Game 72: Los Angeles Lakers vs New Orleans Pelicans at Smoothie King Center

Si chiude con un back-to-back la regular season dei Los Angeles Lakers (41-30), che dopo il successo di Indianapolis sbarcano in Louisiana per affrontare i New Orleans Pelicans (31-40). Nei due precedenti stagionali, vittorie casalinghe per i Lakers a Gennaio e per i Pelicans a Marzo.

I gialloviola giocano con un orecchio in Colorado, poiché un’affermazione contro i Pels e una contemporanea sconfitta di Portland contro Denver vorrebbe dire sesto seed e niente Play-In. NOLA non ha più nulla da chiedere, avendo disputato una stagione ampiamente al di sotto delle attese; di conseguenza non saranno parte della gara Zion Williamson, Steven Adams e gli ex Lonzo Ball, Josh Hart e Brandon Ingram.

Vogel, che dispone finalmente del roster al completo, conferma il quintetto composto da Schröder, KCP, James, Davis e Drummond; Van Gundy replica con Alexander-Walker, Bledsoe, Marshall, Johnson ed Hernangomez.

🏀 Pelicans vs Lakers: Game Recap

I Lakers si portano subito in vantaggio grazie all’ottimo avvio di Dennis Schröder, che dimostra di essere sulla via del recupero andando a segno con un pullup, una tripla e appoggiando al canestro. NOLA fatica in difesa, ma prova a tenere botta lottando a rimbalzo e affidandosi alle giocate di Alexander-Walker. Il tedesco colpisce ancora dalla lunga distanza per il +9, i Pelicans rispondono con l’energia di Hernangomez e James Johnson. 19-14 a metà quarto.

Coach Frank Vogel continua a sperimentare con le rotazioni, inserendo Gasol e Caruso (DNP per entrambi contro i Pacers) insieme a Kuzma. Con James a dirigere il gioco dal post, i californiani eseguono bene in attacco e mandano a canestro tutti gli uomini in campo. Nella propria metà campo gli angeleni si limitano al minimo sindacale e consentono ad Eric Bledsoe di mettere in piedi il suo personale show. Il prodotto da Kentucky segna 12 degli ultimi 14 punti dei suoi, realizzando cinque canestri -comprese due triple – senza errori.

Caruso cattura un rimbalzo offensivo che genera una schiacciata di Davis, la tripla di Bledsoe e i liberi di Kuz chiudono la frazione. L.A. conduce 36-28 dopo dodici minuti. Schröder e Kentavious Caldwell-Pope combinano per 7/7 dal campo in un raro primo quarto senza turnover commessi.

2️⃣ Nel segno dei veterani

I californiani ripartono con Schröder, Caruso, THT, Matthews e Gasol; lineup small che garantisce ball-handling e spaziature. I Lakers si portano sul +12 grazie all’ottimo Wesley Matthews, armato due volte da Caruso su perimetro e ben servito nel pitturato da Marc Gasol. I Pelicans continuano a penare in attacco e restano in scia grazie a qualche giocata d’energia di Hayes. I due veterani dei Lakers si fanno sentire anche in difesa: il centro catalano blocca due volte gli avversari, l’esterno da Marquette recupera due palloni consentendo al rientrante LeBron di segnare la tripla del 49-39 a 6:39 dall’intervallo lungo.

L’attacco lacustre vive il primo passaggio a vuoto della serata: James commette un paio di errori al tiro e due turnover, Drummond pasticcia sotto canestro non riuscendo a convertire le seconde chance catturate. New Orleans coglie l’occasione e con Marshall e Jaxson Hayes riduce lo svantaggio a sole quattro lunghezze. Il finale di tempo è frenetico, con entrambe le squadre che provano a spingere la transizione e le difese – soprattutto quella angelena – poco interessate a contenere l’attacco avversario. LeBron James mette alla prova la caviglia sprintando tra due avversari dopo una palla recuperata e segnando in contropiede. Il quattro volte MVP intercetta un altro passaggio e manda a canestro Davis con un lob no-look.

I Lakers però non riescono ad allungare poiché commettono troppi errori gratuiti. Marshall segna da tre dopo un errore di LBJ, KCP regala tre liberi a Kira Lewis Jr., che non sbaglia. Schröder riesce nell’impresa di assistere una schiacciata di Drummond prima che Naji Marshall trovi la tripla di tabella da metà campo sulla sirena. 63-59 il punteggio a fine primo tempo.

