Game 16: Los Angeles Lakers vs Milwaukee Bucks at Fiserv Forum

L’intenso road trip sulla East Coast – otto gare in dodici giorni – dei Los Angeles Lakers 💜💛 (11-4) inizia in casa dei Milwaukee Bucks (9-6).

I Campioni in carica – titolari del miglior Defensive Rating della NBA – sono reduci dal brutto ko interno contro gli Warriors e proveranno ad allungare la streak di sette successi on the road. I Bucks dopo un avvio sottotono (2-3) stanno tornando la macchina da regular season delle ultime due stagioni, anche se nell’ultima uscita sono stati beffati dai Nets.

I gialloviola non dispongono del solo Jared Dudley e schierano l’abituale starting five composto da Schröder, KCP, James, Davis e Gasol. Milwaukee replica con Holiday, DiVincenzo, Middleton, Antetokounmpo e Lopez.

Game Recap

Nel caso ci fossero dubbi in merito, le superstar delle due squadre dimostrano fin da subito di sentire la partita. In particolare l’MVP, nonché difensore dell’anno in carica, è aggressivo sin dalla palla a due e prova a farsi valere su entrambi i lati del campo. Nei Lakers James segue Middleton, mentre Davis è sul greco; Schröder e KCP si alternano su Holiday.

Antetokounmpo attacca il pitturato avversario con la solita veemenza, protegge il ferro e colpisce dalla lunga distanza (4/4 al tiro nei primi minuti), imitato poco dopo da Holiday. I californiani rispondono con un paio di canestri di Davis e una tripla di KCP, mentre James viene respinto da Giannis e Lopez. La squadra di coach Mike Budenholzer sbaglia poco o niente (7/11 dal campo in avvio) e con 6:35 da giocare conduce 13-16.

Milwaukee prova ad allungare distendendosi in transizione (10-0 il computo dei Fast Break Points), ma non capitalizza a causa di un paio di perse del greco. Con l’ingresso delle second unit la gara resta equilibrata: i padroni di casa segnano con Middleton e Bobby Portis, gli angeleni restano in scia grazie al buon effort di Kyle Kuzma, che stoppa Connaughton e segna da tre, e a due triple dell’ex Wesley Matthews. 29-33 il punteggio alla finel del primo quarto.

I Lakers crescono col passare dei minuti

Coach Frank Vogel conferma la all-wings lineup (LBJ, Wes, Kuz, Harrell e Morris) dei quarti pari, che oltre ad essere poco incisiva limita l’efficacia di atleti come Trezz a causa dell’assenza di un ball-handler secondario al fianco di James. Ed infatti l’attacco gialloviola è un monologo di LeBron, che non riuscendo a produrre vicino al ferro si allontana e manda bersaglio due triple e un fade away. Antetokounmpo non ha lo smalto dell’inizio, per cui è Jrue Holiday a guidare i Bucks: l’ex Pelicans prima assiste la schiacciata di Lopez, poi segna in penetrazione e dal post.

L’esecuzione dei Lakers non è efficace come altre volte in stagione, pertanto si affidano alle iniziative di Montrezl Harrell. Il lungo ex Rockets e Clippers è anche preciso dalla lunetta e converte quattro liberi, due dei quali arrivati da una gomitata subita da Giannis e sanzionata con un Flagrant 1. Milwaukee resta avanti grazie a cinque punti a testa di Middleton e dell’ex Brook Lopez. 47-51 a 4:36 dall’intervallo lungo.

Antetokounmpo ricomincia con le scorribande al ferro, ma continua a perdere palloni su palloni, ben 7 turnover a fronte di zero assist. I campioni ne approfittano immediatamente: Anthony Davis prima assiste la schiacciata di James, poi la tripla di Marc Gasol, infine segna il layup del -1 con l’ausilio di… Holiday. Dopo il primo canestro della serata di Schröder, KCP realizza due volte dalla lunga distanza, la seconda da oltre dieci metri sul suono della sirena. Poco prima, Caruso conferma quanto sia prezioso come Intangibles Player costringendo allo sfondamento il greco, autore del terzo fallo personale. 16-6 il parziale per i gialloviola, avanti 63-57 all’intervallo lungo.

K-C-Three!

