Game 52: Los Angeles Lakers vs Miami Heat at AmericanAirlines Arena

Prosegue il road trip dei Los Angeles Lakers 💜💛 (32-19), che – dopo la vittoria di Tampa contro Toronto – restano in Florida per affrontare i Miami Heat (26-25).

I gialloviola, già privi di LeBron James, Anthony Davis e Jared Dudley, non dispongono anche di Kyle Kuzma (problema al polpaccio sinistro) e Talen Horton-Tucker, sospeso per una gara a causa dell’ingresso in campo durante la baruffa tra Harrell e Anunoby. Vogel quantomeno recupera Drummond, inserito nello starting five insieme a Schröder, KCP, Matthews e Morris. Tra i disponibili anche l’ultimo arrivato McLemore.

Miami, vittoriosa nel match in California di Febbraio, è in ripresa e dopo aver perso sei gare consecutive ha vinto quattro delle successive cinque. Nessun problema per Spoelstra, che schiera Oladipo, Robinson, Butler, Ariza e Adebayo.

🏀 Heat vs Lakers: Game Recap

La difesa dei Lakers, rimasta ad alti livelli nonostante le assenze di James e Davis, in avvio di partita non riesce a contenere l’attacco degli Heat. La squadra di coach Erik Spoelstra muove bene il pallone, attacca il pitturato e conquista ben cinque viaggi in lunetta nei primi minuti della gara. I californiani muovono il punteggio con le triple di KCP e Matthews, ma oltre ad essere fallosi commettono evitabili turnover a causa di butterfingers Drummond. Dopo neppure cinque minuti di gioco, L.A. è doppiata da Miami: 10-20.

Le mani di Andre Drummond saranno a volte simili a dei prodotti caseari, ma se usate correttamente riescono in altre circostanze ad essere persino utili. Big Penguin recupera un paio di palloni, assiste i tagli dei compagni e lotta a rimbalzo. Il centro e l’ex compagno a Detroit Caldwell-Pope alzano l’intensità su entrambi i lati del campo: gli angeleni costringono a quattro perse gli avversari ed impattano sul 21-21 con 4:42 sul cronometro.

Nel finale di quarto, la second unit lacustre spara a salve dalla lunga distanza e ricomincia a mandare in lunetta gli Heat. Goran Dragic e Oladipo segnano i sei liberi (18 a 1 il computo di quelli tentati nella prima frazione), che fissano il punteggio dopo dodici minuti di gioco: 27-32.

Lakers combattivi

Al rientro in campo, la musica non cambia. I Lakers accorciano con tre liberi di un buon Wesley Matthews ma perdono nuovamente il contatto con gli Heat, non riuscendo a contenere Butler. Inoltre, se la difesa dei californiani ha smesso di commettere falli a ripetizione, l’attacco soffre la serata no di Schröder. Per il tedesco, dolorante al ginocchio, 0/5 dal campo con 2 perse. Jimmy Buckets e Tyler Herro segnano i canestri del 33-44 a poco più di sette minuti dall’intervallo lungo.

I gialloviola barcollano, ma non crollano. Markieff Morris si accende e dopo aver segnato due volte dal post colpisce anche dalla lunga distanza, dimezzando lo svantaggio. KCP aggiunge altri cinque punti al suo bottino personale e gli angeleni trovano il primo vantaggio della partita con tre liberi dell’ultimo arrivato Ben McLemore: 51-49 con 3:42 sul cronometro.

Nel finale i lacustri subiscono il rientro di Miami, che riporta la gara in equilibrio con i canestri di Bam Adebayo. Schröder e compagni falliscono sei conclusioni consecutive e trovano la retina solo con i liberi di Montrezl Harrell. Nell’ultimo possesso, Trezz schiaccia l’assist del tedesco per il 56-54 di metà gara.

Schröder in difficoltà

La sosta non giova ai Lakers, che perdono completamente la bussola dell’attacco e sprecano ben cinque palloni, di cui tre con il solo Schröder. Gli Heat ringraziano e con cinque punti a testa di Butler e Victor Oladipo (per lui anche 3 steal) provano ad allungare. Mentre i compagni collezionano turnover ed errori dal campo (cinque), Drummond è preciso dalla lunetta e tiene a galla i suoi. 62-68 a metà terzo quarto.

