Game 26: Los Angeles Lakers vs Oklahoma City Thunder at STAPLES Center

Quarantottore dopo la sfida decisa in overtime, Los Angeles Lakers 💜💛 (19-6) e Oklahoma City Thunder (10-13) si affrontano per la terza e ultima volta in stagione.

I gialloviola sono ancora privi di Anthony Davis (a riposo precauzionale per un’infiammazione al tendine d’Achille della gamba destra) e Alex Caruso (dolore alla mano destra) oltre che di Jared Dudley. Vogel preferisce Kuzma a Morris, che completa il quintetto con Schröder, KCP, James e Gasol.

I Thunder hanno gli uomini contati, poiché non dispongono di George Hill, Isaiah Roby, Trevor Ariza e concedono un turno di riposo a Shai Gilgeous-Alexander. Coach Daigneault sostituisce SGA con Williams, che parte con Diallo, Dort, Bazley e Horford.

Indice dei Contenuti:

📰 Lakers-Thunder: Game Recap

L’avvio di gara dei Lakers non lascia presagire nulla di buono. L’esecuzione è pessima, con James e compagni che sparacchiano il primo tiro che gli passa tra le mani e muovono il punteggio solo con due schiacciate di Kuzma. Ma il peggio i padroni di casa lo mostrano nella propria metà campo: zero rotazioni, zero protezione del ferro e conclusioni contestate con poca convinzione. I Thunder ringraziano e puniscono immediatamente il pessimo approccio dei californiani: Williams e Bazley colpiscono da tre, Horford assiste i tagli indisturbati verso il canestro dei compagni. 4-12 dopo quattro minuti, inevitabile timeout per coach Frank Vogel.

L’interruzione sembra sortire gli effetti sperati, ma è solo un illusione. Dopo un layup di James e una tripla dell’ex Schröder, OKC travolge la difesa passiva degli angeleni. Williams punisce gli switch con tre pull-up fotocopia, Justin Jackson segna da tre e in penetrazione. 11-28 con 3:30 sul cronometro. Horton-Tucker ferma il parziale degli ospiti, mentre Schröder prova a rimettere in moto l’attacco dei suoi, ma è soprattutto nella propria metà a campo che i Lakers faticano. Darius Bazley e Dort arrivano al ferro senza problemi, Miller realizza la quarta tripla per la squadra di coach Mark Daigneault.

Dalla lunetta Harrell e Morris rendono meno pesante il passivo. Dopo dodici minuti di gioco, L.A. sotto 23-37 frutto di un pessimo 7/24 dal campo e un atteggiamento che è offensivo per quella che sarebbe la miglior difesa della NBA.

I Lakers provano il rientro

Vogel riparte con James, THT, Matthews, Morris e Harrell. I cinque hanno lo stesso approccio dei compagni e sono immobili o quasi nella propria metà campo. Horford e Darius Miller segnano senza opposizione dalla lunga distanza, 23-43 dopo 90″ di gioco. Lacustri imbarazzanti e completamente fuori dalla partita.

Talen Horton-Tucker prova ad aggiungere un po’ di fosforo all’esecuzione dei californiani, mentre Harrell inizia a produrre in post. L’esecuzione difensiva, però, non ha ancora fatto il suo ingresso in campo e Trezz viene battuto senza patemi da Al Horford. A soccorrere gli angeleni sono gli stessi Thunder, che si limitano a gettare pesi dalla lunga distanza e concedono qualche sortita in transizione a Kuz, KCP e Schröder. 39-51 a 5:33 dall’intervallo lungo.

I Lakers provano ad alzare il ritmo, colpiscono da tre con Matthews e Gasol ma sono perlopiù confusionari e perdono diversi palloni. Inoltre, contenere gli avversari resta una chimera. Kenrich Williams continua a fare ciò che vuole in attacco e segna altre tre volte. 17 punti per Kenny Hustle, quattro in meno (…) del suo career-high.

L.A. prova a riaprire la partita con un minuto di basket vero: LeBron completa un gioco da tre punti, Matthews segna dalla lunga distanza e Schröder dalla lunetta sigla il -6. Il rientro lacustre viene vanificato da Kentavious Caldwell-Pope, autore di un maldestro Flagrant Foul di tipo 1 su Hamidou Diallo. Il prodotto di Kentucky segna due liberi e nel possesso seguente realizza allo scadere il layup che chiude il tempo: 57-67.