I Lakers provano ad allungare ulteriormente segnando altre due triple con Kenny e James e volano sul +12, i Bucks però sono in partita e dimezzano immediatamente lo svantaggio. Schröder forza da tre, Davis simula uno svenimento e torna passeggiando in difesa, Donte DiVicenzo converte la tripla in transizione. LeBron non gradisce l’atteggiamento dei compagni e lancia via il pallone prima del timeout.

La gara è tesa e gli attacchi ne risentono, entrambe le squadre faticano a costruire a metà campo. L’unico caldo è Kentavious Caldwell-Pope, che manda a bersaglio altre due conclusioni da oltre l’arco. Dopo la tripla di DiVicenzo, James – servito splendidamente da Gasol – segna il layup del 78-70 con 5:23 da giocare.

Il ritmo della partita e la qualità della pallacanestro giocata da Lakers e Bucks, se possibile, cala ulteriormente. Il tabellino è alimentato solo dalle iniziative personali di Khris Middleton e Davis, autori di quattro punti a testa. Le due sfidanti combinano per 16/47 dal campo, L.A. guida 86-81 all’ultimo mini-break.

LeBron manda KO Giannis

Vogel – ascoltando le lamentele di LakeShow 🤣 – apporta un importante correttivo schierando Caruso per Matthews all’inizio dell’ultimo quarto. L’attacco è sempre ben saldo nelle mani di James, ma la difesa è più efficace sui portatori di palla. LeBron segna ancora da oltre l’arco e in fadeaway, oltre ad assistere Kuzma e la tripla di Markieff Morris. Antetokounmpo tiene a contatto i suoi, nonostante commetta l’ennesimo fallo in attacco. 96-87 con otto minuti da giocare.

I Lakers sembrano poter controllare agevolmente la gara e a cinque minuti dalla fine grazie a due canestri di Harrell hanno 11 lunghezze di vantaggio. I Bucks, però, non mollano. Lopez punisce la distratta difesa lacustre, Giannis Antetokounmpo segna prima un jumper poi completa un gioco da tre punti in transizione, infine Middleton segna il layup del 102-100 a 3:05 dalla sirena.

Dopo il passaggio a vuoto, i gialloviola schierano la propria versione della death lineup (Schröder, Caruso, KCP, LBJ e Davis) e ricominciano ad eseguire e costruiscono due triple fotocopia, con Davis che serve nell’angolo destro prima KCP poi Alex Caruso. Giannis schiaccia con prepotenza, ma non basta. LeBron James segna ancora da oltre l’arco e dopo il sesto fallo del greco schiaccia a due mani il 113-106 che chiude la partita.

📊 Stats & Box Score

Statement Game per LeBron, che contro il rivale Giannis disputa la miglior partita della stagione. James chiude con 34 punti (13/25 dal campo, 6/10 dall’arco, 2/2 dalla lunetta), 6 rimbalzi, 8 assist, 3 perse, 1 recupero, 1 stoppata e il miglior Plus/Minus della gara: +15. Brutta prova di Davis, apparso poco presente nella partita, indeciso in attacco, svogliato e senza aggressività. Per The Brow 18 punti (8/18 al tiro, 2/5 ai liberi), 9 rimbalzi, 6 assist, 2 perse, 1 recupero e 2 stoppate.

Sempre più *terza stella* gialloviola KCP, che prosegue nel suo strepitoso avvio di stagione al tiro. Per Kenny 23 punti con 7/10 dalla lunga distanza. Male Schröder (4 punti e 2 recuperi), che col discreto lavoro in difesa non compensa la brutta prova in attacco (2/10 dal campo). Solita statline per Gasol (una tripla, 3 rimbalzi, 2 assist e una stoppata), che trova anche il tempo di trollare Lopez, reo di non averlo seguito sul perimetro.

Bene dalla panca Harrell, Caruso e Kuzma. Trezz (12+5) produce nei momenti di stagnazione dell’attacco lacustre, Kyle (5+5 con 2 stoppate) è presente in difesa e non esagera in attacco, Alex (5+4 con 3 recuperi) è l’anima della difesa sugli esterni. Neutro Morris, mentre Matthews (6 con 2/3 dall’arco) paga la correzione delle rotazioni di Vogel.

