West First Round, Game 2: Los Angeles Lakers (1) vs Portland Trail Blazers (8) at AdventHealth Arena, ESPN Wide World of Sports Complex
Pivotal game. Dopo la deludente prestazione di Gara 1, i Los Angeles Lakers 💜💛 sono chiamati all’immediato riscatto per non compromettere in modo irreversibile l’agognato ritorno ai playoff. Dal canto loro i Portland Trail Blazers sono intenzionati a trasformare l’avventura a Disney World dei gialloviola a in una storia senza lieto fine.
Nonostante i rumor della vigilia, Vogel schiera l’abituale lineup (KCP, Green, LBJ, AD e McGee) con Rajon Rondo ancora indisponibile. Stotts è privo di Zach Collins (out almeno una settimana) e risponde con Lillard, McCollum, Anthony, Gabriel e Nurkic.
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Dei temi, delle chiavi di lettura e degli aspetti tattici della sfida tra Lakers e Blazers ne abbiamo parlato nell’ultima puntata del podcast, nella mega preview e nello speciale su Dame Time.
Indice dei Contenuti
Game Recap
L’avvio di gara dei Lakers è di tutt’altro tenore rispetto al match precedente. I gialloviola muovono la palla con pazienza alla ricerca di un buon tiro. JaVale McGee concede spazio a Nurkic ma è reattivo vicino al ferro. A semplificare l’esecuzione lacustre è la ritrovata vena di KCP, che dopo lo 0/9 di Gara 1 segna due triple consecutive. In difesa i californiani sono attenti sul pick-and-roll e concedono poche conclusioni wide open ai Trail Blazers. 16-8 dopo cinque minuti di gioco, timeout per coach Terry Stotts.
LeBron off the top rope! 💪
— Los Angeles Lakers (@Lakers) August 21, 2020
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Portland inserisce Whiteside (che stoppa subito LBJ) per Gabriel, mentre L.A. abbassa il quintetto con Caruso, Kuz e Morris per Green, James e McGee. Rip City riduce le distanze grazie al solito Damian Lillard che completa un gioco da tre punti e segna dalla lunga distanza. I Lakers si affidano a Davis, efficace sotto canestro e in situazioni dinamiche ma impreciso quando si accontenta dei pullup dalla media. 23-17 con 2:48 da giocare nel quarto.
I lacustri, nonostante qualche fallo di troppo, sono più aggressivi su Dame e provano a passare davanti ai blocchi e a schierarsi a zona per alcuni momenti. L’obiettivo? Costringere il numero 0 a disfarsi del pallone. The Brow sfrutta la maggiore velocità contro Whiteside e, dopo aver segnato in avvicinamento a canestro, schiaccia il canestro che chiude la frazione. 27-17 con 11 punti (5/8 al tiro) e 5 rimbalzi per AD. Ad esclusione di KCP, ancora male i tiratori angeleni: due errori ciascuno per Green, Morris e Caruso.
Davis inarrestabile
Vogel riparte con LeBron insieme a Smith, Kuz, Morris e Howard. Dopo gli errori dalla lunga distanza di Kieff e JR, i Lakers tornano ad attaccare il pitturato (10/12 nel primo quarto), con alterne fortune. James completa un gioco da tre punti e guadagna un viaggio in lunetta ma sbaglia anche due layup. I Blazers attaccano meglio con McCollum a guidare le danze e Gary Trent Jr. a segno due volte da tre. 37-31 a 7:05 dall’intervallo lungo.
Il ritmo della gara si abbassa, anche perché entrambi gli attacchi faticano. I gialloviola raggiungono la doppia cifra di vantaggio grazie ai canestri di Howard e Davis. I due però sono meno efficaci sotto il proprio canestro e concedono un paio di seconde chance a Weynen Gabriel. I lacustri sono troppo fallosi: sia Caruso che Howard (impegnato nel secondo atto del feud contro Whiteside) raggiungono quota 3 falli.
Entrambi i coach non sono contenti dell’esecuzione offensiva e provano a mischiare le carte inserendo Waiters e Simons. Dopo una stoppata super di Davis ai danni di Lillard, Kyle Kuzma interrompe il digiuno gialloviola da oltre l’arco segnando la tripla del 44-33 con quattro minuti da giocare.
La battaglia si ferma vicino al canestro. Jusuf Nurkic prova a sfruttare il mismatch contro Kuzma e Green, i lacustri rispondono con AD e LBJ. Il prodotto di Kentucky mostra un approccio alla gara completamente diverso rispetto a quarantottore prima e dopo una serie di difese spaziali contro Lillard e McCollum chiude il tempo con una tripla e un gioco da tre punti. 56-39 per i gialloviola. Per Anthony Davis 21 punti (9/13), 8 rimbalzi e +19 di Plus/Minus.
