmaker ( dopo rondo e Caruso) e dovrà essere in grado di ritagliarsi un ruolo proprio come fatto nella scorsa stagione nella baia.»
odino:
⭐️⭐️
«Con i Lakers divenuti contender, atleti – anche da rotazione – col pedigree di Cook sono necessari. Peccato sia troppo poco play per condurre una second unit veloce o quintetti con Davis unico lungo. Il tiro non manca, in difesa si spera possa migliorare, anche se il sistema è tutto da costruire.»
Anthony Davis #3
Checco:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
«Riesce molto difficile dare un voto e un giudizio che non siano scontati: quando prendi uno dei top 3 lunghi della Lega, che per di più ha 26 anni cosa si vuole commentare? Ci siamo assicurati il presente e il futuro. L’unica incognita rimane la sua tenuta fisica, visto che spesso l’abbiamo visto incappare in problemi e problemini ripetuti che l’hanno costretto in infermeria per un paio di mesi circa ogni stagione.»
noeuf:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
«AD è un top 10 NBA che ha legittime aspirazioni a diventare MVP della Lega nei prossimi anni. E’ stato triste vedere partire Lonzo, Ingram e Hart ma la trade andava fatta a tutti i costi, non solo perché siamo di fronte agli ultimi anni buoni di LeBron ma proprio perché Davis è il lungo più talentuoso entrato nella NBA in questo secolo. Unico dubbio la tenuta fisica, visto che salta in media 10-20 partite a stagione.»
pugna:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
«Secondo me sarà il protagonista della stagione dei Lakers e probabilmente prenderà possesso delle luci dei riflettori molte più volte di LeBron. È chiamato a dimostrare quanto veramente è forte, a New Orleans la pressione dei media e il numero di partite trasmesse in diretta nazionale non sono tante, ma ad LA? Parlare tecnicamente di Davis è superfluo, sono curioso di vedere come si adatterà al cambiamento e sicuramente qua sarà fondamentale l’aiuto di Lebron James. Davis può difendere su quasi tutti i giocatori, grazie al suo passato da playmaker ha sviluppato la capacità di difendere anche scivolando contro giocatori più veloci di lui e in attacco riesce a fare tutto, unico aspetto su cui dovrà lavorare saranno le letture offensive di eventuali raddoppi, per il resto non credo ci saranno problemi.»
odino:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
«Il talento di Anthony è fuori discussione: scorer e difensore di élite, è uno dei pochi della Lega in grado di decidere le gare su entrambi i lati del campo. Dopo la perdita di DMC il FO ha cercato di accontetarlo e tutelarlo riportando in California Howard, per cui ci sono tutte le basi affinché possa esprimersi al meglio. Oltre ai già citati precedenti fisici (anche se nelle due stagioni precedenti l’ultima ha giocato 150 partite) le perplessità derivano dal fatto che la difesa sugli esterni lacustre – tutta da inventare – potrebbe costringerlo agli straordinari in difesa.»
Alex Caruso #4
Checco:
⭐⭐⭐
«L’ha voluto, desiderato e conquistato. Finalmente un posto a roster per Caruso, ragazzo di molti fatti e poche parole. Il finale della scorsa stagione l’ha sicuramente aiutato a guadagnarsi un biennale garantito. Mi auguro vivamente nella sua definitiva esplosione, in modo che possa togliere molti minuti a Rondo. Con la speranza, ovviamente, che gli venga data questa possibilità.»
noeuf:
⭐⭐⭐
«Alex Caruso sconfigge la narrativa per cui i Lakers non sono in grado di sviluppare giocatori. È un giocatore intelligente e un atleta migliore di quanto l’aspetto fisico non lasci immaginare. Non che la concorrenza sia particolarmente agguerrita, ma è il miglior difensore a roster sulle point guard avversarie, nonché l’unico con Net Rating positivo nell’annata scorsa. Difficile possa ripetere il 48% al tiro da 3 del 2019, da questo numero dipenderà molto del suo impatto.»
