Game 57: Los Angeles Lakers vs Golden State Warriors at Chase Center
Terzo episodio della serie stagionale tra Los Angeles Lakers 💜💛 (44-12) e Golden State Warriors (12-46), nelle sfide precedenti vittoria dei lacustri sia nella gara di Novembre a Los Angeles che in quella di inizio Febbraio a San Francisco.
I gialloviola, reduci dai successi contro Boston e New Orleans, tengono a riposo LeBron James per un non specificato problema all’inguine. Il quattro volte MVP è sostituito da Rondo che completa lo starting five con Bradley, Green, AD e McGee.
Poche scelte per Kerr, che non dispone di Steph Curry, Klay Thompson e dell’ultimo arrivato Andrew Wiggins e schiera Poole, Lee, Green, Chriss e Bender. Difficile che la striscia di sette sconfitte consecutive possa interrompersi contro la miglior squadra della Western Conference.
Indice dei Contenuti
LakeShow Audio Analysis
Game Recap
Nei primi possessi della gara i Lakers provano a sfruttare il teorico vantaggio sotto canestro ma i risultati non sono quelli sperati poiché Davis e McGee non riescono a finalizzare nel pitturato. In generale, l’attacco lacustre fatica a trovare le giuste spaziature con Rondo incapace di mettere in ritmo i compagni. Gli Warriors si limitano a giocare semplici pick-and-roll e a cercare conclusioni dalla lunga distanza, due triple di Jordan Poole bastano per il primo allungo della gara, 9-15 a metà gara.

Coach Frank Vogel sceglie la difesa a zona e inserisce prima KCP e Kuzma, poi Caruso e Morris. Il punteggio viene mosso da due canestri di Avery Bradley anche se l’esecuzione è inutilmente frenetica. Kuz sbaglia la misura di un paio di passaggi, Caruso non chiude due facili penetrazioni mentre Davis continua a litigare con il canestro e rimpingua il suo bottino solo dalla lunetta. Il coach legge le difficoltà del suo lungo ed anticipa di qualche minuto rispetto al solito l’ingresso di Howard.
A chiudere il brutto quarto lacustre ci pensa Morris, che regala allo scadere tre liberi al neo-entrato Paschall, 24-24 dopo i primi dodici minuti di gioco.
La sosta giova ai gialloviola, che rientrano in campo più concentrati. In difesa sono aggressivi sui portatori di palla – costretti ad un paio di perse – mentre in attacco cercano soluzioni semplici: palla profonda per Dwight Howard oppure isolamenti di Kuzma, autore di quattro canestri in pochi minuti per il +8 lacustre.
#KuzControl off the bounce 😤 pic.twitter.com/5zsRnExgKt
— Los Angeles Lakers (@Lakers) February 28, 2020
Il buon momento di Kuz e compagni si esaurisce in fretta e Golden State ritorna sotto con i canestri di Paschall e Poole. Dopo la prima tripla in maglia Lakers di Markieff Morris la partita si accende: Draymond Green, stanco di girare a vuoto sul campo, protesta eccessivamente per un paio di contatti con Howard e si becca due tecnici in dieci secondi. Inevitabile l’espulsione. Emblematici della scarsa applicazione dei Lakers gli errori sui tiri liberi aggiuntivi di Pope e Kuzma.
Vogel ricompone lo starting five, che si trascina in campo nell’attesa dell’intervallo. Rajon Rondo segna due volte in penetrazione ma continua a far girare a vuoto l’attacco, sbagliando spesso gli entry pass. Davis nonostante una tripla a bersaglio è ancora fuori dalla partita. Warriors in scia grazie allo scatenato Eric Paschall (13 nella frazione) che affonda il 54-52 che chiude il tempo.

Come ad inizio secondo quarto, i Lakers sembrano rientrare in campo con uno spirito diverso. In attacco cercano JaVale McGee che schiaccia tre volte in pochi minuti, in difesa lavorano sulle linee di passaggio e provano a far valere la maggiore stazza. Anthony Davis attiva la DPoY Mode e cancella un paio di conclusioni degli Warriors. The Brow si accende, finalmente, anche in attacco e dopo un bel jumper segna in penetrazione e dalla lunetta, 72-62 con 7:40 sul cronometro.
Questa volta però i gialloviola restano concentrati e continuano a difendere con attenzione, Golden State muove il punteggio con il solo Paschall mentre gli angeleni riescono a distendersi in transizione con KCP e Kyle Kuzma, che dopo aver colpito dalla lunga distanza dopo un recupero di Davis schiaccia in transizione subendo anche il fallo. 89-67 con 2:17 da giocare nella frazione.
That save. That dunk. That #LakeShow 🤯 pic.twitter.com/079OmpR37m
— Los Angeles Lakers (@Lakers) February 28, 2020
AD rientra in panchina ed i compagni allungano ulteriormente: Rondo segna in penetrazione, Kuz scarica per Kentavious Caldwell-Pope che segna la tripla che chiude il quarto e praticamente la gara, 94-69.
I Lakers allungano ulteriormente con Kuzma e Morris, mentre gli Warriors segnano solo con un circus shot di Damion Lee. Dal Chase Center di alzano i cori MVP! MVP! per Alex Caruso.
Sul 103-74 a 6:49 dalla fine possono finalmente entrare le terze linee lacustri, mentre quelle Warriors di fatto hanno giocato per buona parte della gara. Quinn Cook e Troy Daniels segnano un paio di canestri, Ky Bowman incrementa la sua collezione di palle perse, Lee e Toscano-Anderson colpiscono dalla lunga distanza. 116-86 il finale.
Stats & Box Score
Davis continua a faticare vicino al canestro, sbagliando diversi appoggi al ferro. The Brow però quando decide di chiudere il pitturato, sancisce di fatto la fine della partita. Per AD 23 punti (6/13 al tiro con 10/12 dalla lunetta), 6 rimbalzi, 3 perse, 2 recuperi ed altrettante stoppate.
Prestazione a due facce per Kuzma, che alterna buoni sprazzi offensivi a momenti di confusione assoluta. Per Kuz 18 punti (8/17 al tiro, 1/4 da tre e 1/2 dalla lunetta), 3 rimbalzi, 3 assist e 4 perse. Gara quantitativamente buona per Rondo (12+4+6 con 6/10 al tiro, 2 perse ed altrettanti recuperi) ma rivedibile dal punto di vista qualitativo. Troppi entry pass fuori misura e posizionamento errato dopo aver forzato il cambio la difesa avversaria, soprattutto nei pick-and-roll con Davis.

