Game 59: Los Angeles Lakers vs New Orleans Pelicans at Smoothie King Center
A meno di una settimana dal successo dello STAPLES Center, i Los Angeles Lakers 💜💛 (44-13) fanno visita ai New Orleans Pelicans (26-33), per l’ultimo episodio della serie stagionale.
Back-to-back per i gialloviola – reduci dalla brutta sconfitta di Memphis – che proseguono nel loro piccolo load management. Dopo aver tenuto a riposo LeBron contro Golden State e Green in Tennessee, tocca riposare ad Alex Caruso e soprattutto al grande ex Anthony Davis, autore di 41 punti nella gara di Novembre saliti a 46 in quella di Gennaio.
Rotazioni ridotte per Vogel, che non dispone anche di Troy Daniels tagliato nelle ore precedenti la partita. AD viene sostituito da Kuzma che completa lo starting five con Bradley, Green, James e McGee.
NOLA, sulle ali dell’entusiasmo generato dall’inserimento di Williamson, prosegue nella caccia all’ottavo seed della Western Conference, distante solo tre partite. Gentry non dispone del solo JJ Redick e risponde schierando Ball, Holiday, Ingram, Zion e Favors.
LakeShow Audio Analysis
Game Recap
Nei primi minuti della gara il ritmo è forsennato: entrambe le contendenti ripartono velocemente dalla propria metà campo e tentano la conclusione nei primi secondi dell’azione. L’eccessiva velocità non giova alla selezione di tiro, i Lakers infatti segnano solo schiacciando mentre i Pelicans sfruttano le seconde chance catturate da Derrick Favors e convertite da Zion. A metà quarto punteggio in parità (11-11) con le due squadre che combinano un pessimo 10/30 dal campo con 2/9 dalla lunga distanza.
"Kuzma again with the hammer!" 🔨🔨🔨 pic.twitter.com/DM5uWD03h3
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New Orleans approfitta dell’uscita di LeBron per allungare grazie ad un miniparziale di 7-0, ma i lacustri non si scompongono e dopo essere passati a zona in difesa provano a servire nel pitturato Dwight Howard, che riesce a far valere stazza e centimetri. Il finale di frazione è tutto per l’ex Brandon Ingram, che dopo aver sparato a salve dalla lunga distanza attacca il pitturato e segna sette punti consecutivi. Il tip allo scadere di Hart chiude il periodo, NOLA avanti 29-33.
Al rientro in campo James lavora in post, da dove riesce sia ad attaccare il ferro che a servire i tiratori. Il quattro volte MVP prima riduce le distanze, poi assiste le triple di Quinn Cook e KCP, infine segna il canestro del sorpasso. I Pelicans rispondono con le accelerazioni di Ball, che tiene alto il ritmo cogliendo in contropiede la difesa lacustre e prova a cercare con continuità Williamson, 45-44 a 6:41 dall’intervallo lungo.
Dopo aver tolto LBJ, coach Frank Vogel sceglie una lineup small – Cook, KCP, Green, Kuz e Morris – che non paga. I californiani subiscono un altro break costringendo il coach al timeout e all’inserimento di Rondo e McGee per Cook e Kuzma.
La gara resta in equilibrio, Markieff Morris segna due volte mentre McGee stoppa al ferro Ingram. Il rientrante LeBron trova subito la via del canestro e dopo aver lanciato Kuzma in contropiede segna una tripla da distanza siderale che smorza immediatamente l’entusiasmo dello Smoothie King Center, galvanizzatosi per un’affondata di Williamson. Un layup dopo un recupero di KCP spezza l’equilibrio e chiude il tempo, 63-61.
LeBron James … from the French Quarter!
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James continua ad innescare i compagni e dopo Danny Green nell’angolo trova anche Kuzma nel pitturato. Ma il terzo anno lacustre alterna buone giocate, anche in difesa, ad altre pessime come qualche gancetto poco convinto o cali di concentrazione punti immediatamente da Zion. A supporto del compagno c’è JaVale McGee, che riesce a proteggere il pitturato alimentando così il primo allungo gialloviola, LBJ pesca Avery Bradley sul perimetro per il +9.