Gasol vs Horford

I Lakers rientrano in campo intenzionati ad annullare lo svantaggio e riducono le distanza con i layup di Schröder, KCP e James. L’attacco dei californiani, però, è troppo frenetico e vengono sciupate diverse occasioni per completare la rimonta. Non che i Thunder facciano meglio, pertanto la gara si trasforma in una sorta di 1vs1 tra Al Horford e Marc Gasol. Il centro di OKC segna dalla media e due volte dal post, il catalano risponde con un turnaround fadeaway e un gioco da tre punti. 68-75 con 6:28 da giocare.

A interrompere il duello vintage tra i due veterani sono le triple di Kuzma e Williams oltre al ritmo della gara, che subisce un’impennata. I gialloviola cercano l’intensità perduta e a farne le spese è il malcapitato Bazley: prima THT gli strappa il pallone dalle mani, poi Montrezl Harrell lo stoppa senza pietà. Trezz è attivo anche in attacco e realizza i canestri del 75-78 a 2:37 dalla fine del quarto.

La tripla del -2 di LeBron sembra il prologo del primo vantaggio della gara dei californiani, ma dopo tanti possessi senza segnare i Thunder muovono il punteggio con l’ex Mike Muscala e il solito Williams. Un layup di Harrell e una stoppata di Matthews chiudono la frazione, 80-84.

LeBron James salva L.A.

OKC tenta il nuovo allungo con Horford, James risponde due volte al lungo ex Hawks e Celtics. I Lakers costringono a diversi errori gli avversari, ma non capitalizzano e ne commettono altrettanti. Gli unici a segnare sono Morris e Jackson, 86-90 ad otto minuti dalla fine della partita.

In una gara del genere anche un briciolo di energia può fare la differenza e i californiani sfruttano tutta quella apportata da Harrell, a segno altre due volte. Markieff Morris prima manda a bersaglio la tripla del -1, poi è abile a prendere posizione costringendo Bazley allo sfondamento. LeBron James intercetta un passaggio di Williams e guida la transizione chiusa da Kuzma, primo vantaggio angeleno della gara. Dopo il timeout Horford sbaglia tutto solo dall’angolo, il quattro volte MVP prova a chiudere la partita con la tripla del 98-94 a 4:19 dalla fine.

I Thunder però non hanno intenzione di mollare: Dort recupera un pallone e schiaccia in transizione, Horford pareggia. Kyle Kuzma si fa sentire a rimbalzo offensivo, correggendo un errore di James. Big Al batte Morris in post, Harrell segna i liberi del +2 L.A. a 100″ dalla sirena. Dort pesca il jolly con un and-one, LBJ e Kuzma sbagliano, non Horford dalla lunetta. È finita? Non se ne parla, LeBron manda la gara all’overtime.

It’s Overtime! Again and again!

In linea con i 48 precedenti, i primi minuti del supplementare non propongono un bel basket. Entrambe le squadre segnano solo dalla lunetta. Dennis Schröder cerca la classica vendetta dell’ex, realizzando il primo canestro dal campo dell’OT. Bazley risponde al tedesco, Luguentz Dort ad Harrell. 111-111 ad 1:38″ dalla fine.

James attacca il ferro e con un drive and kick da manuale innesca Wesley Matthews, che non sbaglia. +3 Lakers. Dort è il go-to guy dei Thunder e segna il suo sesto punto nell’overtime. 30.2″ da giocare e possesso L.A.; LeBron tenta il primo tiro nella mini-frazione, ma non trova neppure il ferro. 4.3″ sul cronometro e timeout OKC. Il quattro volte MVP si riscatta immediatamente, intercettando la rimessa degli avversari, che non riescono a tirare prima del suono della sirena. 114-113 il punteggio finale.

Era dal 1991 che i Lakers non concludevano tre gare di fila all’overtime. Per la settima volta nella storia della NBA, una squadra vince tre partite consecutive all’OT.

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📊 Stats & Box Score

James scollina ancora quota quaranta minuti (130 nelle ultime tre uscite), confermando l’intenzione di non volersi risparmiare. LeBron chiude con 25 punti (9/20 dal campo, 3/9 dall’arco, 4/4 dalla lunetta), 6 rimbalzi, 7 assist, 2 recuperi e 5 perse. Schröder soffre all’inizio, poi cresce alla distanza. Per Dennis 19 punti (5/11 al tiro, 8/8 ai liberi), 7 rimbalzi, 5 assist, 1 recupero e 2 perse.