pugna:
⭐⭐
«Finalmente ha avuto la sua occasione. Dopo un’esaltante finale di stagione, Pelinka gli ha concesso la sua vera prima possibilità in NBA. Energia, la prima parola che mi viene in mente per descriverlo. Non è da sottovalutare il suo inserimento nel roster della prossima stagione.»
odino:
⭐⭐
«Tra i pochi lacustri motivati nel disastroso finale della scorsa stagione, il buon Alex ha messo su ottimi numeri giocando con grinta ed energia. Dovrà confermare le percentuali dall’arco per tutta la stagione e difendere con meno foga, se vorrà entrare stabilmente nelle rotazioni.»
Talen Horton-Tucker #5
noeuf:
⭐️⭐️⭐️
«Non conosco il giocatore. Il mio giudizio positivo deriva dalla volontà della società di entrare nel Draft 2019 e di scegliere un giocatore che mi pare molto interessante per fit, in quanto descritto come ottimo atleta e difensore in grado di marcare più posizioni, ruolo scoperto a roster. Viene paragonato a PJ Tucker, e sarebbe un enorme successo diventasse un giocatore di quel livello.»
pugna:
⭐️⭐️
«Se si valuta dove è stato preso al draft è sicuramente un ottima presa. Assomiglia molto a PJ Tucker ma ancora ha molto lavoro da fare, in difesa potrebbe dimostrarsi utile da subito.»
odino:
⭐️⭐️
«Presa interessante, dato che parecchi mock-draft lo davano persino a fine primo giro. Non gli chiediamo di contribuire, ma col fisico che si ritrova, il talento che lo circonda e l’arrivo di Handy potrebbe rilevarsi una discreta presa.»
JaVale McGee #7
Checco:
⭐️
«Un uomo alla perenna ricerca della stoppata, peccato che la difesa nel basket non sia solo quello. Poco attento e concentrato in difesa, più di 10-15 minuti non glieli si può chiedere. Anche lui l’avrei lasciato andare senza troppi rimpianti.»
noeuf:
⭐️⭐️
«È una riserva o un fake stater da 15 minuti a partita al minimo salariale, per cui la sua firma va valutata in quest’ottica. Con un minutaggio limitato può dare atletismo e punti che compensano le carenze difensive in cui il suo unico obiettivo è la ricerca della stoppata. In un mondo ideale sarebbe servito un backup nel ruolo di centro più difensivo, ma alle sue cifre il mercato non offriva molto di meglio.»
pugna:
⭐️⭐️
«Quest’anno avrà meno responsabilità e meno minuti da giocare, questo potrebbe essere un grosso punto a favore. Molto probabilmente Vogel in difesa vorrà sviluppare un sistema con drop coverage e per McGee potrebbe essere un toccasana. I suoi problemi sono la concentrazione e la capacità di attenzione soprattutto in difesa, invece di fare contenimento cerca troppo volte la stoppato lasciando più opzioni all’attaccante.»
odino:
⭐️⭐️
«Il mercato non offriva tanti atleti con le caratteristiche richieste dal roster lacustre, le cifre sono in linea con quelle percepite da altri lunghi. I dubbi su JaVale sono arcinoti: mancanza di letture, senso della posizione nullo e ricerca ossessiva della giocata ad effetto. Se Vogel riuscirà a disciplinarlo (…) e non lo accoppierà più con esterni dalla propensione difensiva nulla, potrebbe rivelarsi più efficace della passata stagione.»