Il top scorer dei Bucks è Antetokounmpo (25 punti con 11/17 al tiro, 12 rimbalzi, 3 assist, 6 falli e 9 perse), che prova a trascinare i suoi ma è troppo falloso. In doppia cifra anche Middleton (20+5+7 con 6/15), Holiday (22+5+7 con 10/17), Lopez (13) e DiVincenzo (10+4+2).

Box Score at NBA.com

📺 Highlights

🏀 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara del Fiserv Forum by Alberto Marzola.

Plus

LeBron James. Dopo la gara opaca contro Golden State sfodera una prestazione da MVP. Nei primi cinque minuti del secondo quarto è l’attacco dei Lakers e mantiene a contatto i gialloviola. Nell’ultimo periodo si carica nuovamente sulle spalle il peso offensivo della squadra, in contumacia Davis, segnando la tripla che chiude la gara.

Kentavious Caldwell-Pope. Kenny disputa il più classico dei bounce-back game dopo la prova incolore contro GSW. Contro i Bucks è la principale bocca da fuoco nel terzo quarto e conferma il salto di qualità iniziato durante i playoff nella bolla. La consistenza nel tiro da tre punti in questo inizio di stagione (56.9% con 4.3 tentativi a partita) lo ha reso imprescindibile per i gialloviola.

Il tiro da tre. I Lakers chiudono la gara con 19/37 dall’arco e la spallata decisiva viene data dalle triple di Caruso e James. Il campione è limitato, ma al momento i gialloviola stanno tirando con il 40% dalla lunga distanza, percentuale che pone gli angeleni al terzo posto nella Lega.

❌ Minus

Anthony Davis, Partita strana quella del nativo di Chicago, che dopo aver commesso un fallo nel primo possesso disputa una partita passiva nella propria metà campo, non fornendo il solito – fondamentale – apporto difensivo alla causa gialloviola. In attacco fatica a a trovare la via del canestro, ma quantomeno nel finale si mette al servizio dei compagni servendo tre assist nel momento chiave della gara.

Dennis Schröder. The menace, come lo chiama sempre LeBron, gioca una brutta partita. In attacco è fuori ritmo e non trova punti né da oltre l’arco, né dal mid-range. Introle, il tedesco non è efficace neppure con le sue solite scorribande al ferro. L’impegno difensivo è costante, non tirandosi indietro davanti allo scontro fisico e accentando anche di marcare in post giocatori di stazza maggiore (Middleton spesso lo ha ricercato), ma la sua prestazione è complessivamente sottotono.

La rim protection, nella gara i Lakers hanno concesso 58 punti ai Bucks. Troppe volte i californiani erano costretti ad inseguire l’attaccante avversario, non ponendosi tra lui ed il canestro. Aiuti dei compagni tardivi se non pervenuti, con rotazioni lente e imprecise. Quello che lo scorso anno era un punto di forza, con gli attaccanti dirottati verso Howard o McGee, si è trasformato in una debolezza. Urge trovare nuovi equilibri in virtù del roster rinnovato.

Coming Soon

🗨️ Post Game Quotes

(Giannis) È il migliore. È davvero troppo forte.

Mi conoscete ormai, non mi interessano i riconoscimenti individuali. Contano solo i risultati di squadra. Del resto mi importa poco.

Cerco solo di giocare bene e di aiutare la nostra squadra a vincere contro ogni avversario.

LeBron James

Non volevamo perdere la seconda partita di fila. E ci siamo riusciti.

Ho avvertito una sorta di sensazione di panico, sbagliando tiri wide open e dalla lunetta, ma ho cercato di compensare essendo aggressivo in difesa e creando tiri per i miei compagni.

Non siamo stati molto bravi con gli aiuti sul lato debole. Di solito difendiamo bene sulla linea dei tre punti, ma stasera ogni volta che loro penetravano non siamo stati in grado di ruotare in maniera efficace.

Anthony Davis

Avendo giocato con LeBron e AD l’anno scorso, quest’anno sapevo già quale fosse il mio ruolo, cosa fare quando hanno la palla, quando sono in post o giocano un pick-and-roll. Abbiamo ancora tanto da imparare e migliorare, tanti ragazzi nuovi da conoscere, ma sta succedendo molto velocemente. Dobbiamo solo giocare l’uno per l’altro.

Kentavious Caldwell-Pope

🏆 Game MVP

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 3:00 italiane – tra Sabato 23 e Domenica 24 Gennaio per affrontare allo United Center i Chicago Bulls.


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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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