Coach Alvin Gentry interrompe la gara e al rientro in campo i suoi ragazzi reagiscono difendendo con maggiore energia, costringendo a due perse LBJ. Dopo aver combinato 0/10 dalla lunga distanza, gli ex Ingram e Lonzo Ball si sbloccano dalla lunga distanza, 80-80 con 5:26 sul cronometro.
La seconda scelta dell’NBA Draft 2017 continua a punire la lenta difesa lacustre lanciando i compagni con dei precisi outlet pass. Dopo le triple di Morris e Moore il ritmo della gara cala, ma sale la tensione. Howard e Niccolò Melli si spintonano e vengono sanzionati con un doppio tecnico. L’ex Superman è nervoso e continua a cercare lo scontro con l’avversario. Mossa sbagliata poiché viene sanzionata dalla terna arbitrale e l’italiano può segnare quattro liberi. Ancora dalla lunetta Lonzo e Pope fissano il punteggio all’ultimo mini-break, 93-95.

Il duello rusticano tra Melli e Howard prosegue, l’azzurro punisce dall’arco il distratto avversario che reagisce schiacciando con veemenza un rimbalzo catturato. Zion segna tre liberi, risponde LeBron che prima arma Kuzma sul perimetro, poi batte due volte con irrisoria facilità il malcapitato Josh Hart. 106-101 con 7:02 da giocare.
Nel finale il duello tra le due superstar cresce di colpi. James mostra i muscoli e costringe il rookie alla persa in post. Non difetta di carattere Zion Williamson, che reagisce e schiaccia con potenza, completa il gioco da tre punti e riporta i Pelicans sul -2.
Zion chiama, LeBron James risponde. Dopo il pareggio di Ball, il #23 in gialloviola pesca nel suo angolo Kyle Kuzma, poi dopo un canestro di Williamson cattura il rimbalzo che certifica la sua tripla doppia e colpisce dalla lunga distanza proprio di fronte al giovane avversario. 116-111 e spallata definitiva alla gara.
Royal Takeover 👅
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A vanificare le speranze dei Pelicans è l’ottimo McGee, che dopo aver perso una palla a due con Lonzo stoppa Ingram e sul ribaltamento cattura e converte un rimbalzo offensivo. Dalla lunetta Zion e Bradley fissano il punteggio finale, 122-114.
Stats & Box Score
Non si tira indietro LeBron, che accetta la sfida di Zion affrontandolo diverse volte in 1vs1 anche nella propria metà campo. James chiude con 34 punti (14/21 al tiro, 3/5 da tre e 3/3 ai liberi), 12 rimbalzi, 13 assist, 6 perse e 2 recuperi.
Senza Davis tocca a Kuzma fungere da bocca di fuoco secondaria. Kyle ci prova e a fasi alterne ci riesce, anche se dalla lunga distanza (2/8) continuano ad essere dolori. Per Kuz 20+4 con 8/18 al tiro.
McGee concede spazio a Favors, ma svolge un egregio lavoro a difesa del ferro. Howard invece spreca l’occasione per poter incidere disputando una gara nervosa. Per JaVale 8+4 con 6 stoppate, Dwight chiude 8+6 e 5 falli. Continua l’inserimento di Morris (10+4 con 2/4) che prova a rendersi utile anche nella costruzione di gioco.

Buon lavoro degli esterni lacustri in difesa, che contengono Holiday, Ball e Ingram. Meno bene in attacco, con tanti errori al tiro. Per Green 10+3 con 2/6 da tre, Bradley chiude 10+2+3 e 2/4 dalla lunga distanza, mentre KCP è insolitamente impreciso dalla lunga distanza (13 con 1/5 dall’arco)
L’assenza di Caruso lasciava presagire un minutaggio importante per Rondo, che invece viene tenuto in campo per soli sedici minuti in cui riesce comunque a sbagliare tre conclusioni e perdere altrettanti palloni. Meno dannoso Cook, 5 punti e 2/5 dal campo.