Dennis Schröder per un momento smette di litigare con i ferri dell’AmericanAirlines Arena, trovando i primi punti della sua gara dalla lunetta, prima e dopo le triple di Caruso e KCP. La parità però ha vita breve, Miami allunga immediatamente con un canestro da tre di Oladipo e un gioco da quattro punti di Robinson. 72-80 con 2:46 sul cronometro.

I gialloviola, come un pugile, si rialzano sempre. Alex Caruso prima recupera un pallone per la transizione di Pope, poi assiste il primo canestro dal campo con gli angeleni di McLemore. Poco dopo Schröder da il via alla combo steal & fastbreak chiusa dalla schiacciata del pareggio di Alfonzo McKinnie. Un gioco da tre punti di Precious Achiuwa chiude il terzo quarto, 80-83. Per L.A. nella frazione ben 9 perse, per 17 Points off Turnovers subiti.

I Lakers lottano, ma non bastano

Il letimotiv della gara con cambia: pur tirando male, gli Heat allungano sul +8 con Butler ed Herro, ma i Lakers ancora una volta resistono e rimangono attaccati alla gara, con Schröder che si mette al servizio dei compagni, assistendo i jumper di McKinnie e Morris. Oladipo prova a chiudere emotivamente la gara con una super schiacciata, ma paradossalmente è la sua gara a terminare a causa di un non precisato problema al ginocchio. I gialloviola restano in scia con le triple di Kentavious Caldwell-Pope e Kieff, 92-95 con 5:07 da giocare.

La sfida si accende: Miami muove il punteggio con Butler ed Herro, i californiani replicano con Schröder ma falliscono un paio di conclusioni per arrivare ad un solo possesso di distanza. Morris non gradisce il blocco sul tedesco con cui i padroni di casa armano Duncan Robinson e dopo aver subito, a sue dire, un fallo sull’altro lato del campo protesta troppo guadagnandosi il rientro anticipato negli spogliatoi.

La gara finisce praticamente qua, KCP e Matthews segnano dalla lunga distanza, Jimmy Butler è freddo e realizza sei liberi senza errori.

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📊 Stats & Box Score

by Filippo Pugnalini

Il top scorer dei gialloviola è Caldwell-Pope, che chiude la contesa con 28 punti (11/20 dal campo e 6/11 da tre ) e 4 rimbalzi. Esordio concreto per Drummond, che mette a referto 15 punti (5/9 al tiro e 5/6 ai liberi), 3 assist, 3 perse, 2 recuperi e 5 falli. Luci ed ombre per Schroder, autore di 10 punti (2/12 dla campo, 6/6 dalla lunetta), 6 rimbalzi, 14 assist e 7 perse. Buona partite per Matthews (14 punti con 3/8 dall’arco e 2 recuperi) e Morris con 12 punti e 3 rimbalzi.

Dalla panchina dopo un buon primo tempo Harrell (10 punti con 3/4 dal campo e 9 rimbalzi di cui 3 offensivi) scompare nel secondo. Prestazione sotto la media per Caruso (5 punti e 6 assist con -4 di Plus/Minus). Discreto esordio per Mclemore (6 punti e 2 rimbalzi), che rimane in campo 17 minuti. DNP per Gasol.

Negli Heat 28 punti (8/11 dal campo, 11/12 ai tiri liberi) per Butler, che aggiunge 7 rimbalzi e 5 assist. Buona prova per Oladipo (18+4+2). In doppia cifra anche Adebayo (13+7+4), Robinson (11 con 3/5 da tre), Herro (15) e Dragic (10+5+3).

Box Score at NBA.com

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📺 Heat vs Lakers: Highlights

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🚦 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara della AmericanAirlines Arena by Giuseppe Critelli.