Gara praticamente di vacanza per Danny Green, che in 18 minuti in campo tenta solo un layup. Dopo la brutta partita contro i Pelicans, Bradley torna sugli standard di Febbraio. Per Avery 12 con 5/7 dal campo e due triple senza errori. Bene KCP (9 con 4/8 al tiro), uno degli artefici della scossa del terzo quarto. Appannato anche Caruso, che prova a mettere la solita energia in difesa ma è impreciso in attacco (0/5 al tiro, 0/2 ai liberi).
McGee dopo un avvio incerto converte in due punti tutti i lob che gli vengono alzati, mentre Howard non trova avversari in grado di contenerlo fisicamente. Per JaVale 12+6 con 5/6 dal campo, Dwight chiude con 13+9, 2 stoppate, 4/4 dal campo e 5/7 ai liberi. Inizia a mostrare le proprie qualità Morris, che realizza 8 punti con 2/2 dall’arco. Garbage time per Cook (7 con 3/6), Daniels (2 con 1/4) e Dudley.
Il top scorer di Golden State è Eric Paschall (23 con 7/14). In doppia cifra anche Poole (16+1+8), Lee (15+6+4 con 4/11 da tre) e Bowman (11 con 7 perse).
Highlights
Key Takeaways
Le impressioni sulla gara del Chase Center by Nello Fiengo.
✔️ Plus
Garbage time. Finalmente abbiamo un po’ di garbage time nella partita in cui riposa LeBron. Dopo un primo tempo mediocre i Lakers giocano un terzo quarto spaziale con Rondo e Davis sugli scudi, questo ci permetterà di tenere seduto AD tutto il quarto periodo.
Anthony Davis, dopo i primi due quarti non propriamente eccellenti capisce di dover prendere in mano la squadra: nel terzo quarto è una furia (+20 di Plus/Minus) e mette in piedi il parziale che porterà i Lakers sul +20 e che sostanzialmente chiuderà il match.
La second unit, nei primi due quarti gli starter hanno avuto tutti Plus/Minus negativo, la nostra panchina ha tenuto in piedi la baracca e ha giocato con concentrazione e cattiveria creando due break poi richiusi dai Warriors principalmente alzando l’intensità in difesa.

❌ Minus
L’approccio degli starter, primi due quarti giocati male e con poca concentrazione su ambo i lati in particolare i titolari prendono i due parziali dai Warriors che chiudono i due nostri massimi vantaggi della frazione (+7). Ovviamente l’assenza di LeBron da questo punto di vista fa molta differenza, ma è in questi momenti che si devono dare risposte e nella prima frazione pareva che il nostro starting five non capisse manco la domanda.
Le rotazioni. Una volta deciso di schierare Rondo, probabilmente avrebbe avuto più senso provare ad inserire Kuzma per Bradley oppure uno tra Morris e lo stesso Kuz per McGee.
Come per tutti gli aspetti negativi della gara, sicuramente la scarsa caratura di Golden State ha determinato un approccio tutt’altro che battagliero da parte dei Lakers, ma le percentuali da tre (8/24) e soprattutto dalla lunetta (18/27) sono comunque negative.
Post Game Quotes
In difesa conta molto l’effort, non è solo questione di schemi. La volontà di applicarsi in difesa è una delle cose che possiamo controllare.
Anthony Davis
Il nostro compito è quello di provare a vincere ogni partita. Alla fine oggi ci siamo riusciti, ma sappiamo che ci sono tante cose che possiamo fare meglio. Tutto sommato è una buona cosa vincere anche quando non giochiamo al meglio.
Anthony Davis
Game MVP
Votate il vostro MVP della notte 💛💜
— LakeShow Italia (@LakeShowIta) February 28, 2020
Next Game
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 2:00 italiane – tra Sabato 29 Febbraio e Domenica 1 Marzo per affrontare al FedEx Forum i Memphis Grizzlies.
Per saperne di più, ascolta il podcast:
Leggi anche:
Remembering Kobe Bryant
NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!