Dopo aver vinto il titolo nella passata stagione, i Los Angeles Lakers sono stati molto aggressivi in free agency, accaparrandosi alcuni dei pezzi pregiati del mercato. Tutto ciò, però, ha un costo elevato in termini di salary cap e soprattutto luxury tax. Per la prima volta sotto la guida di Jeanie Buss, infatti, i gialloviola pagheranno la tassa, stimata intorno ai cinque milioni di dollari.

Storicamente la franchigia californiana, nonostante la fame di titoli e vittorie, non è mai andata troppo sopra il cap, lavorando bene nella costruzione del roster. Ad esempio, secondo Eric Pincus di Bleacher Report, tra il 2007 e il 2014 il totale della luxury tax pagata dalla famiglia Buss è stato di circa 105.6 milioni, per fare un paragone i Warriors 2020-21 dovranno pagare un esborso di circa 88 milioni di dollari.

Il problema della luxury tax in casa dei Campioni in carica non si pone però per questa stagione, bensì per la prossima. La conferma in toto dell’attuale roster li porterebbe a pagare un importo quasi maggiore a quello dell’intero arco 2007-2014.

Il Salary Cap dei Lakers per il 2021/22

In un periodo normale probabilmente Jeanie non si porrebbe questo problema, ma gli introiti degli angeleni hanno visto un netto calo a causa della pandemia. Quest’anno infatti, i gialloviola hanno registrato il fatturato più basso dal 1999 e dal trasferimento allo STAPLES Center.

Una cosa è sicura: nella prossima stagione il monte ingaggi dei Lakers salirà in modo significativo. I californiani hanno già premiato Kentavious Caldwell-Pope, Kyle Kuzma, LeBron James e Anthony Davis con contratti molto remunerativi. E al di là della trattativa con Schröder, il GM Rob Pelinka dovrà prendere delle decisioni sul futuro di Harrell, Caruso e Horton-Tucker.

Potenzialmente, i Lakers hanno già occupati quasi 120 milioni di salary cap, senza considerare i Cap Hold dei giocatori da rinnovare. (Fonte Spotrac)

Il regolamento consente alle squadre sopra il cap di poter rinnovare i propri giocatori in totale legalità, perché alla scadenza di ogni contratto vengono generati dei diritti (i cosiddetti Bird Rights) che non rappresentano un reale esborso economico da parte della società, ma occupano spazio salariale e formano il Cap Hold. Quest’ultimo viene considerato nel calcolo del salary cap di una franchigia finché:

  • il giocatore firma un nuovo contratto con la squadra che ne detiene i diritti; in questo caso il nuovo salario previsto dall’accordo sostituirà il cap hold formatosi precedentemente.
  • Il giocatore firma con un’altra squadra: in tal caso il cap hold relativo scompare.
  • La squadra rinuncia ai diritti sul giocatore: in quest’ultimo caso invece la squadra crea spazio salariale, eliminando il cap hold di un determinato contratto.

L’estensione contrattuale di Schröder

Per Adrian Wojnarowski di ESPN, i Lakers hanno cominciato a discutere un prolungamento del contratto con Dennis Schröder già a Dicembre, con i colloqui che dovrebbero riprendere a breve. A partire dal 16 Febbraio, infatti, ci sarà l’opportunità di offrire l’estensione massima a Schröder che potrebbe raggiungere 86 milioni di dollari in quattro anni, molti di più rispetto a quelli che potrebbero offrire oggi i gialloviola, 39.4 milioni su due anni.

Dennis ha avuto un inizio di stagione altalenante, alternando prestazioni sublimi in difesa a passaggi a vuoto in attacco, soprattutto senza LeBron al suo fianco. L’aspetto del gioco che ha colpito di più il coaching staff è sicuramente la sua abilità difensiva, soprattutto nella pressione a tutto campo. Il tedesco per adesso sta viaggiando a 13.9 punti in 30.6 minuti, ed è secondo tra gli angeleni per assist a partita con 4.2.

Tuttavia, i Lakers potrebbero anche non aver bisogno di pagarlo 21.5 milioni di dollari all’anno, identificando il possibile sostituto in THT. I suoi agenti saranno senza dubbio molto aggressivi nel cercare il contratto più remunerativo, probabilmente cercando un accordo tra i 15 e i 20 milioni di dollari a stagione. Mentre per i Lakers l’ideale sarebbe un rinnovo tra i 12 e i 15 milioni di dollari all’anno.

The Klutch Family

Come è noto a tutti, la franchigia gialloviola è legata a doppio filo con la Klutch Sports Group. Difatti, Pelinka sarà chiamato a trattare con il CEO Rich Paul per il rinnovo di due giocatori fondamentali per la rotazione.