Plus

Finalmente Kentavious Caldwell-Pope. Era da tempo immemore che non vedevamo un KCP così aggressivo e preciso. Le assenze di LeBron, AD e Kuzma costringono l’ex giocatore dei Pistons a prendersi maggiori responsabilità. Un contesto che lo aiuta a prendere ritmo e a giocare la sua pallacanestro, fatta di triple prese in uscita dai blocchi e sugli scarichi negli angoli (alla fine saranno addirittura sei i canestri da tre mandati a bersaglio) e di fughe in transizione. Forse aver rivisto gli Heat battuti in finale l’anno scorso, con lui assoluto protagonista, gli ha fatto bene…

Continuano i segnali positivi mostrati da Wesley Matthews. Il prodotto da Marquette sembra più a suo agio negli schemi difensivi di Vogel e soprattutto appare più mobile in attacco, dove riesce anche a trovare qualche conclusione in più in uscita dai blocchi. A differenza del match dello STAPLES questa volta patisce un po’ la fisicità e la capacità di attaccare dal palleggio di Butler, ma la sua prova rimane solida sui due lati del campo.

Nonostante le numerose e pesanti assenze, i Lakers combattono fino agli ultimi minuti contro dei Miami Heat al completo e reduci da 4 vittorie nelle ultime 5 partite. Il gap di talento con la maggior parte delle squadre è evidente, ma i gialloviola riescono quasi sempre a restare con la testa all’interno delle partite, come dimostrato nella contesa odierna. E chissà che nelle prossime partite prima del ritorno del magic duo non possa scappare anche qualche upset.

❌ Minus

Altra partita, altro fiume di palle perse che costano caro ai Lakers. Oggi alla fine saranno 22 i turnover, 7 dei quali commessi da Schröder. Quando giochi contro squadre del livello degli Heat non puoi pensare di vincere con questa serie di errori gratuiti e giocate superficiali. Vogel dovrà trovare una soluzione visto che, dall’infortunio di James in avanti, i Lakers sono ultimi nella lega per numero di palle perse (18.1).

Seconda gara consecutiva negativa di Dennis Schröder che, complice anche un problema al ginocchio, non trova praticamente la via del canestro, se escludiamo due layup segnati nei minuti consecutivi, e soffre tremendamente la difesa aggressiva degli Heat. Miami, consapevole del fatto che il tedesco fosse sostanzialmente l’unica fonte di gioco gialloviola, lo ha raddoppiato costantemente costringendolo a prendere scelte più complesse del solito ed impedendogli di attaccare il ferro. Bene comunque che abbia concluso la gara con 14 assist (season high).

18 liberi concessi nel primo quarto. Al di là di alcuni fischi generosi degli arbitri, i Lakers sono stati troppo poco disciplinati e sono caduti nel solito tranello posto da una squadra, gli Heat, molto brava a creare contatti e trovare punti facili dalla linea della carità.

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🗨️ Post Game Quotes

«Sono orgoglioso dell’effort e della voglia di lottare che i ragazzi hanno messo in campo.»

«KCP ha risposto alla mia chiamata: gli ho chiesto di essere aggressivo e cercare di segnare di più. Gli ho detto “Nelle ultime tre hai fatto 25 punti, ne devi fare altrettanti stasera”. Ha chiuso con 28, ora deve continuare così.»

«Drummond deve giocare come sa ed inserirsi nei nostri meccanismi. Deve dominare sotto le plance, essere il lob threat che è, giocare di tanto in tanto in post e provare ad eseguire al meglio gli schemi difensivi.»

Frank Vogel

«Mi sento bene, sono solo un po’ stanco ma non è un problema. Non appena rientreranno i ragazzi, sono sicuro che ci divertiremo.»

Andre Drummond

«È tutta un’altra storia poter giocare al fianco di giocatori del calibro di LeBron James e Anthony Davis. Poter indossare la canotta dei Lakers è un’esperienza indimenticabile, sarà un’avventura divertente ed eccitante.»

Ben McLemore

Hanno multato Trezz? Pazzesco. La pagherò io, senza alcun dubbio.

Dennis Schröder

🏆 Heat vs Lakers Game MVP

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📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 1:30 italiane – tra Sabato 10 e Domenica 11 Aprile per affrontare al Barclays Center i Brooklyn Nets.

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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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