AD’s looking for three points from outside and from inside👌
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I Lakers chiudono la gara
La pausa non cambia il flow del match. Dopo un canestro di McCollum e qualche pigro possesso, KCP segna ancora da tre e poi schiaccia in transizione lanciato da Davis. 63-41 dopo poco più di tre minuti ed immediato timeout per Rip City. Al rientro, ancora Kentavious Caldwell-Pope a segno dalla lunga distanza per il +25.
Il 10-0 gialloviola viene fermato dalla tripla di Nurkic e dalla bella stoppata di Hassan Whiteside ai danni di Davis. L’intensità della gara cala, CJ McCollum (3/3 per 7 punti) e Lillard riescono a produrre con continuità, i Lakers rispondono con l’ottimo McGee e le triple di Danny Green (!!!) e Davis. L.A. in controllo e dopo aver toccato il +28 LeBron può tornare in panca, 78-55 con 4:32 da giocare.
La partita è ormai un monologo di AD, che dopo essere stato fermato da Whiteside segna ancora da tre, sfonda quota trenta punti con un bel fade away prima di lanciare la transizione che manda Kuz in lunetta per il +30.
That’s not fair. A big man shouldn’t be able to do that.
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Coach Frank Vogel chiude la frazione con un quintetto extra small (Caruso, Smith, LBJ, Kuz e Morris), che soffre in difesa la presenza di Whiteside (3/4 ai liberi) mentre in attacco trova solo un difficile canestro dall’angolo con Alex Caruso. Lillard è costretto ad uscire a causa di un colpo al dito indice della mano sinistra. Lakers avanti 88-58 all’ultimo mini-break.
It’s Garbage Time!
I californiani ripartono con LBJ insieme a Caruso, Smith, Morris e Howard ma i primi minuti dell’ultima frazione mettono in chiaro che entrambe le squadre non hanno più intenzione di forzare. Dopo qualche minuto, LeBron James può lasciare il campo.
Dopo aver segnato la 289esima tripla ai playoff della sua carriera, JR Smith regala un gioco da quattro punti al talentuoso Anfernee Simons, autore di tutti i punti dei Blazers del quarto. A metà quarto, gli ingressi di Cook e Dudley per Caruso e Morris sanciscono ufficialmente l’inizio del garbage time.
Le terze linee di Portland si spartiscono il bottino, mentre quelle lacustri muovono il tabellino con le triple di Smith (2), Cook e Waiters oltre a qualche schiacciata di Howard. 111-88 il punteggio finale.

I Los Angeles Lakers tornano al successo nella post season dopo oltre otto anni. Era il 18 Maggio 2012 quando il compianto Kobe Bryant realizzò 36 punti contro i Thunder. Le 14 triple segnate sono il nuovo record ai playoff della franchigia californiana, il precedente erano le 13 realizzate contro i Jazz nel 2010.
Stats & Box Score
Riscatto doveva essere e riscatto è stato per Davis, dominante su entrambi i lati del campo. The Brow chiude con 31 punti (13/21 dal campo, 3/4 da tre, 2/2 ai liberi), 11 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero e 1 stoppata in poco più di 29 minuti d’impiego. Per AD anche il miglior Plus/Minus (+32) della gara. Il prodotto di Kentucky è il primo Laker e il quinto in assoluto da quando esiste il cronometro dei 24″ a mettere a referto almeno 30 punti e 10 rimbalzi in meno di 30 minuti giocati.
LeBron gioca in ciabatte e si accontenta, per una sera, di osservare lo strapotere del compagno. Per James 10 punti (4/11 al tiro con 0/3 dalla lunga distanza), 6 rimbalzi, 7 assist, 6 perse e 2 recuperi. Nelle sette precedenti gare ai playoff in cui il quattro volte MVP aveva segnato meno di 15 punti, le sue squadre avevano sempre perso.
Segnali di vita dal backcourt. KCP è autore di un’ottima prestazione, sia in attacco (16 con 4/6 da tre. +24 il Plus/Minus) che in difesa dove ha provato a pressare maggiormente gli esterni avversari. Green è ancora fuori giri al tiro (3 con 1/4 da oltre l’arco) ma lotta in difesa ed è presente sulle linee di passaggio (4 recuperi). Caruso (3+5+3) è falloso (3 PF), impreciso (1/4 al tiro) ma lotta per tutta la gara contro Dame e CJ.

