Game 3: Los Angeles Lakers vs Minnesota Timberwolves at STAPLES Center

L’intenso NBA Sundays si chiude con la sfida tra Los Angeles Lakers 💜💛 (1-1) e Minnesota Timberwolves (2-0). Dopo la sconfitta subita contro i Clippers nell’opening night, i gialloviola hanno conquistato il primo successo a Natale contro i Mavericks. Positivo l’avvio dei Wolves, imbattuti grazie alle vittorie contro Pistons e Jazz.

Non saranno della partita Anthony Davis e Karl-Anthony Tows. The Brow viene tenuto a riposo a causa del colpo al polpaccio destro patito all’esordio e riaggravatosi contro Dallas, anche se dovrebbe rientrare nella gara di domani contro i Trail Blazers. Towns è costretto ai box a causa della distorsione al polso sinistro subita contro Utah e sarà indisponibile per qualche settimana.

I Campioni, con indosso la Classic Blue Jersey griffata Elgin Baylor, schierano in quintetto Kuzma con Schröder, KCP, LBJ e Gasol. Minnesota risponde con l’ex Russell insieme a Beasley, Okogie, Layman e Reid.

Game Recap

L’osservato speciale della gara, Kyle Kuzma, parte fortissimo: in meno di due minuti trasforma tre possessi in altrettanti canestri dalla lunga distanza, fornendo un overboost al motore dei Lakers. I Campioni NBA sono on fire dalla lunga distanza e, dopo un gioco da tre punti di Schröder, colpiscono con James e Gasol. Per il catalano, primo canestro dal campo con la canotta gialloviola. D-Lo e compagni sparacchiano dal campo (3/10) e subiscono il primo mini-break della partita. 18-6 dopo quattro minuti, timeout per coach Ryan Saunders.

La sosta giova a Minnie, che difende meglio e muove il punteggio con Okogie e Reid, abili a sfruttare qualche errore di troppo dell’attacco lacustre. Con gli ingressi di Matthews, Caruso, Harrell e Rubio iniziano le rotazioni. Ma la scena è ancora tutta per Kuzma: il numero 0 prima segna la quarta tripla della sua partita, poi taglia con decisione verso il canestro, infine piazza una stoppatona al malcapitato Edwards. 28-14 con 4:43 da giocare.

Nel finale di quarto, l’attacco angeleno viene preso in mano da Dennis Schröder e Harell, che combinano dieci punti consecutivi. I Timberwolves faticano a costruire buone conclusioni e non sprofondano solo grazie a qualche persa e un paio di triple sparacchiate dai padroni di casa. I liberi di LeBron e Rubio chiudono la frazione, L.A. avanti 40-23. Per i californiani 71.4% dal campo (contro il 35.5% degli avversari), sei triple e nove assist. Solo i sette turnover commessi non hanno chiuso, di fatto, la gara dopo dodici minuti.

Lakers in controllo

Rubio prova a mettere ordine nel confuso attacco di Minnesota, ma i Campioni sembrano intenzionati a chiudere in fretta la partita. Alex Caruso segna da tre e con un bel running jump-hook; Markieff Morris colpisce dall’angolo e, lanciato da James, schiaccia in contropiede il nuovo massimo vantaggio (+23). Non appena cala l’intensità dei Lakers, i Wolves riescono a ridurre lo svantaggio capitalizzando un paio di seconde chance con le triple spagnole di Ricky Rubio e Hernangomez. 50-35 a 7:33 dall’intervallo lungo, timeout per coach Frank Vogel.

L’interruzione scuote i gialloviola, che ricominciano a correre. Talen Horton-Tucker serve Caruso e va a bersaglio da oltre l’arco, in transizione Kuzma prima corregge un errore di Harrell, poi serve lo stesso Trez che tutto solo schiaccia i due punti del 61-36.

Minnie prova a restare a galla con D’Angelo Russell e il rookie Edwards, che – dopo aver combinato per 12 errori dal campo – segnano un paio di canestri a testa. Ma i Lakers e Kuz continuano a correre: Kyle è scatenato e raggiunge quota 20 prima di assistere KCP. Solo un brutto finale di tempo di LeBron (tre perse, due liberi sbagliati e un attimo di paura per un colpo alla caviglia) tengono, sulla carta, aperta la partita. 67-45 il punteggio a fine prime tempo.

A lezione dal professor Gasol

Il leitmotiv della gara non cambia. Kentavious Caldwell-Pope lancia James in transizione e completa un gioco da tre punti. LeBron testa la caviglia con un and-one di potenza dei suoi. Marc Gasol sale in cattedra insegnando basket a quasi tutti i presenti: cioccolatini a premiare i tagli dei compagni, difesa tutta posizione e letture contro gli acerbi lunghi di Minnesota, tripla a sugellare un’esecuzione da manuale. Malik Beasley muove il punteggio dei Timberwolves, ma è troppo solo. 82-51 dopo poco meno di cinque minuti e match che si avvia verso il garbage time.

La lezione del professore catalano non è finita. Marc completa un gioco da tre punti e assiste due precisi tagli di James, che schiaccia con veemenza. LeBron James ringrazia e ricambia servendo al compagno la tripla da nove metri che cala il sipario sulla gara. 96-63 con tre minuti da giocare nel quarto.

Vogel effettua quattro cambi, inserendo la second unit al fianco di Kuzma. Le seconde linee gialloviola non vogliono sfigurare: THT colpisce subito da oltre l’arco, Kuz & Trez cancellano le conclusioni di Minnie, Wes Matthews dopo aver segnato dalla media concede il bis in penetrazione. 103-67 a fine terzo quarto.