Col ritorno in quintetto crescono le opportunità offensive per Kuzma, meno preciso di altre occasioni vicino al ferro. Per Kuz 15 punti con 7/14 dal campo e 9 rimbalzi. Gasol (8+4 con 2 stoppate) prova a reggere la difesa ma non ci riesce, soprattutto nel primo tempo. Pessima prova per KCP (4+2 con 2/6 dal campo), inefficace in difesa e invisibile in attacco.

Buona prova per Harrell (20+4+3 con 8/10 al tiro e 2 stoppate), tra i maggiori fautori del doppio successo contro OKC. Ancora una buona prova per Matthews (10+2+2 con 3/8 dall’arco), che difende forte e colpisce da tre. Il brutto avvio di squadra non aiuta THT (4+3+2 con 2/8 al tiro). che sparisce alla lunga distanza. Segni di vita dal pianeta Kieff (9+6 con 3/6 al tiro).

Il top scorer dei Thunder è Horford (25+8+8 con 11/18 al tiro e 4 recuperi); in doppia cifra anche Williams (24+6+2 con 11/14), Dort (17+5+4 con 7/17 dal campo) e Diallo (15+13+5). Imprecisi Bazley (9+7+2 con 4/15 al tiro), Jackson (9 punti con 1/5 da tre) e Muscala (2/10 dal campo).

Box Score at NBA.com

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📺 Lakers-Thunder: Highlights

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🏀 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara dello STAPLES Center.

Plus

La difesa gialloviola, dopo un pessimo primo tempo, è ancora una volta di l’arma in più di coach Vogel. Pur andando a sprazzi, concede solo 46 punti nei 29 minuti successivi all’intervallo lungo. Sono molte le distrazioni e i canestri facili subiti, ma quando tutto il quintetto è concentrato segnare contro i Lakers è impresa complicata.

La giocata decisiva di LeBron James. Alla terza partita consecutiva da oltre 40 minuti il Re accusa la fatica e la sua prestazione è al di sotto dello standard. A 4″ dalla fine può chiudere la gara ma il tiro è un airball che lascia presagire la sconfitta lacustre. Ma il grande campione non si lascia abbattere e risolve la gara con la rubata decisiva. Chapeau.

Kyle Kuzma è il gialloviola più continuo all’interno dei 53 minuti. Il ragazzo da Flint, seppur in una serata non brillante al tiro, dimostra di saper giocare una pallacanestro vincente restando attivo in entrambe le metà campo, aspetto non da poco in un contesto in cui tutta la squadra ha faticato a mantenere un buon livello di intensità per più minuti consecutivi.

❌ Minus

Il pessimo avvio compromette tutta la serata. Andare sotto di 20 punti dopo poco più di un quarto contro un avversario modesto come i Thunder privi di SGA non è accettabile. Il risultato è una partita inevitabilmente in bilico e il quarto overtime in 5 giorni, segno che non si è imparato dalle lezioni precedenti.

Where have you gone rim protection. 66 punti connessi nel pitturato sono troppi e confermano il trend negativo della stagione. I limiti di mobilità di Gasol e di stazza e comprensione del gioco di Harrell non sono minimamente compensati dall’aiuto dei compagni, di conseguenza i 2 lunghi sono in difficoltà anche contro avversari non irresistibili.

L’attacco è totalmente dipendente da James e i compagni sono persi quando è in panchina o quando lascia loro l’iniziativa, a maggior ragione in una serata negativa di THT. In particolare preoccupa come Schröder, nonostante la discreta prova individuale, risulti non in grado di creare gioco per la squadra e in particolare di non trarre alcun vantaggio dai giochi a 2 con Harrell.

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🗨️ Post Game Quotes

Sicuramente possiamo e dobbiamo giocare meglio di come abbiamo fatto in queste tre partite concluse all’overtime. Anche se non è semplice giocare contro queste squadre che danno il massimo possibile, soprattutto quando schierano ragazzi che di solito giocano meno.

Frank Vogel

LeBron ci ha insegnato che sentire la stanchezza dipende anche dalla testa, quell’uomo è una bestia. Se ha detto di non essere stanco, non lo è.

Kyle Kuzma

LeBron è stato grande. Ha sorretto l’attacco per tutta la gara. Ha guidato la difesa, la numero uno della Lega, piazzando anche un paio di giocate decisive. Sta giocando alla grande, secondo me sarà l’MVP della stagione.

Frank Vogel

🏆 Game MVP

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📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:00 italiane – tra Venerdì 12 e Sabato 13 Febbraio per affrontare allo STAPLES Center i Memphis Grizzlies.

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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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