Al termine dei workout individuali allo UCLA Health Training Center di El Segundo, Danny Green ha risposto (via Zoom) alle domande dei reporter.

Al fianco di Howard

Il due volte Campione NBA ha risposto con la solita ironia e ha fornito diversi spunti interessanti. In prima battuta, ha esternato la propria soddisfazione in merito alla decisione di Dwight Howard di scendere in campo ad Orlando.

Sono felice per la bella notizia, anche se per me non è stata una sorpresa.

In qualità di rappresentate gialloviola presso la NBPA, Green ha sentito spesso il compagno.

Stava attraversando un brutto momento familiare quando è esplosa la pandemia. Ho cercato di tenerlo d’occhio, essergli vicino. Per questo sono felice che faccia ancora parte del gruppo.

Danny poi ha voluto rimarcare quanto sia stata positiva la stagione del redivivo Howard.

Credo che tutti riconoscano quanto sia stato importante per la squadra.

Il suo contributo dalla panca è stato importante. Spesso la protezione del pitturato di Dwight ha cambiato le partite.

Viceversa, Green si è detto dispiaciuto per l’assenza di Avery Bradley, anche se è convito che il gruppo abbia la forza per sopperire all’assenza del compagno di backcourt.

È stato un brutto colpo quando Avery ha deciso di rinunciare a tornare in campo, ma in squadra abbiamo ottimi elementi e tanta esperienza.

A proposito del prossimo ricongiungimento coi compagni di squadra, l’ex Spurs e Raptors scherza sulle norme di distanziamento sociale.

Vedrò i ragazzi Giovedì sull’aereo, non vedo l’ora di fare quattro chiacchiere con loro.

Sono certo che riusciremo a scherzare e raccontare le nostre storielle anche a due metri di distanza.

(Lakers.com)

Il benvenuto a J.R. Smith

Un gruppo che da inizio anno viene definito come compatto e affiatato, potrà contare su di un nuovo elemento: J.R. Smith. Una faccia nuova nel roster gialloviola, ma arcinota nel mondo NBA.

Conosco J.R. fin dai tempi dell’High School, alcuni ragazzi sono stati suoi compagni di squadra.

Siamo una squadra di veterani, Smith è stato nella Lega per quindici anni. Tutti in squadra sanno chi è J.R. Smith e qual è il suo gioco.

Per Mr. Deadshot, l’aggiunta del compagno di James nella storica cavalcata del 2016 è molto più di una pezza necessaria per far fronte al forfait di Bradley.

Smith eccelle in ciò che fa, sarà facile per lui inserirsi e semplice per noi giocare con lui.

Può aiutarci in tanti modi, ma soprattutto J.R. è bravissimo nell’allargare il campo e sfruttare gli scarichi. Ha solo bisogno di imparare i nostri set, credo che si troverà bene.

J.R. Smith and Danny Green
J.R. Smith and Danny Green (Jason Miller, Getty Images)

La vita nella bolla

I Lakers raggiungeranno Giovedì il Walt Disney World Resort di Orlando, dove disputeranno tre scrimmage prima della gara del 30 Luglio contro gli L.A. Clippers.

Avrei preferito giocare allo STAPLES Center con i nostri tifosi, ma data la situazione siamo tutti contenti di tornare a giocare. Non ha importanza dove.

Certo le regole da osservare nella bolla non sono il massimo della vita, ma ci adegueremo.

Green è convinto che la vita nella bolla possa pesare di meno al gruppo di veterani lacustri, che potrebbero soffrire meno la reclusione forzata.

Siamo dei veterani. Non facciamo sempre feste e non abbiamo bisogno di uscire tutte le sere, restare nella bolla non ci mette ansia.

Siamo un gruppo di atleti maturi che ama stare a casa con la proprie famiglie. Questo potrebbe essere un vantaggio.

La guardia poi ha escluso un suo coinvolgimento nella scelta delle frasi che potranno essere applicate sulle canotte dagli atleti.

Non ho partecipato in prima persona, ma credo che la NBPA sia stata consultata in merito.

Date e orari italiani delle otto partite che concluderanno la Regular Season
Date e orari italiani delle otto partite che concluderanno la Regular Season

Le montagne russe, la leadership di LeBron

Uno dei giornalisti ha chiesto al #14 gialloviola di descrivere la stagione dei Lakers.

Montagne russe. Prima la Cina, poi la morte di Stern e Kobe.

Delle montagne russe con il percorso in una grotta, perché non conosci il percorso e non sai cosa aspettarti.

Nonostante tutte le difficoltà affrontate, l’obiettivo dei californiani non può che essere l’anello.

L’obiettivo è quello di essere l’ultima squadra in piedi. Se non ci riusciremo quest’anno, l’anno prossimo torneremo ancora più motivati.

Soprattutto quando alla guida dell’armata lacustre c’è LeBron James, condottiero anche durante i mesi della quarantena.

Non è cambiato per niente. È stato il nostro leader come ha sempre fatto dal primo giorno.

Ci ha guidato non solo con le parole, ma con l’esempio. È stato grande.

Per concludere, Green rassicura tutti sul suo stato di forma.

Sono in forma, mi sento bene. Non è stato facile restare in forma, perché non abbiamo potuto giocare 5 vs 5. Diciamo che sono intorno all’80%.

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