Game 6: Los Angeles Lakers at San Antonio Spurs at AT&T Center

Prosegue il road-trip dei Los Angeles Lakers 💜💛 (3-2), di stanza in Texas per affrontare i San Antonio Spurs (2-2), a quarantottore dal successo nell’ultima gara del 2020. Era dal 1965 che i gialloviola non giocavano due gare consecutive contro la stessa squadra nella stessa arena.

I Campioni devono fare ancora a meno di Alex Caruso a causa dei protocolli NBA relativi alla pandemia da COVID-19. Nel pre-partita Vogel ha dichiarato che The CaruShow sarà assente anche contro Memphis. Gli speroni non dispongono di LaMarcus Aldridge (ginocchio) ma recuperano White.

Gli starting five sono gli stessi della gara precedente: Schröder, KCP, LBJ, Davis e Gasol per L.A.; Murray, Walker, Johnson, DeRozan e Poeltl per San Antonio.

Game Recap

Nei primi possessi della gara i californiani sono imprecisi, ma fanno valere centimetri e kilogrammi sotto canestro conquistando cinque rimbalzi offensivi in pochi minuti. Se Davis non riesce a convertire le seconde chance, con due tap-out Marc Gasol assiste altrettanti jumper di Schröder. Il catalano è in crescendo fisicamente e lo dimostra con un bel closeout sulla tripla di Mills.

Come di consueto i texani muovono bene il pallone, cercano l’extra pass e sfruttano le polveri bagnate angelene per mantenere il controllo della gara senza particolari sforzi. Con i jumper di Murray, Johnson e DeRozan gli Spurs conducono 13-14 a metà quarto.

I primi cambi non incidono sull’andamento della gara. Nonostante The Brow trovi finalmente la via del canestro (3/8 in avvio per AD), l’attacco lacustre continua a boccheggiare, complici gli errori di Schröder e Kuzma. La squadra di coach Gregg Popovich mantiene il pallino del gioco e prova ad allungare con quattro triple in pochi possessi. Solo le repliche dalla lunga distanza di Markieff Morris e James tengono a contatto i Lakers, sotto 25-31 alla fine del primo quarto.

I Lakers ricuciono lo strappo

Vogel riparte schierando LeBron e Kuz con Matthews, Morris e Harrell. I cinque riescono a coprire meglio il campo in difesa (2/9 concesso agli Spurs) e ad allargarlo in attacco. Si accende Kyle Kuzma, che realizza sette punti e piazza una bella stoppata a Walker. James colpisce da tre e assiste Harrell per il 39-38 dopo quattro minuti di gioco.

Si rivede Talen Horton-Tucker, assente nel match di fine anno. Il sophomore si fa subito sentire in difesa, sfruttando le lunghe leve prima per stoppare White e Murray, poi per completare un recupero su Poeltl. In questa fase della gara entrambi gli attacchi faticano e il punteggio viene mosso da una tripla di tabella di KCP e dalle giocate di Lonnie Walker IV.

Una distorsione ferma KCP

Nel finale di tempo i gialloviola riescono a coinvolgere Anthony Davis, che mostra tutto il suo arsenale dal post segnando e facendo segnare i compagni (Schröder in primis). Dopo il brutto avvio di frazione, l’attacco di San Antonio ricomincia a produrre mantenendo la gara equilibrata. Un gioco da tre punti di LeBron fissa il punteggio all’intervallo lungo: Lakers avanti 58-57.

Al rientro in campo il protagonista assoluto dell’attacco dei Lakers è Kentavious Caldwell-Pope, i cui tagli vengono premiati dai passaggi di Gasol e Davis. Lanciandosi subito in transizione, Kenny poi realizza un layup e si procura due liberi. Gli Spurs restano in scia grazie a Keldon Johnson, a segno dalla media e dalla lunga distanza. La sfuriata di KCP viene fermata da una distorsione alla caviglia, che interrompe bruscamente la gara del #1 gialloviola.

Kuzma non riesce a sopperire all’assenza del compagno e, complice qualche persa di troppo, i californiani calano. San Antonio, sorretta da DeMar DeRozan, resta a contatto e con Gay realizza il canestro 74-76 con 4:35 da giocare.

Con James in panca, i lacustri faticano a trovare la via del canestro e si affidano alla classe di Davis, ma è troppo poco. Gli speroni chiudono di slancio il terzo quarto, i veterani DeRozan e Rudy Gay segnano prima e dopo un bella giocata di THT. Padroni di casa in vantaggio 81-85 all’ultimo mini-break.

Successo in volata

La palla diventa pesante per le due squadre, che collezionano errori a ripetizione e segnano entrambe solo tre delle prime dieci conclusioni tentate. Dejounte Murray va a segno con un mid-range e in penetrazione, LeBron segna due liberi, una tripla e assiste THT sul perimetro. 91-92 a sette minuti dalla fine.

La gara resta equilibrata. Dennis Schröder risponde a Johnson e segna due volte dalla lunga distanza, i soliti DeRozan e Gay completano due giochi da tre punti. Davis dopo aver sbagliato un paio di tap-in, realizza la quarta tripla della sua gara per il 103-103 con 2:26 da giocare.

Il finale è caratterizzato da tanti errori. Schröder stoppa Mills, ma sul ribaltamento di campo sbaglia da tre. Murray non trova la via del canestro, James attacca ma viene stoppato da Johnson. Il più lesto di tutti è Kuzma che segna il +2 a 53.9″ dalla sirena. DeRozan – ben difeso dal tedesco ex Hawks e Thunder – fallisce il jumper del pareggio e questa volta LeBron non fa sconti, segnando di tabella il canestro che chiude la gara. I liberi di Davis fissano il punteggio finale: 109-103.

