Western Conference Semifinals, Game 3: Los Angeles Lakers (1) vs Houston Rockets (4) at AdventHealth Arena, ESPN Wide World of Sports Complex
Terzo episodio della serie tra Los Angeles Lakers 💜💛 e gli Houston Rockets. Dopo la brutta prestazione di Gara 1, i gialloviola hanno ristabilito la parità con la sofferta vittoria in Gara 2.
Vogel deve fare a meno di Dion Waiters (inguine) mentre recupera McGee (caviglia) che completa l’abituale starting five con KCP, Green, LBJ e AD. D’Antoni non dispone di Danuel House Jr. (motivi personali) e risponde con Westbrook, Harden, Gordon, Tucker e Covington.
Per saperne di più sulla serie:
- Series Preview: Lakers vs Rockets: due filosofie a confronto
Analisi post game:
Indice dei Contenuti
Game Recap
Nei primi possessi della partita entrambe le squadre trovano la via del canestro senza troppi problemi. Particolarmente positivo l’avvio di LeBron, a segno in penetrazione e due volte dalla lunga distanza. I californiani realizzano i primi cinque tiri dal campo ma sprecano banalmente due possessi in transizione, consentendo ai Rockets di restare in scia. Westbrook, Harden e Covington segnano cinque punti a testa per il 15-15 con 7:34 da giocare.
I lacustri difendono sia a uomo che a zona, ma commettono un paio di errori nelle rotazioni subito capitalizzati da Robert Covington che dal lato debole segna il +4. Iniziano le rotazioni e gli angeleni ristabiliscono la parità con Davis, che dopo un paio di errori in fadeaway prima completa un gioco da tre punti poi schiaccia l’alley-oop alzato da Rondo. Dopo aver regalato tre liberi ad Harden, Kuzma riporta avanti i suoi prima che un paio di incertezze difensive (insolite per lui) di AD consentano a Jeff Green di segnare cinque punti per il 26-27 con 1:44 sul cronometro.
Nel finale di quarto sale in cattedra Russell Westbrook che attacca il pitturato con continuità e segna altri tre canestri. L.A. risponde con i layup di Rondo e Kuz. 32-33 dopo dodici minuti di gioco.

Dopo aver segnato 10 punti con 4/15 dal campo in 33 minuti nella gara precedente, Broodie è già a quota 13 con 6/8 al tiro in poco più di otto minuti d’impiego.
James tiene i Lakers a contatto
Coach Frank Vogel riparte con la lineup (LBJ, Rondo, Morris, Caruso e Kuzma) che tanto bene ha fatto in Gara 1 (+21 il Plus/Minus in 8:30 in campo). I Lakers faticano contro la difesa a zona dei Rockets e si affidano alle iniziative di James, che segna un jumper ed assiste Caruso nel pitturato ma è impreciso dalla lunetta (2/6 in pochi minuti). Houston ringrazia e incurante della box and one lacustre mantiene il comando della gara. Eric Gordon segna i quattro liberi, Harden risponde a LeBron per il 40-44 a 7:44 dall’intervallo lungo.
Il secondo fallo di Kuzma e un colpo rimediato da Caruso costringono Vogel a schierare J.R. Smith che dimostra di essere del tutto inadeguato sbagliando posizionamento e letture nella propria metà campo. Dopo aver segnato una tripla dall’angolo in faccia a Tucker, LeBron rientra in panchina accompagnato proprio da J.R.
Il body language di AD non sembra quello dei primi due episodi della serie, come testimoniato dalla terza evitabile palla persa della sua gara. Anche Rondo è tornato ai suoi livelli e spreca due possessi consentendo ai texani di spingere la transizione. Come in Gara 1, Houston capitalizza le 8 TO dei lacustri: 5 recuperi per 10 punti realizzati.
L’attacco gialloviola è in panne, di conseguenza l’unica soluzione efficace è affidare il pallone nelle mani di LeBron James. Il quattro volte MVP segna dalla media e dalla lunga distanza prima di schiacciare in transizione il 56-58 con 1:36 da giocare.
LeBron James is devastating in transition.
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Per il nativo dell’Ohio massimo stagionale di punti in un tempo: 29 con 10/14 dal campo, 4/5 da tre e 5/8 ai liberi. Nel finale segnali di risveglio per Davis, che schiaccia ancora e serve KCP nell’angolo ma gli ultimi secondi del quarto sono tutti di James Harden che realizza tre canestri nel pitturato per 61-64 di metà gara.
LeBlock James
Vogel decide di perseguire la via small schierando Morris con i titolari al posto di McGee, Tucker invece – dopo aver lasciato il campo zoppicante poco prima dell’intervallo – è regolarmente in campo. Le maggiori spaziature non agevolano l’attacco lacustre, che continua ad essere confusionario e produce solo improbabili triple sbagliate da LBJ (2), KCP e Morris. La maggiore mobilità quanto meno paga maggiori dividendi in difesa, consentendo rotazioni più rapide.