3️⃣ Lakers sornioni, Pelicans disastrosi

Al rientro in campo le squadre tramutano la sfida in un festival degli errori. James e Davis sbagliano tre conclusioni a testa e i lacustri commettono cinque falli mandando tre volte in lunetta gli avversari. I ragazzi di coach Stan Van Gundy sono precisi dalla linea della carità ma maltrattano il pallone, commettendo cinque turnover. Nel momento più brutto della partita, Andre Drummond prova a mettersi in luce con due canestri ed altrettanti recuperi, ma concede troppo spazio ad Hernangomez. 74-73 con poco più di sei minuti sul cronometro.

Nel finale di quarto, i gialloviola non possono ignorare le nefandezze offensive dei Pelicans (8 perse e 5/13 dal campo) e trovano il primo allungo vero dalla gara. Dopo venticinque minuti senza squilli, l’ex Anthony Davis segna sei punti consecutivi dando il via al parziale che di fatto chiude la partita.

Kyle Kuzma trova la play of the night schiacciando dopo aver appoggiato al tabellone, mentre Alex Caruso colpisce con floater e da tre prima di servire Davis nel pitturato. 17-3 in quattro minuti, per il 91-76 all’ultimo mini-break.

4️⃣ James spaventa tutti

Nell’ultimo quarto il ritmo si abbassa e i Lakers mantengono agevolmente il controllo della gara, con Vogel che impiega perlopiù la second unit. L’attenzione si sposta tutta sui risultati in arrivo da Denver e Oklahoma City. Gli unici sussulti arrivano solo dalle brutte cadute di Hayes e James. Jaxson cade malamente dopo un contatto con Gasol ed è costretto ad uscire con l’aiuto dei compagni, non riuscendo a caricare la gamba destra. LeBron – ancora in campo, sic! – dopo uno spin-move in transizione atterra con la caviglia convalescente sul piede di Alexander-Walker, anche se rientra in panchina senza particolari sofferenze.

Kuzma, Talen Horton-Tucker, Hernangomez e Nickeil Alexander-Walker approfittano del garbage time per rimpinguare il proprio bottino, mentre nel finale si rivede in campo anche Jared Dudley. 110-98 il punteggio finale e quinto successo consecutivo per i Lakers.

Nel mentre i Trail Blazers battono i Nuggets assicurandosi così il sesto seed, i Clippers perdono in volata contro i Thunder e restano al quarto posto. Per i Campioni in carica in arrivo la sfida al Play-In contro gli Warriors, per un nuovo capitolo della rivalità tra LeBron James e Steph Curry.

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📊 Stats & Box Score

Un paio di giocate di James hanno dato la sensazione che la condizione fisica sia in netto miglioramento, anche se forse sarebbe stato meglio evitare di scendere in campo nella quarta frazione. LeBron chiude con 25 punti (11/22 dal campo, 2/5 dall’arco, 1/2 dalla lunetta), 1 rimbalzo, 6 assist, 3 perse e 2 recuperi in poco più di 27 minuti di gioco. Davis decide di non infierire sulla rimaneggiata ex squadra e mette a referto 14 punti (5/12 al tiro, 4/6 ai liberi), 5 rimbalzi, 1 assist e 1 recupero.

Ottimo avvio del backcourt titolare, che poi col passare dei minuti si adagia all’intensità nulla della gara. Per Schröder 12 punti, 3 rimbalzi e 4 assist; KCP chiude con 10 punti, 6 assist e +17 di Plus/Minus. Drummond (13+13 con 2 stoppate, 2 recuperi e 5 falli in 21 minuti) riempie il tabellino. Dalla panca bene Caruso (9+3+5), Kuzma (8+6+3), Gasol (3+7+4) e Matthews (8 con 2/5 da tre). Si vede poco THT (6 punti con 2 recuperi), garbage per Dudley, McLemore e McKinnie. Questa volta il DNP tocca ad Harrell e Morris.

Il top scorer dei Pelicans è Hernangomez (19+13 con 8/11 al tiro). In doppia cifra anche Marshall (18+6+7), Alexander-Walker (14+4+5), Bledsoe (13+4+2), Lewis Jr. (12+3+4) e Hayes (10+7). Per James Johnson 8 punti, 4 rimbalzi e 3 assist con 4/11 dal campo.

Box Score at NBA.com

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📺 Pelicans vs Lakers: Highlights

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🚦 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara del Smoothie King Center a cura di Alberto Marzola.