La free agency di Montrezl Harrell

Il nodo del rinnovo contrattuale di Montrezl Harrell potrebbe essere sciolto proprio da Trezz, che potrebbe accettare una offerta più remunerativa lontano da L.A.

La permanenza del giocatore da University of Louisville potrebbe essere breve e non per scelta tecnica, ma semplicemente perché in caso di uscita dal contratto da parte del giocatore ex Clippers, i Lakers avrebbero la possibilità di offrire solo 11.1 milioni di dollari all’anno raggiungibili con i Non-Bird Rights. Harrell, quindi, potrebbe decidere di rinnovare con i gialloviola solo in caso di una mancata offerta importante. In questo scenario il rapporto privilegiato con la Klutch sarebbe sicuramente un vantaggio per i californiani.

L’ex Cardinals non sta mettendo insieme le cifre fatte registrare nella passata stagione, nonostante ciò si sta dimostrando utile in alcune partite cercando di dare una scossa emotiva alla squadra. Una sua conferma a cifre modeste, dunque, sarebbe positiva.

Il contratto di Talen Horton-Tucker e la Arenas Rule

Il giocatore da Iowa State già durante la passata stagione ha destato l’interesse di numerosi scout NBA, che potrebbero concretizzare il proprio innamoramento durante la prossima free agency.

Fortunatamente per i Lakers, le altre squadre avranno un limite di offerta. Talen Horton-Tucker sarà restricted free agent e gli angeleni potranno applicare la cosiddetta Arenas Rule, che consentirà loro di poter pareggiare qualsiasi offerta e in più di offrire fino a circa 10.3 milioni nel primo anno, mentre le altre franchigie sarebbero limitate a circa 9.5 milioni. La struttura dell’Arenas Rule è complessa, però permetterebbe al giocatore di avere una notevole ascesa salariale nel terzo e quarto anno di contratto, arrivando a incassare quasi 83 milioni.

Questi ragionamenti sembrano precoci, però adesso il giocatore sta trovando continuità in campo, riuscendo a stupire coaching staff, compagni e soprattutto i tifosi (anche i più scettici). Da adesso in poi dovrà solo confermarsi. È verosibile che THT otterrà un aumento, probabilmente compreso tra i 5 e gli 8 milioni a stagione.

Quanti soldi prenderà Alex Caruso?

Dopo essere stato un fenomeno di culto e un meme, Alex Caruso ha mostrato il suo valore, meritandosi sul campo minuti e responsabilità. Il nativo del Texas sta mostrando ulteriori miglioramenti rispetto alla passata stagione, come dimostra la percentuale dalla lunga distanza. Mantenendo questo rendimento il prodotto della Texas A&M University potrebbe richiedere un ricco rinnovo.

I Lakers su di lui hanno i Full Bird Rights e potranno quindi offrire più di ogni altra squadra; se continuerà a tirare e giocare con questa fiducia il suo agente busserà alla porta di Rob chiedendo verosimilmente dai 9 ai 13 milioni di dollari a stagione.

La Luxury Tax dei Lakers

I gialloviola, al momento, per la prossima stagione hanno un roster incompleto. Con Marc Gasol, James, Davis, KCP e Kuzma sotto contratto, una scelta del primo turno del 2021 e l’ultimo anno dello stipendio spalmato di Luol Deng ($ 5 milioni), i Lakers avranno già bloccati circa 112 milioni di dollari per il 2021/22.

Nel best case scenario i Campioni in carica potrebbero pagare complessivamente 43 milioni per i rinnovi di Schroder, Harrell, Caruso e Horton-Tucker, completando il roster firmando giocatori al minimo salariale. Il payroll della squadra raggiungerebbe quota 162 milioni a cui si aggiungerebbero 65.4 milioni di luxury tax, per un totale di 227.4. Tutto questo presupponendo contratti ragionevoli per i free agent. Se invece la somma dei loro contratti arrivasse a 50 milioni di dollari, la tassa di lusso salirebbe a 96.4 milioni, con fondate possibilità di sfondare quota 100.

I ragionamenti appena effettuati potrebbero anche portare i Lakers a togliere dal payroll uno tra Harrell, Kuzma (tramite trade), Caruso o Horton-Tucker. Come eccezione, invece, i Lakers avranno solo la MLE più piccola (circa 5.9 milioni di dollari) per sostituire chiunque andrà via. Dopodiché, sono solo contratti al minimo.

A causa della pandemia, l’NBA potrebbe accordare degli sconti fiscali sulla luxury tax, così che le franchigie possano migliorare la loro situazione salariale finchè il salary cap non si normalizzerà.

Un provvedimento del genere da parte della lega potrebbe convincere Jeanie e i Lakers a pagare la tassa di lusso e provare un altro assalto al titolo. Ma prima di pensare alla prossima stagione, godiamoci questa.

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