Il top scorer della gara è Zion Williamson, che realizza il suo career-high con 35 punti (12/16 dal campo, 11/13 dalla lunetta), raccoglie sette rimbalzi e perde sei palloni. In doppia cifra anche Ball (19+9+9 con 7/15 al tiro con 1/7 da tre), Ingram (15+4+3 con 5/23 dal campo), Favors (12+14 di cui 9 offensivi), Holiday (11+5+6) e Melli (10 con 1/7 dall’arco).
Highlights
Key Takeaways
Le impressioni sulla gara del Smoothie King Center.
✔️ Plus
LeBron James non vuole abdicare. Dopo averne messi 40 cinque giorni prima, il quattro volte MVP sfodera una prestazione delle sue per ribadire, ancora una volta, il suo ruolo nella Lega. Oltre alla tredicesima tripla doppia stagionale, novantaquattresima in carriera, LeBron colleziona il miglior Net Rating (+29.5) e Plus/Minus (+22) della gara. James risponde colpo su colpo agli affondi di Zion, colpendo dalla lunga distanza nei momenti chiave della gara.
JaVale McGee. Nonostante la sua cronica scarsa predisposizione al rimbalzo difensivo, McGee si mette in luce nella difesa del pitturato e merita di terminare la gara. JaVale colleziona ben sei stoppate, provando a contestare tutte le penetrazioni.
Il Load Management. Una gara di riposo a testa per James, Green, Davis e Caruso nel trittico di gare contro Warriors, Grizzlies e Pelicans è stata una scelta ragionevole, soprattutto in vista del prossimo calendario (76ers, Bucks e Clippers). Paradossale che l’unica sconfitta sia arrivata con James e AD in campo.

❌ Minus
I riposi di LeBron James hanno rischiato di compromettere la gara. Ad ogni ritorno in panca di James, i Pelicans hanno costruito un mini parziale (0-7, 0-6 e 0-9) sfruttando la cronica incapacità degli altri gialloviola di eseguire in attacco. Per evitare ulteriori danni, nell’ultimo periodo coach Vogel qualche istante dopo aver richiamato LeBron ha chiesto un timeout, facendo di fatto riposare la sua stella durante l’interruzione.
La transizione difensiva e i rimbalzi. New Orleans ha prodotto meno dei Lakers in fast-break (22 contro 33), ma la differenza è stata la facilità con cui i lacustri hanno concesso dei canestri non contestati agli avversari. Soprattutto Lonzo in diverse occasioni ha colpito in coast-to-coast da canestro subito. Ancora peggio a rimbalzo difensivo, dove i californiani hanno perso la lotta sotto le plance 36 a 52, catturando solo il 62.5% dei rimbalzi difensivi ovvero concedendo 15 seconde chance, di cui 9 al solo Favors.
Dwight Howard. Probabilmente, in termini di approccio, la peggiore prestazione stagionale di Howard. Dopo un ottimo avvio in cui aveva prodotto in attacco ed affrontato egregiamente Zion, nel secondo tempo si è perso in un’inutile diatriba con Melli, che lo ha di fatto messo fuori dalla partita.
Post Game Quotes
Nove volte su dieci, a volte sempre, gli avversari non contestano queste conclusioni perché credono che sia troppo lontano. Sapevo quindi che avrei avuto un po’ di spazio.
LeBron James sulle triple dai nove metri
Sono molto sorpreso che per l’MVP tutti parlino di chiunque tranne che di LeBron.
Alvin Gentry
Game MVP
Votate il vostro MVP della gara tra i Los Angeles Lakers e i New Orleans Pelicans!
— LakeShow Italia (@LakeShowIta) March 2, 2020
Pick your Game MVP! Let's Vote!!!#LakeShow vs #WontBowDown
Next Game
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:00 italiane – tra Martedì 3 e Mercoledì 4 Marzo per affrontare allo STAPLES Center i Philadelphia 76ers.
Per saperne di più, ascolta il podcast:
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