Game 51: Los Angeles Lakers vs Golden State Warriors at Chase Center

L’NBA Saturday Primetime propone la sfida tra Los Angeles Lakers 💜💛 (38-12), reduci della sconfitta contro Houston, e Golden State Warriors (12-40).

La nuova casa degli Warriors è per l’occasione tutta dedicata alla memoria di Kobe Bryant, sua figlia Gianna e le altre sette vittime del tragico incidente sulle colline di Calabasas. A bordo campo, anche se in borghese, Steph Curry, Klay Thompson e Draymond Green indossano – come tanti spettatori – la canotta del Black Mamba o la t-shirt commemorativa.

I gialloviola, già vittoriosi nella sfida di Novembre dello STAPLES Center, sono al completo e schierano l’abituale starting five: Bradley, Green, LBJ, AD e McGee.

La franchigia protagonista delle ultime cinque edizioni delle NBA Finals si è mossa prima della trade deadline, acquisendo – tra gli altri – Wiggins in cambio di D’Angelo Russell. Kerr lancia subito in quintetto l’ex Wolves con Bowman, Lee, Paschall e Chriss. In panchina anche l’ex two-way player lacustre, Norvell Jr..

LakeShow Audio Analysis

Game Recap

L’approccio alla gara dei Lakers è pessimo. In attacco gli angeleni perdono troppi palloni, mentre in difesa non provano neppure a difendere il pick-and-roll tra Ky Bowman e Marquese Chriss, che regala facili schiacciate (5/5) all’ex Suns. L.A. riesce a prendere comunque il controllo della gara grazie alle tre triple realizzate in pochi minuti da Avery Bradley. 15-12 dopo poco più di metà frazione con i Lakers assolutamente svogliati ed incapaci di sfruttare il disastroso avvio al tiro dei ragazzi di coach Steve Kerr (1/13 combinato per i compagni di Chriss).

LeBron segna un paio di canestri in post a cui Golden State replica alla lunga distanza. Ad alimentare l’allungo gialloviola è Rajon Rondo, autore di due canestri da oltre i 7.25. 33-25 il parziale alla fine del primo quarto.

Al rientro in campo i Lakers provano ad allungare sfruttando la fisicità sotto canestro di Dwight Howard e l’aggressività di Kyle Kuzma. Kuz nonostante un paio di perse prova a servire i compagni ed attacca il ferro conquistandosi diversi liberi. Gli Warriors non affondano grazie a due canestri dal perimetro di Zach Norvell Jr, 47-35 a 5:45 dall’intervallo lungo.

Nel finale del tempo la difesa di coach Frank Vogel regala un altro momento di gloria alla combo Bowman & Chriss, versione poverissima dell’asse Stockton-to-Malone ma tremendamente efficace contro gli immobili lacustri. Con i canestri del duo (20 con 9/10 per Marquese, 8 assist per Ky) e di Andrew Wiggins Golden State chiude la prima parte di gara sul 66-59.

La sosta giova a James e compagni che grazie a qualche buon possesso difensivo costringono i padroni di casa a diversi turnover. Con i canestri dalla lunga distanza di LeBron, Bradley e Danny Green i Lakers raggiungono anche il +20. Qualche forzatura di troppo del quattro volte MVP consente alla squadra della Baia di non affondare, 84-69 con 5:40 sul cronometro.

La second unit degli Warriors, con i canestri di Poole e l’altro neo-arrivato Jeremy Pargo, risponde ai canestri di Kyle Kuzma e riduce ulteriormente le distanze, 96-84 all’ultimo mini-break

Anthony Davis, Los Angeles Lakers vs Golden State Warriors at Chase Center
Anthony Davis, Los Angeles Lakers vs Golden State Warriors at Chase Center (Noah Graham, NBAE via Getty Images)

I Lakers provano a chiudere la gara ma commettono troppi errori e non riescono a piazzare l’allungo decisivo, complice l’ottimo effort delle seconde linee di Golden State ed il contributo offensivo di Poole e Alen Smailagic. 112-97 a sette minuti dalla fine della gara.

Ai lacustri però non piacciono le vittorie facili e decidono di riaprire la gara commettendo cinque perse in tre minuti. L’unico a trovare la via del canestro è Anthony Davis, mentre il Chase Center si accende con le triple di Jordan Poole e la schiacciata di Eric Paschall, 116-111 a 3:13 dalla sirena.

