Dopo il primo terzo di stagione NBA, LeBron James ha smentito ogni ipotesi relativa al load management. Il numero 23 gialloviola non ha ancora saltato una singola partita ed è il principale favorito per il premio di MVP della regular season.
Il mercato dei Los Angeles Lakers pareva aver regalato a coach Frank Vogel un roster in grado di supportare al meglio il Prescelto e, nei limiti del possibile, anche di sopperire alla sua eventuale assenza. Dopo un inizio di stagione in cui la squadra aveva un rendimento positivo anche con James seduto in panchina (+3.3 il Net Rating nelle prime 15 gare), nelle ultime settimane i californiani sembrano sempre più LeBron dipendenti.
Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Cleaning The Glass (CTG), NBA.com e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.
La Svolta on the road
La serie di trasferte di Gennaio inaugurato dalla vittoria a Milwaukee rappresenta una sorta di spartiacque della stagione gialloviola. Da quel momento qualcosa è cambiato nei Lakers, con LeBron che ha elevato rendimento e impatto sulla squadra.
Lo Usage pre e post road trip è simile (34.8% e 34%), ma salgono minuti (da 32.2 a 37.3), i punti (da 23.5 a 27.5) e la percentuale effettiva dal campo (dal 54.7% al 58.8%).
Il record di vittorie è migliorato, ma un aspetto su cui Vogel deve lavorare sono i minuti senza James, nei quali la squadra è costantemente in difficoltà. In queste 13 gare il Net Rating è -11.8 senza il #23 in campo rispetto al +8.3 con la sua presenza.
Cercasi playmaking
I numeri di tale scorcio di stagione sono impietosi soprattutto in attacco, dove il Net Rating crolla da 110.3 a 98.2.
I Lakers con LeBron sono una squadra che cammina (98.6 il PACE), mentre senza di lui l’attacco è molto più rapido (102.6 il PACE), ma allo stesso tempo confusionario. La conseguenza sono più palloni persi (15.8% di Turnover contro 14%) e una minore efficacia al tiro (50.5% eFG contro 54.5%).
La carenza di playmaking è evidente dai dati sulla Shooting Frequency, ovvero da quali zone di campo arrivano i tiri presi (via CTG) sull’intera stagione. Senza LeBron diminuiscono quelli che sono i tiri pregiati nella pallacanestro: le conclusioni al ferro calano dal 37.5% al 34.2%, le triple dal 34.1% al 27% e in particolare le corner three dal 9.4% al 6.6%.
Un altro dato che rimarca le difficoltà nel ball handling sono i punti in transizione, che calano dal 1.29 a 1.17 punti per possesso.
Bad offense leads to bad defense
Attaccare male comporta problemi per la difesa e un dato a testimonianza sono i punti concessi da palla persa. Nelle ultime 13 partite, senza James crescono da 13.1 a 20.5. Tale numero è uno degli aspetti che giustificano il peggioramento del Defensive Rating da 101.6 a 110.1.
L’impatto di James nella propria metà campo, nonostante l’avanzare dell’età, è da non sottovalutare: come per l’attacco è il suo QI che rende la difesa più efficiente. Anche in questo caso rientrano in gioco i tiri pregiati del basket moderno: senza il #23 la percentuale di realizzazione degli avversari al ferro passa dal 62.5% al 66.5%, mentre le corner three dal 32.3% al 38.9%. Ovvero, con James in campo la difesa sa scegliere meglio quando e dove andare a chiudere sui tiratori avversari.
Work in progress per Coach Vogel
Una delle sfide più delicate per il coaching staff in vista dei playoff sarà proprio quella di trovare una lineup affidabile per i minuti di riposo di James. Se Anthony Davis riuscirà a riprendersi dall’infortunio subito con i Nuggets e tornare ai livelli della passata stagione, la difesa non dovrebbe avere problemi a garantire un rendimento accettabile.
Diverso il discorso per l’attacco, in cui si cerca l’erede di Rajon Rondo. Nella scorsa postseason il rientro di Playoff Rondo è stato fondamentale per la gestione dei possessi senza LeBron. Con Rajon in campo il differenziale era +2.7 su 100 possessi. Dennis Schröder non ha le stesse capacità di lettura per raccoglierne da solo l’eredità, in stagione è -6.1 su 100 possessi giocati in contumacia James.
Vogel dovrà trovare la combinazione del tedesco con Alex Caruso e/o Talen Horton-Tucker per costruire un gioco affidabile e in grado di innescare le buone potenzialità offensive della second unit gialloviola.
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Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.