It’s Garbage Time!

Dopo qualche minuto concesso a Montrezl Harrell, Layman e Reid per rimpinguare il bottino, i due coach svuotano completamente le panchine. Al fianco di Horton-Tucker scendono in campo Cook, McKinnie, Dudley e Antetokounmpo.

A sfruttare la vetrina sono Alfonzo McKinnie (8 punti senza errori) e Jaden McDaniels (due triple a segno), mentre Kostas riesce a sbagliare quasi tutto… lo sbagliabile. Dopo l’attesa, dalla panchina, tripla di Jared Dudley, tra un errore e l’altro Quinn Cook e THT rimpinguano il proprio bottino personale. Vanderbilt, Edwards e McLaughlin fissano il punteggio finale: 127-91.

📊 Stats & Box Score

Riuscire a limitare l’impegno dei big nonostante l’assenza di Davis è la dimostrazione della maggiore profondità del roster gialloviola. Per LeBron poco più di 26 minuti chiusi con 18 punti (6/13 dal campo, 1/5 da tre, 5/7 ai liberi), 9 rimbalzi, 5 assist e 4 perse. James ha raggiunto la doppia cifra nei punti segnati per la 1.260esima volta in carriera, raggiungendo Kevin Garnett al quarto posto di tutti i tempi. A fine gara, Vogel ha lasciato intendere che LBJ potrebbe saltare il match contro Portland.

Kuzma parte fortissimo, orientando la gara nella direzione desiderata dai Campioni. Kyle chiude con 20 punti (8/11 al tiro, 4/6 dall’arco), 3 rimbalzi, 3 assist, 1 persa, 3 stoppate e +38 di Plus/Minus. Prima prestazione A là Gasol per il fratello di Pau, che non avrà più il passo e la forma dei giorni migliori ma dispone di un IQ sopra la media. Per Marc 12 punti (4/4 dal campo con tre triple), 7 rimbalzi, 8 assist, 3 perse e 4 stoppate. Ordinaria amministrazione per KCP (8+2+2) e Schröder (11+4+4 con 5/10 al tiro).

Dalla panca, in doppia cifra Horton-Tucker (12+2+3 con 4/12 dal campo e 2 recuperi) e Harrell (12 con 6/10 al tiro). Non devono strafare Caruso (7+2), Matthews (4) e Morris (7+6). Minuti di gloria per Cook (5), McKinnie (8 con 3/3 al tiro e 2/2 ai liberi) e Dudley (3+2). Confusionario Kostas (4 rimbalzi, 2 errori dal campo e altrettante perse).

Il top scorer di Minnesota è il rookie Edwards (15 punti con 6/21 al tiro). In doppia cifra Reid (11+5+4 con 5/13 dal campo) e Layman (10). Disastrosi al tiro Russell (4 punti, 2/7 al tiro, 7 perse), Beasley (8+5 con 3/9) e Culver (4/11).

Box Score at NBA.com

📺 Highlights

🏀 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara dello STAPLES Center by Luca Novo.

Plus

Kyle Kuzma. L’assenza di Davis apre le porte del quintetto a Kuz e lui coglie l’opportunità al massimo. Spacca la partita nei primi minuti con 14 punti in un amen. Da lì gioca di squadra muovendo la palla in modo pregevole e non cerca numeri personali.

La profondità del roster gialloviola dimostra di poter fare la differenza in questa stagione regolare. Niente AD, LeBron non mette neppure la seconda e nonostante ciò arriva una vittoria larga e comoda dove tutti i giocatori sono protagonisti.

Li aspettavamo e sono arrivati i primi assist di Marc Gasol. Il lungo catalano, seppur ancora in una forma non sufficiente, per la prima volta in maglia Lakers mostra le sua abilità di passatore e lascia intravedere nuove potenzialità per l’attacco di Vogel

❌ Minus

9 rimbalzi offensivi concessi nel primo tempo sono troppi. Un passo indietro rispetto al dominio sotto i tabelloni espresso nella gara precedente contro Dallas.

L’attacco nella prima metà di gara è stato quasi perfetto. Il quasi è dovuto alle 11 palle perse, causate in parte da superficialità e in parte da scarsa familiarità visti i tanti volti nuovi. I turnover sono una costante dall’inizio della stagione e Vogel dovrà lavorarci su.

D’Angelo Russell. Ora fa parte degli avversari, ma rappresenta comunque un minus per chi vuol vedere una partita di basket. Inguardabile anche l’acconciatura a là Principessa Leia.

🗨️ Post Game Quotes

Marc vede il gioco in un modo molto simile al mio. Alcuni riescono a prevedere cosa accadrà in campo, lui è uno di questi.

La caviglia? Ho avuto dei giorni migliori, ma adesso sto meglio.

LeBron James

Appena ho saputo dell’arrivo di Gasol, ho studiato tanti filmati delle sue partite. Mi sono subito reso conto di che passatore eccezionale sia.

Kyle Kuzma

LeBron? Se sta bene e vuole giocare, scenderà in campo.

Kuz è diventato un gran giocatore. La sua crescita è fondamentale per noi.

Nelle prime due partite non avevamo servito abbastanza Gasol in punta, per questo sono felice che Marc stanotte abbia giocato ad alto livello su entrambi i lati del campo.

Frank Vogel

🏆 Game MVP

📅 Next Game

Back-to-back per i Los Angeles Lakers, che tornano in campo questa notte – alle 4:00 italiane – per affrontare allo STAPLES Center i Portland Trail Blazers.


Leggi la preview sulla stagione dei Lakers:

Ascolta il Podcast:

NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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