Game 14: Los Angeles Lakers vs New Orleans Pelicans at STAPLES Center

Reduci dai successi in Texas e Oklahoma, i Los Angeles Lakers 💜💛 (10-3) tornano in California per affrontare i New Orleans Pelicans (4-6).

Con sette vittorie on the road, i Campioni in carica hanno conseguito la miglior partenza nella storia della franchigia e contro la squadra della Louisiana sono intenzionati a migliorare anche il record casalingo. NOLA dopo un buon avvio di stagione sembra essersi smarrita ed è reduce da quattro sconfitte consecutive.

I gialloviola recuperano Matthews e non dispongono del solo Jared Dudley, mentre i Pelicans devono fare a meno dell’ex Lonzo Ball. Vogel schiera il consueto starting five composto da Schröder, KCP, James, Davis e Gasol. Van Gundy replica con Alexander-Walker, Hart, Ingram, Williamson e Adams.

Game Recap

A differenza delle ultime uscite lontano da Los Angeles, la partenza dei Lakers è tutt’altro che intensa. I Pelicans concedono tante conclusioni dalla lunga distanza (KCP e James a segno), preferendo intasare l’area. In difesa, i californiani raddoppiano Williamson sfruttando le difficoltà dell’ex Blue Devils nello scaricare ai compagni. Zion cerca fortuna in situazioni dinamiche, ma viene respinto al vetro da Davis.

L’attacco lacustre è statico e trova linfa vitale grazie a due tap-out di Gasol. New Orleans sfrutta l’indolenza dei padroni di casa e allunga con le triple di Alexander-Walker e Josh Hart; 9-14 con 6:30 da giocare nel quarto.

I primi cambi non scuotono la gara: il ritmo è blando ed entrambe le squadre si affidano agli isolamenti per attaccare a difesa schierata. Brandon Ingram sfrutta i mismatch in uno contro uno per segnare quattro canestri consecutivi. L’altro grande ex, Davis, trova i primi punti della sua gara e assiste Kuzma sul perimetro. 14-22 con 3:15 da giocare.

Williamson torna in campo e, dopo aver subito un’altra stoppata da The Brow, s’impone con la forza contro Harrell e Morris. NOLA raggiunge la doppia cifra di vantaggio con un gioco da quattro punti di Redick, mentre i lacustri continuano letteralmente a passeggiare sul campo. Davis e compagni attaccano male, muovono poco il pallone e sbagliano tutto o quasi.

Il parziale del primo quarto (20-28) è oro colato per quanto visto in campo. Con AD fuori ritmo (2/8 dal campo, 2/4 ai liberi) e le pessime percentuali al tiro (29.2%) è solo grazie ai cadeaux di Bledsoe e compagni (8 perse) che lo svantaggio è in singola cifra.

I gialloviola contengono l’allungo di NOLA

I Lakers rientrano con James, Matthews, Kuzma, Harrell e Morris. LeBron prova a rianimare l’attacco ma non sortisce effetti sperati, i californiani non riescono ad aprire la difesa e continuano ad essere sfidati a colpire dalla lunga distanza (3/13 al momento). Senza fare nulla o quasi, con un paio di giocate di Zion e le triple di Redick e Nickeil Alexander-Walker, New Orleans vola sul +15.

Dopo l’inevitabile timeout ed aver lasciato per qualche possesso le luci della ribalta ai compagni, LeBron James riesce finalmente a rivitalizzare l’abulico attacco angeleno. Il quattro volte MVP prima assiste le triple di Schröder e Caruso, poi segna un and-one. La difesa sale di tono e grazie alla pressione di Dennis The Menace sui ball-handler dei Pels, i Lakers recuperano un paio di palloni e piazzano un parziale di 11-0.

Esaurita l’accelerazione alimentata da James, il ritmo della gara torna compassato. New Orleans prova ad allungare con sette punti del solito Ingram, ma la squadra di coach Stan Van Gundy conferma di essere una delle peggiori squadre della Lega nel trattamento del pallone e commette una marea di errori non forzati (ben 14 perse, per 13 punti concessi).

