Dopo il deludente primo anno della LABron Era, il 2019 di LeBron James si era concluso con il prestigioso riconoscimento di The Associated Press male athlete of the decade. Il 2020 è stato globalmente segnato dalla pandemia di COVID-19, mentre l’NBA e i Los Angeles Lakers hanno dovuto fare i conti anche con la drammatica scomparsa di Kobe Bryant.

L’insoddisfatto maggiore dell’epilogo della prima stagione in California è stato proprio il quattro volte MVP, che fin dallo scorso Novembre ha accompagnato i suoi post sui social network con l’eloquente hashtag #WashedKing.

È un mio modo per motivarmi. Cerco di fare il possibile per tornare ai livelli che mi appartengono. Ogni singola sera provo a scendere in campo nel migliore dei modi possibili.

LeBron James nel Novembre 2019

Doveva essere revenge season e così è stato. Con un rendimento sul campo straordinario per un 35enne, James ha condotto i gialloviola al diciassettesimo titolo della loro storia conquistando il quarto NBA Finals Most Valuable Player della sua carriera. Le prestazioni sul parquet unite all’attivismo nel sociale, hanno consentito a LeBron James di ricevere prestigiosi award.

Sportsperson of the Year

Il primo riconoscimento conquistato da James è stato il 2020 SI Sportsperson of the Year, assegnato da Sports Illustrated ai cinque atleti che si sono distinti dentro e fuori dal campo. Gli altri quattro atleti insigniti sono l’MVP del Super Bowl MVP Patrick Mahomes, la vincitrice dello U.S. Open di tennis Naomi Osaka, la campionessa della WNBA Breanna Stewart e Laurent Duvernay-Tardif degli Chiefs della NFL.

Considerato tra i più grandi cestisti di tutti i tempi, sostenitore dell’uguaglianza razziale e fondatore di una scuola per bambini provenienti da situazioni difficili, James è sceso in campo per ispirare i giovani ad andare alle urne ed esercitare i propri diritti.

Sports Illustrated

I successi sul campo ma non solo. Dalla I Promise School all’associazione More Than A Vote, passando per gli eventi che hanno generato il movimento Black Live Matter, James ha dimostrato più volte la sua capacità di essere un punto di riferimento anche fuori dal campo.

Il nativo di Akron è il primo atleta a vincere per tre volte l’award (2012 e 2016) e non ha nascosto la soddisfazione per i risultati ottenuti dallo sforzo profuso.

Mai nella storia ci sono state così tante persone che hanno deciso di registrarsi e andare a votare.

Noi non abbiamo detto per chi votare, non abbiamo scelto un candidato piuttosto che un altro. Noi abbiamo cercato di sensibilizzare e responsabilizzare, far capire quanto sia importante il diritto di voto e di manifestarlo.

Tante persone hanno messo in gioco la propria vita per avere questo diritto, ma spesso nelle comunità nere si cresce nella convinzione che il proprio voto non sia importante. Invece lo è, come si è visto nelle elezioni di Novembre.

LeBron James

Muhammad Ali Legacy Award

Dal 2008 Sports Illustrated assegna lo Sportsman Legacy Award a quegli atleti che fanno proprio gli ideali di sportività, leadership e filantropia per poter cambiare il mondo. Lo scorso Venerdì, la prestigiosa testata ha annunciato che il riconoscimento sarà intitolato al leggendario Muhammad Ali.

In virtù delle qualità che gli hanno fatto meritare l’introduzione nella cinquina delle personalità sportive dell’anno, LeBron James è stato insignito anche del Muhammad Ali Legacy Award. A presentare il vincitore, un’altra icona dello sport: Kareem Abdul-Jabbar.

LeBron ha costruito una scuola, ha combattuto contro la brutalità della polizia, prodotto documentari che celebravano le vite dei neri e portato i Lakers al titolo.

Ma cosa ha fatto per noi ultimamente?

Ha fatto quello che avrà maggiore risonanza nella sua legacy: ha spinto le persone a votare. Nel 2020 abbiamo assistito alla più vasta ed eclatante campagna per far desistere gli elettori dalla guerra civile.

In risposta, LeBron si è mosso contro l’apatia politica e la privazione dei diritti sociali. L’organizzazione More Than a Vote, ha ispirato i giovani, in particolare i giovani neri, a votare. Ha funzionato, come mai prima nella storia della nazione.

LeBron ha dato agli afroamericani la loro voce, che così tanti hanno cercato di zittire.

Kareem Abdul-Jabbar

TIME’s Athlete of the year

Anche il TIME ha voluto premiare il lavoro di LeBron James nell’educazione e nell’organizzazione degli elettori, insignendolo del TIME Magazine’s Athlete of the year.

Dopo quasi due decenni nella NBA, James ha compreso a pieno che il suo talento in campo è uno strumento per ottenere qualcosa di più grande.

E quest’anno, più che in qualsiasi altro, ha mostrato perché non ha rivali dentro e fuori dal campo.

TIME

In quasi cento anni di storia, nessuno sportivo è stato mai nominato TIME Person of the Year. Che sia proprio LeBron a succedere a Greta Thumberg?

C’è solo un Capitano, anzi due.

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