Game 34: Los Angeles Lakers vs Phoenix Suns at STAPLES Center

Prima sfida del nuovo decennio per i Los Angeles Lakers (26-7) che ospitano tra le mura amiche i Phoenix Suns (13-20), già battuti in Arizona a Novembre.

I gialloviola, dopo aver sconfitto Portland e Dallas, sono intenzionati ad allungare la striscia positiva per consolidare il primo posto nella Western Conference. Vogel dispone di tutti gli elementi e schiera l’abituale starting five: Bradley, Green, LBJ, AD e McGee.

I Suns dopo aver perso otto gare consecutive hanno vinto le ultime due e grazie al rientro di Ayton sono determinati a rientrare nella lotta playoff. Williams non dispone del solo Frank Kaminsky e risponde con Rubio, Booker, Oubre Jr., Saric e Baynes.

LakeShow Audio Analysis

Game Recap

I Lakers partono fortissimo: Green e Bradley trovano con facilità la via del canestro, JaVale McGee piazza due stoppate mentre LeBron conduce l’orchestra gialloviola. I Suns non hanno i mezzi per contenere Anthony Davis che segna come vuole. Il prodotto di Kentucky dopo una veemente schiacciata segna la tripla del 25-12 a metà quarto. 11/11 dal campo per i padroni di casa.

I californiani continuano a martellare, sbagliando poco o nulla su entrambi i lati del campo. Per un momento la gara sembra uno slam dunk contest, partecipanti Green, AD e James. Avery Bradley – 10 punti con 5/6 al tiro e 2 recuperi – sembra essere tornato quello di Novembre e resta in campo per tutta la prima frazione.

43-17 il punteggio dopo dodici minuti di gioco, Lakers dominanti: season high per punti in un quarto, 19/27 al tiro, Suns tenuti al 26.1%, 5 recuperi, 3 stoppate, 13 punti dalle 7 perse di Phoenix, +18 i punti nel pitturato.

LBJ con la second unit lacustre riesce ad incrementare ulteriormente il vantaggio, nonostante Rajon Rondo provi come di consueto ad anestetizzare l’attacco dei Lakers. LeBron cerca Dwight Howard – che segna subito sette punti – e KCP. 58-25 a meno di cinque minuti dall’intervallo lungo.

Kyle Kuzma è on fire e segna tre volte dalla lunga distanza. Con i canestri di Davis e Bradley i gialloviola dopo aver toccato anche il +36 chiudono uno dei migliori primi tempi della stagione sul 74-41. Unica nota stonata l’infortunio al polpaccio per Alex Caruso, costretto ad uscire dal campo dopo neppure quattro minuti.

Al rientro in campo Phoenix tenta di ridurre le distanze giocando con maggiore aggressività. Dopo aver commesso un Flagrant Type 1 che LeBron converte in cinque punti, Kelly Oubre Jr. alimenta un parziale di 14-4 con una tripla, un jumper ed una schiacciata over McGee. 83-57 dopo tre minuti di gioco.

L’energia dei Lakers non è quella dei primi ventiquattro minuti, soprattutto nella propria metà campo. Devin Booker ed i Suns ne approfittano per ridurre ulteriormente le distanze, 96-76 con 1:35 sul cronometro.

A sostenere l’attacco gialloviola è LeBron James che segna 13 punti nel quarto e cattura i 4 rimbalzi che certificano l’ottava tripla doppia della sua stagione. La tripla di Okobo chiude la frazione, 101-79.

Dopo averle tenute in campo per tutto il terzo quarto, coach Frank Vogel riparte senza le sue superstar in campo. I risultati non sono quelli sperati, dato che il solo Kuzma non riesce a produrre in attacco mentre la difesa concede easy buckets a Tyler Johnson e Deandre Ayton che riducono ulteriormente le distanze: 103-89 a 9:32 dalla sirena.

Nessun canestro dal campo per i Lakers in sette minuti ed i ragazzi di coach Monty Williams abili a recuperare 23 lunghezze in 18 minuti, inevitabile il rientro in campo di James e Davis.

Danny Green interrompe il digiuno lacustre, ma LBJ e AD – verosimilmente con la testa già nella locker room – combinano per 0/5 dal campo e perdono un paio di possessi. Clamoroso allo STAPLES Center, gara completamente riaperta. 105-97 con 4:36 da giocare.

Una tripla di LeBron ed un libero di Davis ridanno fiato ai Lakers, ma la differenza d’intensità è imbarazzante. Oubre Jr. schiaccia ancora e segna il floater del -7 a poco più di due minuti dalla fine. Booker fallisce il jumper per ridurre ulteriormente le distanze, James e The Brow chiudono finalmente la gara: 117-107.

Stats & Box Score

Dopo un primo tempo trascorso a mettere in ritmo i compagni (10 assist), nel secondo LeBron sorregge quasi da solo l’attacco dei Lakers segnano 21 dei 42 punti lacustri. James chiude con 31 punti (11/21 al tiro, 8/12 ai liberi), 13 rimbalzi, 12 assist, 5 perse, 2 recuperi ed 1 stoppata.

Gara a due facce anche per Davis, che dopo l’ottimo primo quarto realizza solo 3 delle 9 conclusioni tentate nel resto della gara. Per il lungo ex Pelicans 26 punti (9/16 dal campo, 7/8 dalla lunetta), 11 rimbalzi, 2 assist, 3 perse ed 1 stoppata.