Nel momento di assoluta confusione, gli angeleni si affidano alle proprie superstar. Davis segna tre liberi, corregge un errore di LBJ e recupera due palloni. LeBron James dopo qualche errore di troppo segna la tripla che di fatto sancisce la fine della gara.

125-120 il finale, ma quanta fatica. Per fortuna manca poco all’All-Star break.

Stats & Box Score

Prestazione di LeBron sulla falsariga di quella contro i Rockets. James chiude con 22 punti (7/17 al tiro con 3/8 da tre e 5/6 ai liberi), 8 rimbalzi, 11 assist, 1 recupero e 7 perse. Meglio Davis, nonostante sembri sempre poco coinvolto e cercato in attacco. Per The Brow 27 punti (9/14 dal campo, 9/13 dalla lunetta), 10 rimbalzi, 4 assist, 2 perse, 3 recuperi ed 1 stoppata.

Dwight Howard, Los Angeles Lakers vs Golden State Warriors at Chase Center
Dwight Howard, Los Angeles Lakers vs Golden State Warriors at Chase Center (Noah Graham, NBAE via Getty Images)

Limitato da falli (4) e perse (3) McGee (4+5), sicuramente più efficace Howard (12+8). Prova senza squilli per Green (10 con 2/3 dall’arco), mentre Bradley (21+4+2 con 7/11 al tiro e 5/7 da tre) prosegue l’ottimo momento. Solo quattro minuti per KCP limitato da un fastidio alla spalla, di conseguenza qualche minuto in più per Daniels (4 con 1/3 da tre). Prova opaca anche per Caruso (0/2 al tiro in meno di sette minuti).

Kuzma (12 con 4/8 dal campo, 6 assist e 2 recuperi) tenta di essere aggressivo e prova a coinvolgere i compagni, ma è troppo confusionario (5 perse) ed assente a rimbalzo (2). Classic Rondo (11+4+4 con 4 perse), salvato dalla gogna per una sera grazie alla buona serata al tiro (3/5 da tre).

Il top scorer degli Warriors è Chriss (26+9 con 12/15 al tiro) davanti al subito produttivo Wiggins (24 con 8/12). In doppia cifra anche Poole (19 con 8/12) e Smailagic (10). Male al tiro Paschall (6+4), Lee (8+3+2) e Bowman (7+2+11) che combinano 7/25 dal campo.

Box Score at NBA.com

Highlights

Key Takeaways

Le impressioni sulla gara dello STAPLES Center by Nello Fiengo.

✔️ Plus

Avery Bradley. Continua il buon momento offensivo di Bradley che mette in piedi una partita solida condita da una buona percentuale dall’arco, che si spera possa continuare. Per Avery 14.6 punti con il 60.7% dall’arco (17/28) nelle ultime cinque partite.

Difficile trovare altre note positive dopo una prestazione del genere.

LeBron James, Los Angeles Lakers vs Golden State Warriors at Chase Center
LeBron James, Los Angeles Lakers vs Golden State Warriors at Chase Center (Noah Graham, NBAE via Getty Images)

❌ Minus

Turnover. Tanti passaggi sbagliati e palle perse banali, ci può stare una serata di stanchezza ma certi turnover non sono accettabili neanche in una brutta partita contro una squadra poco stimolante. 24 le perse complessive, con ben 7 per LeBron e 5 per Kuzma.

Difesa. Praticamente ingiudicabili in difesa, assenti mentalmente e svogliati permettiamo ai Warriors anche qualche tentativo di rientro che non fa altro che aumentare l’effort necessario per vincere una partita che dovrebbe costare molte meno energie fisiche e mentali.

Approccio e atteggiamento. Approccio morbido e senza voglia in particolare per le star che si traduce nei minus qui sopra. L’idea dovrebbe essere di chiudere queste partite velocemente per renderle un allenamento per i compagni che giocano di meno e per dare a Vogel l’opportunità di provare qualche cosa di nuovo.

Post Game Quotes

È l’aspetto più incoraggiante. Non ha tirato come avrebbe potuto nella prima parte di stagione. Diciamo che era atteso questo miglioramento.

Frank Vogel su Avery Bradley

Game MVP

Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – 4:30 italiane – tra Lunedì 10 e Martedì 11 Febbraio per affrontare allo STAPLES i Phoenix Suns.


Per saperne di più, ascolta il podcast:

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