The show must go on.

A meno di una settimana dalla tragica scomparsa di Kobe Bryant, sua figlia Gianna ed altre sette persone nell’incidente in elicottero di Domenica, la Lakers Nation deve fare i conti con la realtà e raccogliere le forze per andare avanti. Naturalmente, prima di scendere nuovamente in campo, i Los Angeles Lakers 💜💛 hanno preparato un emozionante tributo per il Black Mamba, Gigi e le altre vittime.

Mentre al di fuori dello STAPLES Center i tifosi gialloviola a centinaia continuano a lasciare candele, messaggi, fiori e ricordi di ogni tipo per commemorare il loro campione, all’interno di The House That Kobe Built, è andato in scena un dei momenti più commoventi della storia recente della NBA.

Tramite i propri canali social, la franchigia californiana ha mostrato quali sarebbero state le personalizzazioni dedicate a Bryant: una patch KB sulle canotte e negli angoli del campo di gioco, i numeri 8 e 24 ai lati del tavolo degli ufficiali di campo e sugli spalti diciottomila magliette con i due numeri indossati da Kobe. Infine, le canotte del #GirlDad e di Gigi con dei mazzi di rose sui posti occupati dai due nell’ultima apparizione allo STAPLES Center.

Nel pre-gara, le compagne di Gianna, Alyssa Altobelli e Payton Chester alla Mamba Sports Academy si sono accomodate sulla panchina dei Lakers per assistere all’intervista a centrocampo a Flea dei Red Hot Chili Peppers ed al warm up dei giocatori angeleni.

La cerimonia è iniziata con l’esibizione di Usher, che ha cantato Amazing Grace. Dopo una serie di cori – Kobe!, MVP! e Gigi! – del pubblico, sulle note del violoncellista Ben Hong è partito il secondo video tributo.

Come per Anthony Davis e Quinn Cook, anche per gli spettatori e da casa è difficile trattenere l’emozione.

Dopo l’esecuzione dell’inno americano dei Boyz II Men, tocca all’emozionato ed ancora in lacrime LeBron James parlare dell’amico. Non prima di aver ricordato ancora una volta le altre sette persone decedute con i Bryant.

[…]

Kobe per me è un fratello, da quando ero all’high school e lo guardavo da lontano, a quando sono entrato nella Lega a 18 e l’ho guardato da vicino, in tutte le battaglie che abbiamo avuto durante la mia carriera, l’unica cosa che abbiamo sempre condiviso è quella determinazione a voler solo vincere. La voglia di essere grandi.

E il fatto che sono qui ora significa così tanto per me, voglio – insieme ai miei compagni di squadra – portare avanti la sua legacy non solo quest’anno, ma finché potremo giocare al nostro amato basket, perché è quello che Kobe Bryant vorrebbe.

Quindi, nelle parole di Kobe Bryant, “Mamba Out”. Ma nelle nostre parole, “non dimenticato”. Vivi Fratello.

LeBron James

Dopo il discorso di LeBron, Lawrence Tanter ha introdotto tutti e cinque i titolari dei Lakers con la frase:

A 6-6 forward, from Lower Merion High School. In his 20th season. Kobeeeee Bryant.

Dopo l’infrazione dei 24″ dei padroni di casa, ricambiata con quella da 8″ dei Trail Blazers, in un clima surreale la partita è iniziata.

Mescolati tra il pubblico, l’owner Jeanie Buss ed il GM – nonché amico di Kobe e padrino di Gianna – Rob Pelinka, in compagnia della figlia, autori nei giorni scorsi di due toccanti messaggi in memoria dei cari scomparsa.

Dopo questa toccante momento arriverà il difficile momento del dover andare avanti. Per gli atleti, lo staff e tutta l’organizzazione dei Lakers oltre che per tifosi ed appassionati. Ma il fardello più pesante sarà quello portato da Vanessa Bryant e dai familiari delle vittime, a cui un crudele destino ha strappato troppo presto i propri cari.


Per ascoltare il ricordo e le emozioni della crew di LakeShow Italia, ascoltate la puntata del podcast interamente dedicata al drammatico avvenimento.

Dear Kobe… Thank You. Il video tributo della crew di LakeShow Italia.

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