Ottima prova per Bradley, che disputa una gara ai livelli dell’avvio di stagione producendo in attacco e facendo un buon lavoro in difesa. Per Avery 18 punti (9/11 dal campo, 0/2 da tre), 5 rimbalzi e 3 recuperi con 30.4 di Net Rating e +23 di Plus/Minus. Non brillante Green (9+2+2) ancora alla ricerca del tiro perduto (1/4 dall’arco). Dopo l’ottimo Dicembre, una gara sottotono per KCP (3+3+2 con 1/4 al tiro).

Dopo lo zero della gara precedente, si rivede in attacco Kuzma anche se nei momenti senza LBJ e Davis dimostra di non essere in grado di sostenere l’attacco angeleno. Per Kuz 19+4 con 3/10 dalla lunga distanza e 6/6 ai liberi. Come tutta la squadra, dopo un ottimo inizio i lunghi gialloviola crollano nel secondo tempo. Per McGee 3+4 con 3 stoppate, Howard chiude con 8+4. L’ex Superman diventa il sesto atleta nella Lega ad aver totalizzato almeno 13.000 rimbalzi, 2.000 stoppate e 1.000 assist.

L’unico ad avere un rendimento costante per tutta la gara è Rondo. Overdribbling, errori banali, leggerezze, 1/4 al tiro, 77.4 di Offensive Rating per un Net di -31.7 e -12 di Plus/Minus sintetizzato la pessima prestazione di Rajon. Caruso fermato per un problema al polpaccio, pochi minuti per Daniels.

Il migliore dei Suns è indubbiamente Oubre Jr., che chiude con 26 punti (9/14 al tiro, 3/5 da tre), 6 rimbalzi, 3 assist ed altrettanti recuperi oltre ad un paio di energiche schiacciate. 32+2+7 con 6 perse per Booker, 16+14 per Ayton.

Box Score at NBA.com

Highlights

Key Takeaways

Le impressioni sulla gara dello STAPLES Center.

✔️ Plus

LeBron James. Dopo essere stato nominato atleta del decennio da The Associated Press, il quattro volte MVP ha messo a referto la prima tripla doppia della nuova decade. Per LeBron è l’ottava della stagione (secondo nella Lega), la trentaduesima con almeno 30 punti, l’ottantanovesima in regular season, centododici in carriera. Inoltre, quella odierna è la ventiquattresima gara stagionale con almeno dieci assist. Alla diciassettesima stagione NBA, pochi giorni dopo aver compiuto 35 anni.

I primi ventiquattro minuti di gioco del 2020 dei Lakers hanno rasentato la perfezione. Senza esasperare il ritmo (102.0 di PACE) hanno attaccato sfruttando ogni singolo punto debole degli avversari: dominio nel pitturato (38 punti), poche forzature (60.5% dal campo), circolazione (assistiti 21 dei 31 canestri realizzati), avversari costretti al 38.5% al tiro ed a 12 perse (per 18 punti). Inevitabili il +33 con l’incredibile 64.7 di Net Rating. 18-0 in stagione contro avversari con record inferiore al 50%.

Il ritorno di Avery Bradley. Prestazione positiva per l’ex Celtics e Pistons, tornato – si spera non per una sera – agli ottimi livelli con cui aveva iniziato l’avventura con indosso la canotta purple & gold. Selezione accurata delle conclusioni, pressione sul portatore di palla avversario, giochi a due con i lunghi.

❌ Minus

I secondi ventiquattro minuti fanno da contraltare ai primi. -23 il parziale, frutto dell’1/13 dall’arco, le sette perse ed il pitturato lasciato libero per le scorribande di Oubre Jr. ed Ayton. Un rilassamento è comprensibile, rientrare come hanno fatto i lacustri è inaccettabile. Contro squadre meglio attrezzate dei Suns, blackout come questi sono fatali.

Conseguenza dello scellerato secondo tempo sono l’eccessivo minutaggio di LeBron e Davis, entrambi oltre i 38 minuti. Dopo aver giocato l’intero terzo quarto nell’ottica di non rientrare più, le due superstar una volta tornate sono giustamente apparse fuori ritmo. 2/7 con 2 perse per James, 0/4 per AD.

La big lineup. Dopo gli ottimi risultati del quintetto piccolo visto contro i Clippers, Vogel ha provato dei quintetti con LBJ, AD e Kuz ad uno tra McGee e Howard. Risultati buoni numericamente (27-19 in nove minuti) ma che non convincono dal punto di vista degli accoppiamenti difensivi.

Post Game Quotes

Non è stata la prima volta. Dobbiamo fare un lavoro migliore per evitare di sprecare dei vantaggi importanti costruiti grazie a degli ottimi primi tempi.

Frank Vogel

Loro hanno giocato molto meglio e con più aggressività di noi nel secondo tempo. Però quello che conta è l’essere riusciti a portare a casa la gara.

Avery Bradley

Game MVP

Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – 04:30 italiane – tra Venerdì 3 e Sabato 4 Gennaio per affrontare allo STAPLES Center i New Orleans Pelicans.


Per saperne di più, ascolta il podcast:

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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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