Game 71: Los Angeles Lakers vs Sacramento Kings at The Field House, ESPN Wide World of Sports Complex

Dopo aver interrotto contro Denver la striscia di quattro sconfitte consecutive, i Los Angeles Lakers 💜💛 (52-18) affrontano i Sacramento Kings (30-41) per l’ultimo degli standing games della bolla di Orlando.

Prima della sospensione, i gialloviola hanno vinto sia la sfida dello STAPLES Center di Novembre che quella del Golden 1 Center di Febbraio. L’unico accoppiamento ancora da definire del primo turno dei playoff è proprio quello dei Lakers, che dovranno attendere la sfida tra l’ottava e la nona della Western Conference. I Kings sono alla ricerca di un successo di prestigio, dato che in Florida non hanno mai dato la sensazione di poter competere per la offseason.

Tanti gli assenti in entrambe le squadre. Vogel concede un turno di riposo a Kentavious Caldwell-Pope, Alex Caruso, Anthony Davis e Kyle Kuzma. Walton non dispone di Marvin Bagley III, Kent Bazemore, De’Aaron Fox e Richaun Holmes. Quintetto inedito per L.A., che schiera Green, THT, LeBron, Morris e McGee. Il figlio del grande Bill risponde con Joseph, Bogdanovic, Barnes, Bjelica e Len.

Game Recap

Com’era lecito attendersi, il ritmo della gara è compassato e le difese si limitano al minimo indispensabile. I Lakers affidano il pallone nelle mani di LeBron, che – appostatosi nel post medio – arma le triple di THT e Markieff Morris (due). I Kings giocano il pick-and-roll e sono abili a capitalizzare in transizione con Bogdanovic due perse dei lacustri. 14-13 con 7:15 sul cronometro.

Nel clima scanzonato della gara, Bogdan Bogdanovic sembra l’unico a prendere davvero sul serio la sfida. Del resto, in carriera, il serbo non si è mai tirato indietro quando si è trattato di fare del male agli angeleni. Dopo la terza tripla di Morris, BB segna altri cinque punti e assiste due volte i compagni. James ovviamente non resta a guardare e colpisce dalla lunga distanza. 24-23 a poco più di tre minuti dalla fine del quarto.

I coach svuotano le panche, con Vogel che lascia il solo Green insieme a Cook, Waiters, Dudley e DH. La second unit è subito efficace e raggiunge la doppia cifra di vantaggio con l’ottimo impatto di Howard e le triple di Cook e Waiters.

I gialloviola sono caldissimi dalla lunga distanza e l’ultimo entrato J.R. Smith segna la tripla che chiude la frazione. Lakers avanti 40-30 (8/14 da tre) e tutti a segno ad eccezione di Dudley.

Le triple di Hield ribaltano la gara

Al rientro in campo tocca all’altro serbo salire in cattedra. Nemanja Bjelica prima assiste la schiacciata e la tripla di Jabari Parker, poi colpisce dalla lunga distanza e in penetrazione. Il rientrante LeBron segna dalla lunetta e in fadeaway, ma il numero 88 in nero è scatenato e dopo la tripla di Hield stoppa Howard e segna il floater del 46-45. Timeout per coach Frank Vogel a poco più di otto minuti dall’intervallo lungo.

La sosta non giova ai lacustri, che non riescono a contenere il rientro dei Kings. LeBron James risponde dalla lunga distanza ad Hield, salvo poi fallire due facili, per lui, appoggi al ferro. Il redivivo Parker alimenta il primo allungo della gara di Sacramento, 52-56.

Il quattro volte MVP esce dal campo e il poco produttivo attacco lacustre diventa praticamente sterile. Buddy Hield prima segna dalla media contro le lunghe leve di THT, poi segna la quarta tripla della sua gara. Morris e McGee interrompono il digiuno gialloviola, prima che Buddy Buckets colpisca ancora da oltre l’arco, fissando il punteggio della prima parte di gara: 56-66.