📊 Stats & Box Score

James inizia il nuovo anno con la prima tripla doppia della stagione, per LeBron 26 punti (8/22 dal campo, 3/7 da tre, 7/7 ai liberi), 11 rimbalzi, 10 assist, 2 recuperi, 4 perse e i migliori Plus/Minus (+18) e Net Rating (23.3) della gara. Davis fatica più del dovuto vicino al canestro, mentre è letale dalla media e dalla lunga distanza. The Brow chiude con 34 punti (13/26 al tiro, 4/7 dall’arco, 5/7 dalla lunetta), 11 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi 1 persa.

Schröder (15+4+3 con 3 perse) è meno lucido delle uscite precedenti (6/15 dal campo), ma nel finale segna due triple fondamentali e difende egregiamente. Ottima partita per KCP (11), che nel post-partita ha tranquillizzato tutti dichiarando che la radiografia ha smentito la presenza di fratture. Si vede poco, ma si sente, Gasol (8 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate), autore di una prova tutta sostanza.

Gara in chiaroscuro per Kuzma (11+4 con 5/11 al tiro, 5 falli e 3 perse), che alterna buoni momenti ad altri di totale blackout. Ancora una gara opaca per Harrell (4+11 con 2/6 al tiro). Matthews (0/2 da tre, 2 rimbalzi, 3 assist e 3 falli) non ripete la scintillate prestazione di due giorni orsono. Una tripla e tre rimbalzi per Morris. Qualche errore di troppo ma tutto sommato positiva la prova di THT (5 punti con 2/6 al tiro, 2 stoppate e 1 recupero).

Il top scorer degli Spurs è Keldon Johnson (26+10 con 7/11 al tiro e 5/9 da tre). In doppia cifra anche DeRozan (23+9+7), Murray (12+8 con 5/13 dal campo), Gay (15 con 6/16) e Mills (10). Walker e White combinano 7/16 dal campo.

Box Score at NBA.com

📺 Highlights

🏀 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara dello AT&T Center by Giuseppe Critelli.

Plus

Anthony Davis. Finalmente esce dal letargo AD con una prova aggressiva, quanto meno nella metà campo offensiva e a rimbalzo. Fa felice Vogel prendosi 6 conclusioni da tre e realizzandone 4, di cui due decisive per l’allungo finale nel quarto periodo. Positive anche le letture sui raddoppi che hanno portato a canestri e tiri aperti per i compagni (5 assist alla fine per lui).

La concentrazione della squadra. I ragazzi di Vogel sul pezzo sin dal primo minuto, seppur con qualche black-out e momento di relax nel corso dei 48 minuti. Non è facile, infatti, giocare due volte in due giorni contro la stessa squadra, per giunta dopo Capodanno, e mantenere un buon livello di concentrazione. I Lakers invece hanno fatto il loro dovere. E non era scontato.

La difesa del pitturato. Si sono visti dei miglioramenti nella difesa del ferro grazie ad una strategia difensiva del pick-and-roll più aggressiva sul portatore di palla. Siamo ancora ben lontani dai Lakers asfissianti della scorsa stagione (oggi le rotazioni e i closeout sono stati allegri), ma l’impressione è che Vogel stia lavorando su un altro tipo di coverage del pick-and-roll più consona al nuovo personale.

❌ Minus

Gli spazi lasciati ai tiratori. Come accennato in precedenza i Lakers hanno difeso molto meglio il pitturato ma hanno lasciato delle praterie ai tiratori di San Antonio. Gli Spurs non sono più la squadra degli anni precedenti, quando potevi occupare l’area scommettendo sulle loro percentuali nelle triple wide open, e infatti oggi hanno fatto malissimo ai gialloviola da dietro l’arco (quantomeno nei primi tre quarti). Vogel dovrà sistemare qualcosa nelle rotazioni dei suoi giocatori quando esce la palla dalle mani del portatore di palla nel pick-and-roll.

L’infortunio di KCP. All’inizio del terzo quarto Kentavious Caldwell-Pope è uscito per una distorsione alla caviglia. Un problema che pare essere di lieve entità ma che, unito all’assenza di Caruso, rende abbastanza corte le rotazioni di Vogel nel reparto guardie.

More Gasol please. Un solo tiro preso e pochissime opportunità di incidere con il suo passing game. Marc Gasol sembra ancora avulso dal gioco offensivo dei Lakers mentre è sembrato più attivo e focalizzato nella metà campo difensiva. Spetta a Vogel coinvolgerlo di più implementando dei set capaci di sfruttare le sue qualità di creatore di gioco dal gomito.

🗨️ Post Game Quotes

Non abbiamo giocato bene, ma abbiamo lottato per tutta la gara. Partite del genere si vedranno in una stagione anomala come questa. Alcune vittorie saranno meno belle di altre, ne siamo consapevoli.

La chiave sarà trovare il modo di vincere anche quando non siamo al meglio.

Frank Vogel

Sarà una stagione lunga. Lunga e difficile. Avremo delle partite in cui riusciremo ad avere maggiore energia, mentre in altre sarà inferiore. L’assenza dei tifosi poi, di certo non aiuta.

LeBron James

Il coach vuole che io tenti almeno quattro o cinque conclusioni dalla lunga distanza quest’anno. Ho avuto tanti buoni tiri, qualche volta però li ho passati per dei tiri ancora migliori.

Anthony Davis

🏆 Game MVP

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 00:00 italiane – tra Domenica 3 e Lunedì 4 per affrontare al FedExForum i Memphis Grizzlies.


Leggi la preview sulla stagione dei Lakers:

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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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