I gialloviola lottano a rimbalzo e conquistano diversi extra possessi, grazie ai quali Davis riporta sotto i suoi. Gordon segna il primo canestro dal campo (0/6 in quattro minuti) dei Rockets, i Lakers rispondo con Morris – pescato in aerea da LBJ – e un tap-in di Davis, 70-69 con 7:12 sul cronometro. Vantaggio ricucito anche grazie a due clamorose stoppate di James ai danni di Harden.
“LeBron James is turning into Dikembe Mutombo” 😆
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Houston riesce ad eludere i raddoppi lacustri anticipando l’arrivo del secondo difensore, preferendo piuttosto tentare la conclusione rapidamente. La mossa produce le triple di Gordon e Harden, abili a leggere i movimenti degli esterni avversari. Davis è più attivo sotto le plance e continua a trovare la via del canestro, mentre Rondo dopo aver segnato da tre decide di non difendere su Westbrook, che risponde dall’angolo.
I layup di Jeff Green e Kuzma fissano il punteggio alla fine del quarto, con James che preserva la parità (82 pari) con la quarta stoppata della sua gara.
The Rondo Factor
I gialloviola rientrano bene in campo e nonostante qualche indecisione di Kuzma e Caruso riescono ad allungare. Rajon Rondo premia il taglio di Kuz e serve LBJ nel pitturato prima di colpire dalla lunga distanza. +4 dopo poco più di tre minuti di gioco ed inevitabile timeout per coach Mike D’Antoni.
La sosta non ferma l’allungo dei Lakers, che capitalizzano gli errori degli avversari e soprattutto puniscono l’eccessivo spazio concesso ai non tiratori Rondo e Alex Caruso, che colpiscono inesorabili da oltre l’arco. 97-87 ed altra interruzione chiesta dal Baffo.
Rajon Rondo stayin’ ready.
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Col rientro di Davis la difesa dei californiani sale d’intensità e soffoca l’attacco avversario, costretto a tre palle perse. The Brow segna dalla media e dopo un recupero lancia Rondo che in transizione segna il +12. Dopo il rientro di LBJ la gara si ferma per qualche minuto dopo un duro contatto tra RoCo e AD, con il texano costretto ad uscire dal campo.
I Rockets provano a rientrare con le giocate di energia di Westbrook e una tripla di Harden, ma i Lakers rispondono con i canestri di James e Kyle Kuzma ed i liberi di Rondo. 112-102 il punteggio finale.
Dopo averne subiti 64 nella prima parte di gara, i gialloviola tengono a soli 38 punti i texani. Eloquente i punteggio dei quarti periodi delle ultime due gare: 57-27.
Stats & Box Score
Passano le stagioni, cambiano gli avversari, ma LeBron sembra non accorgersene. Dopo aver segnato il 47.5% dei punti della sua squadra nel primo tempo, nella seconda parte della gara si dedica soprattutto alla fase difensiva cancellando a ripetizione gli avversari. James chiude con 36 punti (13/23 dal campo, 4/9 dall’arco, 6/10 dalla lunetta), 7 rimbalzi, 5 assist, 2 perse, 1 recupero e 4 stoppate. Col successo odierno, LBJ stacca Derek Fisher al primo posto per vittorie in carriera ai playoff.
Dopo un primo tempo sotto tono, quanto meno dal punto di vista dell’effort, Davis è salito di livello col passare dei minuti. Da manuale alcune chiusure dal lato debole o sugli uno contro uno dopo i cambi difensivi. Per AD 26 punti (9/13 al tiro, 8/11 ai liberi), 15 rimbalzi, 6 assist, 4 perse ed 1 recupero. Nelle ore precedenti la partita, l’NBA ha comunicato l’inserimento di The Brow nell’All-Defensive First Team.
Probabilmente la miglior partita in gialloviola per Rondo, che riduce al minimo le rondate e soprattutto nell’ultimo quarto sgrava LBJ e AD. Per Rajon 21 punti (8/11 al tiro con 3/5 da tre, 2/2 ai liberi), 2 rimbalzi, 9 assist 3 perse e 1 recupero.

Poco brillanti Green e KCP, che lottano e pressano in difesa ma pagano dazio in attaco. Danny (2+6) si fa sentire a rimbalzo ma è impreciso al tiro (1/5), nonostante qualche errore di troppo (2/6 da tre) Pope sembra l’unico tiratore rispettato da Houston. Nonostante le solite difficoltà nel ball handling, buona prestazione anche per Caruso (5+2 con una tripla e due perse).
Prova solida per Kuzma (14+3 con 7/10 al tiro), che non esagera in attacco e tiene botta in difesa. Non ripete la prestazione balistica di G2, ma è comunque importante il contributo di Morris (2+4+2 con 0/4 da tre), bene a rimbalzo e in post basso. Solo sei minuti per McGee, il doppio lungo – almeno contro i Rockets – pare destinato a scomparire. Uno stupido fallo nega a Smith la soddisfazione del trilione.
