L’NBA e la Naismith Memorial Basketball Hall of Fame hanno annunciato l’elenco degli Hall of Famers che presenteranno la Classe del 2020: ad introdurre Kobe Bryant sarà Michael Jordan.

Difatti, per entrare nella Hall of Fame, è necessario essere presentati da qualcuno che sia già presente nel museo-memoriale della pallacanestro mondiale. La cerimonia d’introduzione si terrà il 15 Maggio alla Mohegan Sun Arena di Uncasville nel Connecticut.

Nella Classe del 2020 sono presenti – oltre che dal compianto Black MambaTim Duncan e Kevin Garnett, di conseguenza si candida a diventare una delle più talentuose di sempre. Inoltre, saranno indotti l’ex WNBA Tamika Catchings, i coach Eddie Sutton, Rudy Tomjanovich, Kim Mulkey e Barbara Stevens e il dirigente FIBA Patrick Baumann.

Kobe Bryant e Michael Jordan, un rapporto speciale

Non poteva esserci scelta migliore, perché il rapporto tra Bryant e Jordan si è evoluto nel corso degli anni. Come ripercorso in alcuni dei ventiquattro Mamba Moments, MJ è passato dall’essere la musa ispiratrice a vero e proprio fratello maggiore di Kobe.

Non sarei stato quello che sono, non avrei vinto quello che ho vinto se non fosse stato per Michael Jordan.

Kobe Bryant, nel corso di un’apparazione a The Last Dance della ESPN

Dai primi duelli agli albori della carriera di Bryant, fino alla consegna della torcia passando per le sfide agli All-Star Game: Jordan è sempre stata l’asticella che Kobe sognava di scavalcare.

A confermare quanto sia stata profonda l’amicizia tra i due campioni, sono state le parole pronunciate da His Airness nella A Celebration of Life del Febbraio 2020. MJ, solitamente schivo e riservato, dopo aver aiutato Vanessa Bryant a scendere dal palco dopo il suo intervento, ha voluto raccontare il suo rapporto fraterno con Bryant.

Quando è morto Kobe Bryant, è morta una parte di me.

In molti saranno sorpresi che io e Kobe fossimo amici. Era come un fratello minore per me. Quello che Kobe è stato per me è l’ispirazione che mi ha dato il fatto che a qualcuno importasse il modo in cui ho giocato.

Voleva essere il migliore ad aver mai giocato. E più lo conoscevo, più volevo essere per lui il miglior fratello maggiore possibile.

Michael Jordan

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Raccontare le gesta sul parquet di Kobe Bryant con la figlia Gianna ed altre sette persone – non è semplice. Impossibile scegliere le giocate più belle, più importanti o più decisive. Con indosso la canotta gialloviola numero 8 prima e 24 poi, The Black Mamba ha conquistato cinque titoli NBA, due premi di MVP delle NBA Finals, uno della regular season, due medaglie d’oro olimpiche, 18 convocazioni all’All-Star Game (con quattro MVP della partita) e collezionato una serie di giocate, record e prestazioni che rimarranno per sempre nelle memorie degli appassionati

La crew di LakeShow Italia ha deciso di ripercorrere la carriera della leggenda dei Los Angeles Lakers attraverso ventiquattro Mamba Moments, per un countdown tra i momenti più significativi di una carriera come pochissime nella storia del basket.


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