In contumacia Davis, si vede poco Kuzma (7+3 con 2/6 dal campo in 20 minuti). Il minutaggio ridotto giova a McGee (10+8 con 5/6 al tiro) titolare del miglior Net Rating della gara (+61.3 in poco meno di 13 minuti). Peggio Howard (9+5 con 4/5 e 5 falli) che aggiusta i tabellino nel finale. Tanti minuti per Smith (11 con 3/9 da tre, 4 perse e 3 falli), impiegato più di Waiters (4 con 2/3). Garbage per Cook (5) e Dudley.
Il top scorer di Portland è il solito Lillard (18+3 con 6/14 al tiro, 1/7 da tre, 4 perse e -48.8 di Net Rating) che a fine gara ha dichiarato che non è in dubbio la sua presenza in Gara 3. Imprecisi anche McCollum (13+5+3 con 6/16) e Nurkic (9+8 con 4/10). Invisibile Melo (2 con 1/6 e 3 perse). Dalla panca 6+9 con 3 stoppate per Whiteside e 8 con 2/4 da tre per Trent Jr. Nel garbage Simons raggiunge la doppia cifra (11 con 3/7).
Highlights
Key Takeaways
Le impressioni sulla gara della AdventHealth Arena by Nello Fiengo.
✔️ Plus
Anthony Davis. AD sapeva di aver fatto una brutta partita e di essere stato coinvolto in maniera negativa nei possessi più importanti di Gara 1, ci si aspettava una risposta importante ed è arrivata. Al di fuori della produzione offensiva (31 punti con soli quattro liberi e tre triple) Davis ha guidato la nostra difesa come ha fatto tutta la stagione tenendo Portland sotto i 20 punti nei primi tre quarti.
Lo spacing. Il 37% (14/38) da tre, che per questi Lakers è un lusso, è venuto fuori da spaziature sicuramente più adeguate e da un PACE più alto. Le performance al tiro di KCP e Davis vengono fuori non da soluzioni estemporanee ma con LeBron James che mette più spesso i piedi in area costringendo la difesa dei Blazers a collassare ulteriormente ed a qualche accenno di movimento sul lato debole.
Caoch Frank Vogel. Prima del match avevamo parlato di come lui dovesse essere il primo a svegliarsi e qualcosa si è visto, ha adeguato la distribuzione offensiva del pick-and-roll e gestito meglio i giocatori che non andavano, Green ad esempio. In difesa ha fatto scelte più consone ed ha alzato la pressione su Lillard e McCollum a tutto campo nei primi due quarti rendendogli la vita difficile e permettendo ai Lakers di andare in controllo da subito.

❌ Minus
Danny Green. Ancora una volta Green non è stato quello che serviva, a prescindere dallo 1/6 dal campo, non riesce a performare in difesa come è solito fare. La capacità di inseguire sui blocchi tiratori come McCollum è sempre stato uno dei suoi punti di forza ma in questa serie non riesce a stare dietro a CJ praticamente mai, non è chiaro se sia una questione di gambe o letture ma il risultato è ancora una volta non soddisfacente.
Kyle Kuzma. Sia chiaro, in una partita cosi al di fuori di Green non si può parlare di minus ma Kuz deve continuare ad essere aggressivo come lo è stato fino ad ora nella bolla e non si può, per status e storia, permettere un passaggio a vuoto in termini di intensità neanche in un match con un quarto intero di garbage.
Post Game Quotes
Stasera Davis è stato sontuoso. Anche KCP è stato fantastico.
LeBron James

Questa era una gara da vincere e siamo scesi in campo determinati.
Abbiamo altre tre vittorie da conquistare, dobbiamo scendere in campo con la stessa energia di questa partita.
Anthony Davis
Ho cercato di lasciarmi alle spalle Gara 1, sono consapevole di aver giocato male. Sono sceso in campo con l’obiettivo di fare quello che i tiratori devono fare: segnare.
In difesa abbiamo provato a pressare Lillard e McCollum, abbiamo provato a togliergli il pallone dalle mani il più possibile
Kentavious Caldwell-Pope
Game MVP
Votate il vostro MVP di Gara 2 tra Los Angeles Lakers e Portland Trail Blazers!
— LakeShow Italia (@LakeShowIta) August 21, 2020
Pick your Game MVP! Let's Vote!!!#LakeShow vs #RipCity #WholeNewGame
Next Game
Gara 3 tra i Los Angeles Lakers e i Portland Trail Blazers è in programma nella – alle 2:30 italiane – tra Sabato 22 e Domenica 23 Agosto alla AdventHealth Arena dello ESPN Wide World of Sports Complex di Orlando.
Per saperne di più, ascolta il podcast:
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