Il top scorer dei Rockets è il solito Harden (33+9+9 con 11/23 dal campo). Miglior prova della serie per Westbrook (30+8+6 con 2 recuperi e 3 perse e 13/24 al tiro). In doppia cifra anche Green (16 con 7/11), Covington (10+5+3) e Gordon (10 con 2/6 da tre).
Highlights
Key Takeaways
Le impressioni sulla gara della AdventHealth Arena by Giuseppe Critelli (Plus) e Luca Novo (Minus).
✔️ Plus
La difesa asfissiante dei Lakers nel secondo tempo. Dopo un primo tempo veramente negativo, la squadra di Vogel è entrata nel secondo con un’altra intensità e soprattutto un’altra disciplina. Rotazioni veloci, raddoppi portati al momento giusto e soprattutto un LeBron James in versione rim protector che ha dimostrato come i Lakers possano giocare small quando la loro stella è così coinvolta difensivamente. Nei primi 24 minuti di gioco i californiani hanno registrato un Defensive Rating di 136.2 con un PACE di 94.00. Nel secondo tempo il Def Rtg è sceso a 82.6 con PACE di 89.99.
Rajon Rondo e la panchina. Lo abbiamo massacrato tante volte, ma oggi Rondo è stato davvero un fattore per i Lakers. Insolitamente disciplinato difensivamente, nel secondo tempo ha alleggerito il carico offensivo di LeBron organizzando in maniera dignitosa l’attacco ma soprattutto mettendo un paio di triple pesanti dal punto di vista emotivo. Molto bene anche Kyle Kuzma che non si è accontenta del tiro sugli scarichi ma attacca il ferro sui tagli e corre bene in transizione. Solide le prove anche di Caruso e Morris.
LeBron James. Potremmo non aggiungere altro. Il primo tempo del prescelto è stato semplicemente fantascientifico. Ha attaccato il ferro con ferocia e velocità e ha puntualmente punito la difesa di Houston con il suo jumper. Se i Lakers sono rimasti in partita nei primi due quarti è solo merito suo (Usage 46.3%). Nella ripresa sale di colpi anche difensivamente diventando un vero e proprio spauracchio per Houston nei pressi del ferro.

❌ Minus
Javale McGee e Dwight Howard non possono stare in campo. Gara 2 non è stata l’eccezione ma la regola. Nei 6 minuti giocati dal centro gialloviola il Defensive Rating di squadra è stato pari a 158.3 e il contributo in attacco del numero 7 è stato irrilevante. A causa di ciò coach Vogel deve chiedere più minuti del previsto agli altri o coinvolgere J.R. Smith. In una post season in cui si gioca ogni due giorni ogni minuto di riposo per le stelle è prezioso.
Nel primo tempo i Lakers non sono riusciti a creare attacco in transizione, sprecando le poche palle perse generate dall’attacco dei Rockets e non attaccando in modo deciso dopo il rimbalzo difensivo. La grandezza di LeBron e AD ha reso questo aspetto irrilevante, ma per il futuro della serie e dei playoff è decisivo per gli angeleni riuscire a concretizzare le opportunità di canestri facili.
Dopo i primi 4 minuti di gara in cui i Lakers hanno messo a segno le prime 3 triple tentate, il tiro dall’arco non ha dato risultati particolarmente positivi. Da quel momento in avanti solo 7-27 per il 26% e alcuni di questi canestri sono opera di non tiratori come James e Rondo. Nella partita è stata carente non solo l’esecuzione ma anche la costruzione dei tiri da 3 punti, spesso arrivati non aperti e dopo poca circolazione oppure allo scadere dei 24 secondi, aspetti che non facilitano la vita dei tiratori.
Post Game Quotes
Nel secondo tempo abbiamo trattato meglio il pallone. Abbiamo costruito tiri migliori provando a sfruttare i mismatch.
Rajon Rondo
In fin dei conti, speriamo solo di fare qualcosa che renda orgogliosi Kobe e la sua famiglia. Così come lo dobbiamo a tutti quelli che indossano una canotta dei Lakers.
È una nostra responsabilità ed è quello che il Dott. Jerry Buss vorrebbe.
LeBron James.
Game MVP
Votate il vostro MVP della gara tra i Los Angeles Lakers e gli Houston Rockets!
— LakeShow Italia (@LakeShowIta) September 9, 2020
Pick your Game MVP! Let's Vote!!!#LakeShow #OneMission #NBAPlayoffs
Next Game
Gara 4 tra i Los Angeles Lakers e Houston Rockets è in programma nella notte – alle 1:00 italiane – tra Giovedì 10 e Venerdì 11 Settembre alla AdventHealth Arena dello ESPN Wide World of Sports Complex di Orlando.
Per saperne di più, ascolta il podcast:
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