I gialloviola scaldano finalmente i motori e azzerano quasi completamente lo svantaggio. Marc Gasol colpisce dall’angolo, il redivivo Anthony Davis ritrova l’efficacia perduta e Schröder, dopo un paio di indecisioni, attacca il ferro per il 57-58 che chiude il tempo.

Defence! Defence!

Al rientro in campo i Lakers sembrano finalmente intenzionati a piazzare l’allungo decisivo e realizzano due volte dalla lunga distanza con Kentavious Caldwell-Pope. NOLA barcolla ma non molla e resta in scia. Ingram prima serve la schiacciata di Zion e la tripla di Eric Bledsoe, poi segna dall’angolo sinistro. 67-70 a metà quarto.

Il timeout scuote i gialloviola, che per la prima volta nella gara sembrano fare sul serio soprattutto nella propria metà campo. Inoltre, coach Frank Vogel alterna Davis e Matthews in single coverage su Ingram e i risultati sono immediati, con il prodotto di Duke che esce dalla partita senza più rientrarvi.

James e Gasol segnano due fadeaway fotocopia, mentre il lavoro sulle linee di passaggio e a rimbalzo offensivo garantisce extra possessi. Kenny schiaccia in transizione, Dennis Schröder serve Caruso e Kuzma oltre l’arco. Un’affondata di LeBron è il punto esclamativo del 15-0 che ribalta la gara. Un canestro impossibile di Redick e un putback di Steven Adams interrompono il lunghissimo digiuno dei Pelicans, sotto 84-74 all’ultimo mini-break.

Pelicans spazzati via

New Orleans prova a reagire e dimezza svantaggio con Zion e una tripla di JJ Redick, ma è solo un’illusione. L’attacco continua ad essere inguardabile, mentre la difesa non riesce più a proteggere il ferro. Harrell viene servito dai compagni, mentre Kyle Kuzma oltre a farsi valere a rimbalzo realizza la tripla del 93-80 a 8:17 dall’intervallo lungo.

L’ultimo sussulto dei Pelicans arriva con due canestri di Zion Williamson, dopodiché i gialloviola piazzano il colpo del ko. Montrezl Harrell schiaccia due volte in pochi minuti e procura una seconda chance, convertita da James nel 103-83 che chiude la gara.

Il finale di NOLA è indecente. Trez ruba un pallone e schiaccia in solitaria, Alex Caruso colpisce per la terza volta dalla lunga distanza sancendo l’inizio del garbage-time. Dopo la tripla di Markieff Morris, il losing effort di Jaxson Hayes e Kira Lewis Jr. rende meno pesante il passivo finale: 112-95. Per quel che vale, dopo il successo odierno i Los Angeles Lakers sono primi per Net Rating (11.0) nella Lega, oltre ad avere il miglior record della NBA.

📊 Stats & Box Score

Nelle 14 gare disputate in quest’avvio di stagione, i Lakers hanno avuto cinque uomini in doppia cifra in 12 gare. In 6 partite sono stati addirittura sei, a testimonianza della profondità del roster gialloviola.

Gara in controllo totale per James, che non deve mai forzare. LeBron chiude con 21 punti (6/11 dal campo, 2/6 dall’arco, 7/7 ai liberi), 8 rimbalzi, 11 assist, 3 perse e 1 recupero. Dopo un brutto avvio in attacco, Davis si rimette in carreggiata nel corso della partita. Quando sono marcati da The Brow, Ingram e Williamson non trovano la via del canestro. Per AD 17 punti (5/16 al tiro, 7/10 ai liberi), 6 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi e 3 stoppate.

Schröder (12+5+4 con 3 recuperi) fatica ad arrivare al ferro ed è impreciso dalla lunga distanza (1/7), mentre in difesa banchetta contro l’impreciso backcourt dei Pelicans. Conferma l’ottimo momento di forma KCP (16 con 4/6 da tre), efficace in transizione e chirurgico dall’arco. Si vede poco Gasol (5+2+1 con 1 stoppata), che soffre la fisicità della frontline avversaria ed è limitato dai falli.