Sacramento chiude la partita

Come da programma, la gara di Green e James è finita, per cui L.A. riparte con Cook, THT, Smith, Kieff e McGee. I lacustri provano a ridurre le distanze grazie alla tripla di Morris e alle iniziative di JaVale McGee. Ma l’attacco è troppo prevedibile, nessuno tranne Smith ha le skill per creare un tiro dal palleggio e Sacramento può allungare grazie alla combo Bjelica & Bogdanovic. I due connazionali si cercano, con Bogdan che punisce la pigra difesa angelena. 65-77 dopo quattro minuti di gioco.

Un passaggio dietro la schiena di McGee per un bel layup rovesciato di Horton-Tucker è l’unica giocata che i Lakers riescono a produrre, i Kings trovano sempre l’uomo libero sul perimetro e prendono il largo grazie alle triple di Jeffries e Corey Joseph. 69-93 con 4:10 sul cronometro.

A rianimare l’attacco gialloviola è Dion Waiters, ma è la difesa che avrebbe bisogno di una terapia intensiva vista come viene perforata dai tiratori di Sacramento, che realizzano 11 canestri e toccano il +28. Le schiacciate di Kostas e THT portano un po’ di pepe alla gara, prima dei canestri del solito Bubble Cheese, 87-104 all’ultimo mini-break.

It’s garbage time!

Nonostante la gara sia ampiamente finita, l’ex coach Luke Walton è in cerca di rivincite e schiera un quintetto da gara vera. I suoi ragazzi evidentemente non la pensano alla stessa maniera e giocano con leggerezza, consentendo a Talen Horton-Tucker di mettersi in mostra. Il rookie prima segna con il suo classico layup rovesciato, poi sfrutta le lunghe leve per produrre tre palle perse. Infine, serve il neo-entrato compagno di G League Devontae Cacok. 95-114 con otto minuti da giocare.

I giovani gialloviola lottano e riducono il distacco a sedici lunghezze, prima che Hield e Yogi Ferrell segnino le triple che convincono Walton a svuotare la panchina. Cook e i G Leaguers lottano fino alla fine, evitando che il passivo diventi eccessivo. 122-136 il punteggio finale.

LeBron James #23 of the Los Angeles Lakers dribbles the ball up court on August 13, 2020
LeBron James (Garrett Ellwood)

52-19 il bilancio stagionale dei Los Angeles Lakers, era dal 2010/11 che i lacustri non superavano le 50W stagionali. Inoltre, il 73.2% di vittorie è la migliore dalla stagione 2008/09 (79.3%). Con 10.2 assist a partita, a 35 anni LeBron James guida per la prima volta in carriera la classifica dei migliori passatori. Era dal 1986/87 che un gialloviola (Magic Johnson con 12.2) non chiudeva la stagione come miglior assist-man della NBA. E adesso, sotto con i playoff.

Stats & Box Score

LeBron resta in campo per 14 minuti collezionando 17 punti (6/13 dal campo, 2/5 da tre, 3/3 ai liberi), 3 rimbalzi, 4 assist e 3 perse. Invisibile o quasi Danny Green, che gioca poco meno di James e chiude con 2 punti (0/3 dall’arco), 2 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi. Tanti minuti (34) per THT che cresce nel corso della partita e mette a referto 14 punti (6/15 al tiro, 2/5 da tre), 4 rimbalzi, 3 assist, 2 perse e 3 recuperi.

In doppia cifra Waiters (19+3+5 con 8/15 e 5 perse), Cook (12+4+4 con 4/11) e Smith (11). Bene al tiro Morris (14+5 con 4/9 da tre), McGee (8+9 con 4/6) quanto meno ci prova, mentre Howard (6+5) è poco presente sotto canestro. Solito mestiere per Dudley (6+4+5 con due triple), tanto garbage per Kostas (7+2 con 3/3) e Cacok (6+5).