Plus

LeBron James. Statement Game del Re, che manda un messaggio a tutta la Western Conference. Il nativo di Akron testa la caviglia nell’ultima partita di stagione regolare in vista della post season; è aggressivo in attacco, dove sfrutta il fisico per annichilire ciò che rimane del roster dei Pelicans, ed è molto attivo anche in difesa, soprattutto nelle rotazioni dal lato debole, dove più di una volta veste i panni della Free Safety intercettando il pallone, pronto a lanciare la transizione gialloviola . Il timing poteva essere migliore, la stagione poteva essere meno tribolata, ma i Lakers sono tornati sani ed al completo nel momento più importante. Allacciamoci le cinture e scopriamo insieme dove può arrivare questo team.

Marc Gasol. Probabilmente non sapremo mai se ci sono stati screzi tra il coaching staff ed il catalano o l’entità delle promesse che il Front Office gialloviola ha fatto a Drummond. Sta di fatto che ora, con il roster al completo, appare evidente come la presenza di Marc in campo con la second unit sia indispensabile. Sia nel podcast che in altri recap noi di LakeShow abbiamo speso parole in favore di un maggiore utilizzo di Gasol, quindi è superfluo andare a sottolineare nuovamente ciò che può dare alla causa angelena, sia in difesa che in attacco. Vogel ha finito il tempo per giocare al “piccolo chimico”, le rotazioni sono da accorciare e definire. Speriamo che all’interno di queste via sia anche il nostro Mr. Wolf.

Kentavious Caldwell-Pope. Lo stint finale di regular season è da incorniciare e, più in generale, la sua stagione è stata molto positiva, allontanando le voci che vedevano come possibilità che il prodotto dell’università della Georgia potesse adagiarsi dopo il contratto siglato in free agency. KCP ha invece prodotto la sua miglior stagione da quando è stato scelto nel draft 2013 dai Pistons, offensivamente ha chiuso con il miglior risultato da tre in carriera (41%) e difensivamente stato uno dei fulcri del martoriato roster dei Campioni.

❌ Minus

I tiri liberi. Il 60% dalla linea della carità è un dato che non è accettabile nemmeno nell’ultima partita di regular season. La partita in sé non è mai stata in dubbio ma la precisione in questo fondamentale, in particolare nella partita che mercoledì notte ci vedrà opposti ai Golden State Warriors, sarà importante.

Alcune svagatezze difensive hanno permesso ai Pelicans di produrre highlights al ferro. L’effort nella partita appena conclusa è stato intermittente, in quanto si sono alternate azioni dove la difesa ha oscurato la via del canestro a New Orleans, ad altre dove invece è stata omessa la fase difensiva. L’atteggiamento è comprensibile e legato sia alla forma ancora non perfetta di alcuni starter rientrati da poco (James e Schröder) sia all’importanza relativa dell’incontro. Sappiamo che i playoff, in NBA, sono un altro sport e speriamo di non vedere più questi momenti di amnesia.

LeBron in campo nel quarto periodo. Tutti i tifosi Lakers hanno trattenuto il respiro quando hanno visto James non rialzarsi dopo la transizione conclusa al ferro con la sua classica spin-move, che però lo ha portato ad appoggiare il piede su quello di Alexander-Walker. Il momento di panico è stato stemperato dalle immagini che mostravano il Re sorridente dopo l’iniziale timore di aver riacutizzato il problema che lo ha tenuto lontano dal campo per 26 partite.
La beffa sarebbe stata incredibile, visto che la sua presenza sul parquet era ormai superflua, poiché nei quarti precedenti aveva già testato a sufficienza la caviglia.

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🗨️ Post Game Quotes

«Non possiamo controllare ogni cosa. Contro Golden State sarà dura, ma faremo il possibile per vincere la partita e conquistare il settimo seed. Contenere Steph sarà divertente ed una bella sfida per la nostra difesa.»

«Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di importante, a prescindere dal piazzamento nella regular season. Non siamo soddisfatti, sappiamo che siamo meglio di così e che gli infortuni ci hanno condizionato. Saremo appagati solo dopo aver vinto tutte le partite.»

«Il rientro di Dudz è fondamentale, ci è mancato molto il terzo Big-Three.»

Anthony Davis

Siamo un po’ frustrati per come sarebbe potuta andare la stagione, ma l’obiettivo principale è la difesa del titolo.

Contro gli Warriors sarà dura, secondo me Curry è l’MVP della NBA.

LeBron James

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🏆 Pelicans vs Lakers: Game MVP

Coming Soon

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📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte (alle 4:00 italiane) tra Mercoledì 19 e Giovedì 20 Maggio per affrontare allo STAPLES Center i Golden State Warriors.

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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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