Prestazione solida per Caruso (9+3+4 con 1 recupero, 1 stoppata e 3/3 dall’arco), che come spesso accade è l’anima nascosta della rimonta lacustre (+28 il suo Plus/Minus). Ottima prova di Harrell (17+5 con 8/10 dal campo). Kuzma (10 con 4/14) lotta a rimbalzo (13) e colpisce dall’arco (3/4), se riuscisse a limitarsi… Morris non converte le tante triple tentate (1/5), mentre il rientrante Matthews si vede poco, ma dà un buon contributo nella fase difensiva. Garbage per THT, Cook e McKinnie.

Il top scorer dei Pelicans è Williamson (21+12 con 9/19 dal campo e 4 perse). Dopo l’ottimo avvio Ingram (20+3+5 con 9/15 al tiro) viene disinnescato da AD. In doppia cifra anche Alexander-Walker (12+3+2) e Redick (12 con 3/10 da tre). Hart chiude con 7 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, per Adams 4+7.

Box Score at NBA.com

📺 Highlights

🏀 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara dello STAPLES Center by Giuseppe Critelli.

Plus

Gli aggiustamenti difensivi di Vogel. Dopo un primo tempo in cui Brandon Ingram ha massacrato la difesa gialloviola, nel secondo Vogel decide di provare a togliere il più possibile la palla dalle mani di BI rendendogli le ricezioni più difficili o in alcuni casi raddoppiandolo. Il risultato? Solo tre punti per Ingram nel secondo tempo con 1/6 dal campo e partita totalmente ribaltata. Good job Frank.

I minuti senza LeBron. James è il catalizzatore totale delle squadre in cui gioca, quindi non è facile sopravvivere ai minuti senza di lui. Oggi, però, i gialloviola fanno un ottimo lavoro nell’ultima parte del secondo quarto e con un quintetto guidato da Schröder e Davis riescono a ricucire lo svantaggio e a chiudere il primo tempo dietro solamente di un punto.

I miglioramenti di Caruso. Alex Caruso non è sicuramente un tiratore naturale. Quest’anno però ha mostrato una buona crescita in questo fondamentale, soprattutto quando può tirare piedi per terra dall’angolo. Oggi 3/3 da dietro l’arco per AC e la sensazione che il suo tiro sia molto più fluido e sicuro.

❌ Minus

Partita imprecisa al tiro per AD. Inizio a dir poco problematico per Anthony Davis che forza diverse conclusioni, sbaglia qualche tiro di libero di troppo e soffre la maggiore fisicità di Zion. Cresce con il passare del match ma non riesce ad incidere come aveva fatto l’anno scorso contro la sua ex squadra.

Altra partita abulica per Morris che sparacchia dalla lunga distanza e appare fuori dal match dal punto di vista psicologico. C’è da dire a sua parziale discolpa che Vogel gli assegna l’arduo compito di contenere Zion che non facilita di certo il suo lavoro.

KCP vs BI. Vogel decide di spendere Kentavious Caldwell-Pope contro Ingram, una scelta audace visto che l’ex giocatore dei Pistons paga parecchi centimetri nel confronto con il numero 14 di NOLA. E infatti Ingram tira in testa a KCP più o meno quando vuole. Per fortuna Vogel corre ai ripari cambiando la strategia difensiva di squadra.

🗨️ Post Game Quotes

Siamo stati presenti su tutto il campo, costringendo gli avversari a quelle palle perse che hanno creato un po’ di confusione nel loro attacco. All’intervallo eravamo sotto di 1, ma potevamo esserlo anche di 10/15 punti.

Frank Vogel

Non devo risparmiare nulla da utilizzare più avanti nella stagione. Il mio fisico è in grado di supportare tutto quello di cui ho bisogno nel corso della partita. Cerco di dare il massimo quando sono in campo, per poi recuperare dopo la partita.

LeBron James

Il viaggio in trasferta è stato un po’ logorante, per questo siamo partiti lentamente. Però poi siamo tornati in carreggiata.

Tirare dal logo? LeBron può farlo perché è normale per lui e quando si accende ne segna parecchie anche da metà campo. Non credo che il coach permetterebbe a Kenny di fare una cosa del genere.

Anthony Davis

🏆 Game MVP

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:00 italiane – tra Lunedì 18 e Martedì 19 Gennaio per affrontare allo STAPLES Center i Golden State Warriors.


Leggi la preview sulla stagione dei Lakers:

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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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