JaVale McGee #7, J. R. Smith #21 of the Los Angeles Lakers, and Alex Len #25 of the Sacramento Kings fights for position to grab the rebound on August 13, 2020
JaVale McGee, Alex Len and J.R. Smith (Garrett Ellwood)

I migliori di Sacramento sono Bogdanovic (27+6+9) e Bjelica (15+8+13). Il top scorer dei Kings è Hield (28 con 8/14 da tre), in doppia cifra anche Parker (19+8+6), Joseph (13) e Ferrell (11).

Box Score at NBA.com

Highlights

Key Takeaways

Le impressioni sulla gara della The Field House by Filippo Pugnalini.

✔️ Plus

È stata gara vera (…più o meno) per un quarto e mezzo, per cui ogni considerazione lascia il tempo che trova. Dopo una settimana da incubo (23.4% nelle prime cinque uscite in Florida) nelle ultime tre gare il tiro dalla lunga distanza è tornato a livelli accettabili (40.8% con 14 triple segnate a partita). Nota di merito per Markieff Morris, che dopo averne segnato solo nove nelle tredici gare in gialloviola, manda a bersaglio quattro delle cinque triple tentate.

Talen Horton-Tucker can play. Il rookie gialloviola dimostra di avere delle skill interessanti (finire al ferro, difesa) che insieme alla giovane età (il secondo più giovane dell’ultimo Draft) lo rendono un prospetto degno di nota. Nella quattro gare disputate nella bolla THT ha messo a referto 8.5 punti con il 48.3% dal campo e il 33.3% dall’arco oltre a catturare 1.75 pallone. Small sample size, ma noi ci crediamo.

Tanti degli 11.9 punti a partita segnati da Dion Waiters sono arrivati a babbo morto o in partite già segnate, tanti ma non tutti. L’ex Cavs e Heat in queste sette gare ha dimostrato che può portare dalla panca quello che tanto serve ai lacustri: capacità di finire al ferro, creare il tiro dal palleggio, genio e sregolatezza. Fondamentale sarà la sua capacità di non esagerare quando le partite conteranno sul serio, altrimenti diventa dannoso.

Los Angeles Lakers' Talen Horton-Tucker (5) goes up for a slam dunk against Sacramento Kings' Jabari Parker (33) during the third quarter of an NBA basketball game Thursday, Aug. 13, 2020, in Lake Buena Vista, Fla.
Talen Horton-Tucker and Jabari Parker (Kevin C. Cox, Pool Photo via AP)

❌ Minus

Più che l’attacco stentato e la difesa non pervenuta, sono incomprensibili le scelte di Vogel: perché rischiare LeBron James e Danny Green per una gara completamente inutile e di fatto già data per persa? Mistero.

I lunghi. Complessivamente JaVale McGee e Dwight Howard sono stati tra i peggiori di queste otto gare. I due sembrano indietro dal punto di vista mentale e fisico, l’ex Warriors sembra un lontano parente di quello discreto visto fino a Marzo, mentre Superman pare non avere nelle gambe quei 10/15 minuti che gli vengono chiesti.

In considerazione di stipendio, pedigree e rendimento… Adesso è il momento che Danny Green salga di livello su entrambi i lati del campo. La costanza non è mai stata il suo forte, ma è giunto il momento di tornare a vestire i panni di Mr. Deadshot.

Post Game Quotes

Ci sono alcuni aspetti positivi, però da questo momento dobbiamo giocare sicuramente meglio di come abbiamo fatto oggi.

Frank Vogel

Game MVP

Coming Soon

Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 3:00 italiane – tra Martedì 18 e Mercoledì 19 Agosto per affrontare alla AdventHealth Arena dello , ESPN Wide World of Sports Complex la vincente tra dello spareggio tra Portland Trail Blazers e Memphis Grizzlies.


Per saperne di più, ascolta il podcast:

Leggi anche:

NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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