Rajon Rondo #9
checco:
⭐️
«Chiesto a gran voce dai senatori dello spogliatoio? Questo è quello che ci hanno raccontano. Il mio rimane un grande NO, direi che i disastri combinati l’anno scorso (fuori e dentro il parquet) potessero bastare per vederlo lontano da LA… e invece no.»
noeuf:
⭐️
«Per quanto visto nel 2018/19 in maglia Lakers la sua riconferma è incomprensibile. È stato voluto dai big della squadra, unico motivo per cui non si possono dare troppe colpe al front office per la sua firma. La speranza è che Vogel abbia carta bianca di estrometterlo dalle rotazioni senza conseguenze nel caso il rendimento fosse in linea con le sue ultime 5 stagioni NBA.»
pugna:
⭐️
«Nella parte finale della scorsa stagione abbiamo visto il peggior Rondo della sua carriera. Il suo plus/minus parla per lui ed ha abbinato a scelte scellerate in attacco una difesa del tutto rivedibile. Se qualcuno lo ha voluto ancora nella squadra un motivo ci sarà, noi non lo sappiamo, forse la dirigenza. Su questo bisogna avere fiducia.»
odino:
⭐️
«Conferma che ha poco a che fare con il basket giocato. Le referenze di cui gode – AD & DMC, il FO, i giovani compagni – sono in netto contrasto con il giocatore che pare aver imboccato il viale del tramonto. L’auspicio è di vederlo in campo meno dello stretto necessario.»
Jared Dudley #10
Checco:
⭐️⭐️
«Il classico uomo spogliatoio. Ingaggiato più per le sue doti extra campo, che in un roster non deve mai mancare. Soprattutto in uno spogliatoio come quello lacustre, composto da tanti Alpha Male.»
noeuf:
⭐️⭐️⭐️
«Il giocatore è chiaramente sul viale del tramonto e avrà pochi minuti, ma l’uomo può esser importantissimo nello spogliatoio per esperienza e leadership. È un giocatore che con l’intelligenza compensa le carenze atletiche e tecniche riuscendo a dare un contributo positivo. Potrebbe essere impiegato nei minuti di riposo di LeBron proprio per le sue capacità di comprensione del gioco.»
pugna:
⭐️⭐️
«Quando ai Nets c’era un problema nello spogliatoio, lui era sempre uno dei primi ad intervenire e a ricompattare l’ambiente. Il suo contributo in campo ormai è minimale, ma sarà fondamentale nella gestione del gruppo. Come lui stesso ha dichiarato, il suo ruolo sarà quello di togliere pressioni fuori dal campo a Davis e LeBron, mentre sul parquet sarà dovrà portare il suo tiro da tre, sempre affidabile.»
odino:
⭐️⭐️
«Per il buon Jared vale lo stesso discorso fatto per Cook. Dudley è quel tipo di persona che ci vuole nello spogliatoio, basta vedere come ha ceduto la canotta che aveva scelto. Sul campo credo lo vedremo poco, anche se le sue skill sembrano sposarsi bene con il resto del roster.»
Jared Dudley conferma subito che la fama di uomo spogliatoio è più che meritata.
— Cuore GialloViola (@cuoregv) July 16, 2019
Prima annuncia di voler indossare la jersey #2, poi lo cede a Quinn Cook, dopo che l’ex Warriors esterna il suo rammarico. Dudley decide quindi di indossare la canotta #10.#LakeShow #CGV???? pic.twitter.com/7XnsXDvnuJ
Avery Bradley #11
Checco:
⭐️⭐
«Sarà probabilmente lui lo starter nel ruolo di play. Credo che più di quindici minuti non gli si potrà chiedere, la grande incognita è capire se in quei minuti sarà in grado di farci vedere quello che vedemmo in maglia bianco-verde.»
noeuf:
⭐️⭐️
«Il Bradley di Boston meriterebbe un giudizio più alto e sarebbe un fit perfetto per il roster gialloviola, grazie alla sua difesa tenace. Purtroppo gli infortuni gli hanno fatto perdere atletismo, forse potrebbe giovargli passare dai 25-30 minuti a partita delle ultime stagioni ad un impiego più limitato in cui possa spendere più energie in difesa.»
