Da leggere ascoltando It’s Not Over Yet (2007) dei Klaxsons.

Messa in archivio Gara 3 con una performance ondivaga, i Los Angeles Lakers devono decidere ora cosa vogliono essere per il resto della post season. I gialloviola hanno vinto gli ultimi due match del primo turno dei playoff con modalità decisamente differenti.

In Gara 2 hanno tolto spazio e respiro ai Portland Trail Blazers con una difesa strutturata ed un gameplan eseguito alla perfezione. Nel terzo atto della serie lo Star Power ha sostanzialmente fatto la differenza. Basterà questo per le prossime gare ed eventualmente per i prossimi turni?

The Devil is in the detail

NO!

I Lakers in G3 hanno avuto dei passaggi a vuoto che una squadra che punta al bersaglio grosso non può e non deve avere.

Spesso si parla di switch nel senso di quella capacità di accendersi e spegnersi a seconda delle necessità, ma mi viene difficile pensare che la squadra di Frank Vogel possa avere questo tipo di meccanismo attivo. Quello a cui stiamo assistendo è semplicemente la sfida tra un team che è molto in forma (Portland) contro un avversario che è sostanzialmente più forte (L.A.).

I Blazers in G3 hanno avuto un grande problema, Jusuf Nurkic è semplicemente cotto. Lo Usage del centro bosniaco è stato del 17.5%, le motivazioni sono varie ma per me la più semplice è che ora stiamo vedendo realmente dove sta la sua condizione fisica, ed i 3 canestri consecutivi di Anthony Davis nel terzo quarto in pick-and-pop con Alex Caruso hanno mostrato come la velocità con cui si muove AD per il campo per questo Nurkic è un rebus irrisolvibile.

I californiani, dal canto loro, non hanno difeso in G3 come nella precedente ma hanno avuto dei passaggi di dominio, alcuni brevissimi, in cui hanno giocato alla grande in entrambe le metà campo. La verità, però, è che Rip City sembra non essere il giusto banco di prova.

I gialloviola devono, nonostante il grande vantaggio, cercare di rendere la serie contro Portland allenante ed eventualmente propedeutica per i turni successivi. La difesa del pick-and-roll e le scelte in termini di rim protection devono essere più accurate, 26 palle perse non devono essere lo standard e la percentuale ai tiri liberi deve salire assolutamente.

Questi sono solo alcuni degli elementi da correggere ma in generale LeBron and co. dovranno migliorare il livello di dettaglio necessario per vincere un anello.

Kyle, seriously?

Nei minus di G2, nonostante una partita dignitosa, avevo indicato Kyle Kuzma come una delle note negative, adducendo come motivazione che per status e mentalità Kuz non si può permettere neanche una serata di riposo.

A mio avviso è evidente che il Kuzma di G3 non è quello che deve e che vorremmo fosse, e questa è in qualche modo una problematica che non ci possiamo permettere ora.

Kyle deve lavorare duramente in difesa e aspettare che la partita vada da lui senza forzare.

Atto di Forza

Dopo G2 avevo sperato che LeBron James mostrasse alla NBA in che stato di forma fosse e quanto potesse ancora dominare, e cosi è stato.

Oggi, a mio modo di vedere, i Lakers devono pensare a dare una ulteriore mazzata alle speranze di Portland e non sbagliare come in G3 l’approccio. È assolutamente rilevante avere un grande inizio per evitare di incappare in quel Dame Time che tanto ci ha penalizzato in Gara 1.

Consapevolezza, esecuzione e cattiveria.

Con questi elementi i gialloviola possono mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno, senza però perdere di vista il bersaglio grosso per il quale il lavoro da fare è ancora tanto.

Per saperne di più:

Ingegnere, partenopeo disperso tra le Alpi svizzere, world traveler. Ho cominciato con Clyde Drexler per finire ai Lakers. Everything in its right place, no?

Categories:

Tags:

Our Podcast
Most Recent
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: