Game 68: Los Angeles Lakers vs Phoenix Suns at STAPLES Center

Reduci da nove sconfitte nelle ultime dodici gare disputate, i Los Angeles Lakers 💜💛 (37-30) tornano in California per affrontare i Phoenix Suns (48-19), già vincitori nelle sfide di inizio e fine Marzo.

La sconfitta di Portland ha spalancato le porte del play-in per i gialloviola, ancora privi di LeBron James (caviglia destra), Dennis Schröder (health and safety protocols) e Jared Dudley. I campioni devono fare a meno anche di Kyle Kuzma (schiena) ma quantomeno recuperano THT. Dal canto loro i Suns sono alla ricerca di una vittoria per restare in scia dei Jazz nella corsa al miglior record della NBA.

Ancora uno starting five inedito per Vogel, che schiera Caruso, KCP, Matthews, Davis e Drummond. Williams, che non dispone di Cameron Johnson e Nader, risponde con Paul, Booker, Bridges, Craig e Ayton.

🏀 Lakers vs Suns: Game Recap

L’avvio di gara dei californiani è ottimo: Caruso e KCP sono aggressivi e mettono pressione a Booker e Paul, costretto a tre turnover in avvio. I Lakers colpiscono da tre con Alex, spingono la transizione e si affidano al talento di Davis, che produce sei punti con un solo errore al tiro. 13-4 dopo cinque minuti e mezzo di gioco.

Ayton e Andre Drummond danno vita ad uno sterile duello, che si conclude con l’uscita di entrambi a causa dei due falli commessi. Phoenix non sembra avere soluzioni per il rebus The Brow, che avvia la circolazione chiusa dalla tripla di Caruso e segna altre due volte prima di lasciare il campo. Per la prima volta in stagione, Harrell e Gasol calcano contemporaneamente il parquet.

Si rivede Horton-Tucker, che prima subisce una stoppata da Bridges e poi risponde alla tripla di Payne, ma la sensazione è che Talen non sia ancora al meglio fisicamente. Dopo un paio di canestri di Frank Kaminsky, la gara diventa frammentaria e si sposta sulla lunetta con i tentativi di Trezz, Crowder e Davis. Nel finale di quarto gli unici canestri dal campo arrivano da Harrell e CP3. L.A. avanti 30-19 dopo dodici minuti di gioco

2️⃣ Davis tiene a distanza i Suns

La seconda frazione inizia com’era finita quella precedente, ovvero con un jumper di Paul dal gomito destro. Nonostante i raddoppi sistematici dei Lakers continuino a mettere in difficoltà l’esecuzione offensiva, i Suns provano a rientrare con una tripla di Jevon Carter e la transizione chiusa da Bridges. I californiani non sono brillanti come in avvio, ma restano avanti grazie all’and-one di Caruso e un canestro dalla lunga distanza di McLemore. 39-26 con 8:14 da giocare.

Drummond tenta di farsi valere sotto canestro, raggiunge quota cinque rimbalzi offensivi, ma dopo aver segnato il primo canestro della sua gara commette il terzo fallo e ritorna in panchina. Phoenix cerca di ridurre lo svantaggio sfruttando un passaggio a vuoto dalla lunetta di Caruso. Paul serve Mikal Bridges, che completa un gioco da tre punti, e segna il canestro del -9. Il mini-parziale degli ospiti viene prontamente fermato da Davis, che dopo aver segnato un long two non forza e genera la tripla di Kentavious Caldwell-Pope. 53-37 a tre minuti dall’intervallo lungo.

Dopo i canestri di Devin e AD la gara diventa un Free Throw Contest, con entrambe le squadre a segno senza errori. Come nel quarto precedente, Chris Paul sfrutta fino all’ultimo secondo disponibile servendo Booker e guidando il contropiede chiuso da Bridges. 59-47 il punteggio a metà gara.

3️⃣ The Brow Show

Coach Monty Williams gioca la carta Ayton per tentare di limitare lo scatenato Davis (22 nel primo tempo). Dopo aver perso i primi due palloni, i Suns alzano il ritmo e si affidano alle giocate di energia di Book. I Lakers non si scompongono, eseguono con pazienza e colpiscono dalla lunga distanza con KCP e Wesley Matthews (due volte). CP3 serve Bridges nell’angolo con un bel passaggio dietro la schiena, per il 72-57 con 7:25 sul cronometro.

Al rientro dal timeout Davis manda a segno la prima tripla della sua gara, mentre Phoenix cerca di forzare le tappe schierandosi a zona e aumentando l’intensità su entrambi i lati del campo. Le scelta paga dividendi, poiché la difesa costringe Talen Horton-Tucker ad un paio di perse. La squadra dell’Arizona, però, non riesce a massimizzare gli errori degli angeleni, poiché Matthews è abile a fermare un paio di volte la transizione di Devin Booker. Payne riduce le distanze con una tripla e un layup, i padroni di casa rispondono con due canestri dalla lunga distanza di McLemore. 81-67 con 3:41 sul cronometro.

Con il rientro di Gasol i californiani attaccano meglio contro la zona, mentre Davis dimostra l’inefficacia dell’antidoto Ayton. The Brow segna altre due volte e si procura tre viaggi in lunetta, dove commette un solo errore. La squadra della Valley of the Sun cavalca Payne, che segna altre tre volte e costringe al quinto fallo Gasol, ma i gialloviola contengono gli avversari con la tripla di KCP e allungano con Harrell. Quasi sulla sirena, Ben McLemore colpisce ancora dall’angolo: 98-77 all’ultimo mini-break.

4️⃣ Welcome back Anthony Davis!

I Lakers toccano il +23 con Trezz, ma i Suns rispondono con due canestri da tre di Jae Crowder. Immediato il timeout per coach Frank Vogel dopo neppure un minuto di gioco. Alex Caruso con due canestri ferma per un momento il rientro di Phoenix, che accorcia ulteriormente con un parziale di 12-4 alimentano da sette punti dello scatenano Cameron Payne. 108-95 a 7:59 dalla sirena.

Davis torna sul parquet e viene immediatamente servito, il suo turnaround esce ma viene corretto da Montrezl Harrell. Paul segna la tripla del -10, ma viene poi beffato sulla linea di fondo da Matthews, che completa un fondamentale gioco da tre punti. I Suns coinvolgono DeAndre Ayton, a segno due volte, mentre i Lakers si affidano al solito Davis, autore di un layup e un libero. 116-108 con 3:35 da giocare.

AD vive il primo passaggio a vuoto in attacco della sua gara (un libero e due conclusioni fallite, una persa), ma i Suns non ne approfittano. The Brow torna subito in carreggiata catturando un rimbalzo offensivo dopo un tuffo sul parquet, ricevendo così la standing ovation dei 3.144 spettatori presenti. Anthony Davis mette il punto esclamativo sulla sua prestazione segnando due liberi, stoppando la tripla di Crowder e schiacciando subendo il fallo. Wow. 123-110 il punteggio finale, vittoria che fa morale.

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📊 Stats & Box Score

Dopo l’ottima prova contro i Trail Blazers, Davis concede il bis contro una delle migliori squadre della NBA. AD chiude con 42 punti (13/27 dal campo, 1/5 dall’arco e 15/17 dalla lunetta), 12 rimbalzi, 5 assist, 3 perse, 3 recuperi, 3 stoppate e +26 di Plus/Minus in quasi 41 minuti. Era dai tempo di Shaquille O’Neal nel 2001 che un gialloviola non metteva a referto queste cifre.

Ottima prova di tutto il backcourt californiano, che per lunghi tratti della gara spegne quello avversario. Per Caruso 17 punti (6/11 al tiro e 4/8 ai liberi), 3 rimbalzi, 8 assist, 3 perse e 3 recuperi; KCP chiude con 17+2+2 con 4/9 da tre e 3 recuperi; Matthews realizza 9 punti con 2/4 da tre. Altra brutta prova per Drummond, autore di 6 punti (2/7 al tiro) con 10 rimbalzi, 2 assist e altrettante perse.

Gasol (un libero, 6 rimbalzi e 3 assist) soffre la dispendiosa strategia difensiva dei Lakers, però è fondamentale in attacco, soprattutto contro la zona. Prova in chiaroscuro per THT (7+2+3), che alterna buone cose ad errori banali. Pagano dazio in difesa Harrell e McLemore, però se in attacco vengono utilizzati sfruttando le loro skill possono essere comunque neutri se non positivi. Per Trezz 12+3 con 4/6 al tiro, Ben chiude con 12 punti frutto del 4/7 dalla lunga distanza. Tre minuti per McKinnie, DNP per Morris.

Il top scorer dei Suns è Payne, autore di 24 punti con 9/10 dal campo. In doppia cifra anche Booker (21+6 con 5/14 al tiro e 11/13 ai liberi), Paul (13+4+10 con 6/13), Bridges (15+2+4) e Crowder (13). Per Ayton 6 punti e 6 rimbalzi.

Box Score at NBA.com

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📺 Lakers vs Suns: Highlights

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🚦 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara dello STAPLES Center by Luca Novo.

Plus

Anthony Davis is back! The Brow gioca la miglior partita della stagione e pare poter raggiungere il top della forma al momento giusto. Lakers-Suns è l’accoppiamento di primo turno più probabile in questo momento e Davis è un rebus irrisolvibile per la difesa di coach Williams. Inoltre AD sfodera una prestazione formato Defensive Player of the Year coprendo porzioni di campo non raggiungibile per il resto del genere umano.

Benvenuto Wesley Matthews. L’ex Bucks gioca una partita da perfetto 3-and-D sui due lati del campo, fatta di difesa puntuale e canestri pesanti. Il prodotto di Marquette dopo un anno difficile pare tornato ai livelli della passata stagione. Se il rendimento è questo, coach Vogel dovrà necessariamente trovargli 20-25 minuti all’interno della rotazione dei Playoff.

I Lakers vincono la partita nel primo quarto grazie all’effort nella metà campo difensiva e alla volontà di non arrendersi di fronte alle avversità delle ultime settimane. Spesso parlare di concetti come cuore e volontà nello sport professionistico vuol dire scadere nella retorica, ma va dato atto ai ragazzi di coach Vogel di avere grande capacità di reagire alle difficoltà. Una menzione in questo senso la meritano Caruso e KCP per il lavoro svolto sul duo di stelle Paul-Booker.

❌ Minus

Battere i Suns era importante per ritrovare morale dopo la sconfitta nel finale a Portland e per non subire il cappotto stagionale da Paul e compagni. Resta il fatto che in termini di classifica la partita non aveva molto significato visto che il settimo posto pare ormai certo, e in questo contesto sembrano un po’ troppi i 41 minuti in campo di Anthony Davis. La prestazione di AD è favolosa, ma negli ultimi minuti è fisicamente sulle ginocchia e cade più volte. Forse in questo momento della stagione sarebbe bene contenere i minuti.

Nel quarto periodo, quando i Suns hanno provato ad alzare l’intensità difensiva, l’attacco gialloviola si è inceppato mostrando i limiti in termini di creazione di gioco e di possibilità di trovare soluzioni che non si chiamino Anthony Davis. Il ritorno di James e Schröder aiuterà senza dubbio la squadra, ma è auspicabile che aumentino le soluzioni per evitare lunghi tratti di siccità offensiva.

Ben McLemore è un tiratore e il suo mestiere lo svolge anche bene con 4 su 7 dall’arco. Il problema è che nelle altre fasi del gioco è impresentabile. La squadra produce un Defensive Rating di 81.5 nei 26 minuti in cui la guardia da Kansas siede in panchina, mentre nei 22 in campo il dato diventa 146.7. Al momento non è possibile pensare a un suo impiego durante i Playoff, aspetto che dispiace visto che le qualità balistiche sono elevate e aiutano le spaziature dell’attacco.

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🗨️ Post Game Quotes

«AD è stato straordinario stasera, non c’è altro da dire.»

«I workout di LeBron sono stati positivi, ovviamente avrà bisogno di un po’ di tempo per ritrovare il ritmo ma ho imparato ad aver fiducia nelle sue capacità di recupero. Valuteremo nei prossimi giorni se rientrerà contro New York o contro Houston.»

«Per quanto ha fatto nelle ultime gare, credo che Alex Caruso meriti di essere considerato per uno degli All-Defensive Team.»

Frank Vogel

«Ho sentito dire troppe volte che AD è soft. La bestia si sta svegliando, vedrete… Siamo una grande squadra, siamo consapevoli di poter essere i migliori.»

Alex Caruso

Sto recuperando la forma migliore, le mie gambe stanno sempre meglio.

LeBron? Sulla base di quello che ho visto oggi, penso che potrà recuperare come sto facendo io. Fidatevi, starà bene.

Anthony Davis

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🏆 Lakers vs Suns: Game MVP

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📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (alle 4:00 italiane) tra Martedì 11 e Mercoledì 12 Maggio per affrontare i New York Knicks allo STAPLES Center.

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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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