pugna:
⭐️⭐️
«Il ricordo di Bradley in maglia Celtics rischia di offuscare le ultime stagione in sottotono: dopo il passaggio a Detroit – ma soprattutto dopo l’infortunio al ginocchio – non è più stato lui. Le letture difensive ci sono ancora, ma la velocità negli scivolamenti e l’atletismo sono andati calando. Il suo obiettivo sarà dare quindici minuti di qualità, guidare la difesa (soprattutto vocalmente) mentre in attacco dovrà farsi trovare pronto sugli scarichi. In un ipotetico backcourt con Green, saranno lui e Lebron a portare palla nell’altra metà campo.»
odino:
⭐️⭐️⭐️
«Spero che Avery possa essere in primis a posto fisicamente, ed in secondo luogo apportare – con Green – la necessaria solidità difensiva allo sgancherato backcourt lacustre della scorsa stagione. In attacco avrà compiti limitati, il che dovrebbe consentirgli di mettersi sulle tracce degli esterni avversari, seppur con un minutaggio controllato, con maggiore efficacia.»
Danny Green #14
Checco:
⭐️⭐⭐⭐
«Il vero prezzo pregiato nella categoria role player, ai Lakers dovrà ritagliarsi un ruolo à la Klay Thompson: tiro sugli scarichi e difesa. Il tutto condito con una buona dose di continuità.»
noeuf:
⭐️⭐️⭐⭐
«Firma che non si discute, ha dimostrato di essere uno starter da 25/30 minuti in squadre da titolo come Spurs ’14 e Raptors ’19. Porterà difesa sul migliore degli esterni avversari, tiro sugli scarichi in attacco e affidabilità dal punto di vista fisico. Non si potrà però chiedergli di creare gioco o essere il terzo miglior giocatore di una squadra da titolo.»
pugna:
⭐️⭐️⭐⭐
«Probabilmente era il role player che tutte le squadre volevano. Esperienza, tiro da tre, difesa e voglia di sacrificarsi. Saranno i giocatori come lui a fare la differenza tra vincere e perdere una serie. È in assoluto il leader tecnico del supporting cast. La costanza non è il suo punto forte, avendo disputato diverse gare di playoff senza segnare una tripla ma nonostante ciò in difesa non ha mai mollato così come dal punto di vista mentale, restando sempre dentro la partita.»
odino:
⭐️⭐️⭐️⭐
«Dopo Davis, l’innesto più importante dell’estate. Danny porta esperienza e mentalità vincente oltre a tiro e difesa. Con il supporto di Bradley dovrà costruire e reggere la fase difensiva del backcourt lacustre. In attacco sembra fatto apposta per giocare con dei catalizzatori con The Brow e LeBron, potendo aprire il campo grazie al suo tiro. L’ideale sarebbe non spremerlo troppo durante la RS, concedendo un po’ di spazio a Daniels e KCP per averlo fresco quando conterà.»
LeBron James #23
Checco:
⭐️⭐️⭐️⭐️
«Dopo l’ultima stagione passata con più ombre che luci, il Re dovrà dimostrare di non essere in declino ma di essersi preservato vista la stagione andata a rotoli dopo un paio di mesi di RS. Sarà soprattutto la sua difesa “sul banco degli imputati”, visti gli enormi buchi lasciati l’anno scorso. Spesso troveremo lui come portare di palla, con AD ed i lunghi a fare a spallate e portare blocchi per facilitare il suo gioco.»
noeuf:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
«LeBron è reduce dall’infortunio peggiore della carriera, dalla stagione più deludente e a Dicembre saranno 35 anni. Nonostante ciò non si può scommettere contro uno dei grandi della storia del gioco. James non può in termini di Legacy finire la carriera con un fallimento nei Lakers e sicuramente farà tutto ciò che è in suo potere perché questo non accada. Se starà bene fisicamente dominerà come sempre, ma la differenza la farà il rapporto con il Coaching Staff e quanto riuscirà a farsi seguire dai compagni.»
pugna:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
«È chiamato al riscatto dopo una seconda parte di stagione sottotono anche a causa dell’infortunio. Se sarà lui il playmaker ufficiale della squadra vorrà dire che si prenderà ancora più responsabilità del solito.»
odino:
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
«I proclami estivi c’erano anche nella passata stagione, poi il campo ha smontato la baracca messa in piedi dai Lakers. Quest’anno l’arrivo di Davis aumenta ulteriormente attese ed aspettative su LeBron, chiamato al riscatto proprio dopo una delle stagioni più difficile della sua carriera. In campo è ancora tra i migliori della Lega, quanto vorrà ribadirlo e soprattutto quanto crede realmente nel progetto lacustre determineranno come verrà ricordato il finale della sua incredibile carriera.»
Troy Daniels #30
Checco:
⭐️
«Buon tiratore e poco altro. L’unica cosa che dovrà fare sarà quella di mettersi fuori e ricevere gli scarichi. Vedremo con quali percentuali riuscirà a girare.»
noeuf:
⭐️⭐️
«Tiratore con il 40% da 3 punti in carriera firmato al minimo salariale. È probabile che giocherà in quintetti in cui sarà LeBron a gestire il gioco e potrà contribuire approfittando degli scarichi del 23. La difesa è il punto debole, da vedere se renderà nel sistema di Vogel e sarà in grado di reggere contro i piccoli avversari.»
pugna:
⭐️
«Nella rotazione non sarà altro che uno specialista che avrà pochi minuti a disposizione ma durante la stagione in alcuni momenti potrà ritagliarsi il suo spazio. Con Lebron a gestire la palla e Davis ad attirare attenzioni in attacco ci saranno molte chance per i tiratori, specie se affidabili. La fase difensiva di Daniels non è esaltante quindi quando starà in campo dovrà essere efficace in attacco.»
odino:
⭐️
«Ottimo tiratore e poco più, probabile che venga impiegato nei garbage o in caso di qualche assenza.»
Dwight Howard #39
Andrea:
⭐️⭐️
«Buon tiratore e poco altro. L’unica cosa che dovrà fare sarà quella di mettersi fuori e ricevere gli scarichi. Vedremo con quali percentuali riuscirà a girare.»
noeuf:
⭐️⭐️
«A metà Agosto il mercato non offre molte alternative, motivo per cui la firma merita una stella in più. L’obiettivo è avere 20-25 minuti di presenza sotto canestro in modo da non dover impiegare Davis da centro in stagione regolare. A livello fisico e tecnico può svolgere il compito, soprattutto in difesa. Il grosso punto interrogativo è l’atteggiamento e la voglia di Howard. Dice di essere cambiato, resta difficile credergli.»
pugna:
⭐️⭐️
«L’ultimo ballo, per Howard questa è veramente l’ultima opportunità per restare in NBA, vedremo come se la giocherà. Dovrà dare il cambio a McGee e giocare minuti con tanta intensità. Oltre all’incognita psicologica c’è anche quella fisica che non è da sottovalutare.»
odino:
⭐️⭐️
«Difficile dimenticare l’apprezzamento per la versione Magic, l’euforia per l’arrivo nel 2012 e la delusione per l’epilogo oltre che la sorpresa per la pessima seconda parte di carriera. Come già detto, a questo punto le alterinative disponibili sul mercato erano poche e difficilmente migliore. Fosse quello di Atlanta o Charlotte, sarebbe persino un discreto fit. Ma l’ultima – misteriosa – stagione ce lo restituisce con tanti dubbi, sulla tenuta fisica e mentale. Per fortuna, una volta tanto abbiamo strutturato un contratto che ci tutela. Presenza, sportellate, rimbalzi, qualche stoppata e qualche lob per 20/25 minuti teoricamente potrebbe garantirli. Vedremo.»
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