Western Conference First Round, Game 1: Phoenix Suns (2) vs Los Angeles Lakers (7) at Phoenix Suns Arena

Il ricco programma dell’NBA Sundays propone il matinée tra i Los Angeles Lakers 💜💛, che hanno conquistato il settimo seed nei play-in contro Golden State, e i Phoenix Suns. Dei temi, delle chiavi di lettura e degli aspetti tattici della serie ne abbiamo parlato nella ricca preview realizzata dalla crew di LakeShow Italia.

Tutti disponibili per i gialloviola, che confermano il quintetto composto da Schröder, KCP, James, Davis e Drummond. Phoenix, al ritorno ai playoff dopo undici stagioni, è priva del solo Abdel Nader e replica con Paul, Booker, Bridges, Crowder ed Ayton.

🏀 Suns vs Lakers: Game Recap

Nei primi minuti della gara, Schröder e Andre Drummond provano a mettersi in luce: il tedesco segna un pullup e si procura un viaggio in lunetta, The Big Penguin produce extra possessi e trova due volte la via del canestro. I padroni di casa premiano il movimento negli spazi di Ayton, mentre Mikal Bridges e CP3 rispondono a due triple di James. 15-15 a metà quarto.

Paul e Booker aumentano i giri spingendo la transizione e punendo la brutta copertura sui pick-and-roll, che consente a DeAndre Ayton (10 punti e 2 rimbalzi offensivi con un solo errore al tiro) di arrivare al ferro senza una reale opposizione. Se la difesa piange, l’attacco dei Lakers non ride. Con l’ingresso della second unit la qualità dell’esecuzione peggiora notevolmente e il tabellino si muove solo grazie ai liberi di Schröder e un paio di canestri di Davis. 21-30 con 1:48 sul cronometro.

Nel finale il rientrante LeBron riesce a servire due volte Montrezl Harrell, autore dei due canestri che rendono il passivo meno pesante rispetto a quanto visto nella seconda parte di quarto. Dopo dodici minuti, Suns avanti 25-32.

2️⃣ Lakers imprecisi e senza idee

Vogel riparte con Caruso, THT, LBJ, Kuzma e Trezz. I cinque non riescono ad invertire la rotta nella fase offensiva, ma quantomeno riescono a coinvolgere Harrell, che sfrutta la maggiore fisicità contro Dario Šarić nonostante in difesa paghi dazio contro i 208 cm del croato. Complice un colpo che costringe Paul a lasciare il campo, i Lakers riescono a ridurre lo svantaggio: 35-40 a sette minuti dall’intervallo lungo.

Già deficitario da una dozzina di minuti abbondanti, l’attacco lacustre va completamente in tilt con la ricomposizione dello starting five. Nonostante Drummond si faccia sentire a rimbalzo – già cinque le seconde chance generate – la combo con AD continua a destare perplessità, soprattutto per le pessime spaziature. Inoltre, il centro ex Pistons e Cavs viene subito preso in mezzo dai Suns, che lo coinvolgono in ogni pick-and-roll. 41-50 con 2:53 da giocare.

Nel finale di tempo coach Frank Vogel gioca il jolly schierando Davis da “cinque”, ma i risultati non sono quelli sperati. The Brow non riesce a produrre, mentre Phoenix anche senza Ayton continua a catturare preziosi rimbalzi offensivi. Una tripla di Cameron Johnson e un pullup di KCP chiudono il tempo, con L.A. sotto 45-53. Per la squadra della California più long two (15) che conclusioni al ferro (14), mentre tutti i tiratori senza il numero 23 sulla schiena combinano 0/8 da tre.

3️⃣ Suns in controllo

L’intervallo lungo non cambia il leitmotiv della gara: gli angeleni faticano a scardinare la difesa dei padroni di casa e non trovano alternative al palla a LeBron James e pedalare. Il quattro volte MVP segna da tre, assiste un layup di Schröder e la tripla di KCP. L’attacco lacustre è tutto qui. I ragazzi di coach Monty Williams continuano ad eseguire con pazienza, senza forzare, ed allungano grazie ai canestri di Ayton, Bridges e Jae Crowder. 56-71 a metà terzo quarto.

Con l’uscita di CP3 i gialloviola provano a mettere pressione sui portatori di palla dei Suns e per la prima volta nella partita riescono ad incidere con la difesa. Drummond e James rubano un paio di palloni, Dennis Schröder alimenta il parziale (10-3) con il quale i Lakers sembrano poter riaprire la partita. 66-74 con 2:30 sul cronometro.

Ma come spesso accade, le apparenze ingannano. I californiani ricominciano a sbagliare praticamente ogni cosa e trovano la via del canestro col solo Wesley Matthews, la squadra dell’Arizona ringrazia ed allunga nuovamente grazie a due liberi di Johnson e cinque di Booker. 68-81 all’ultimo mini-break.

4️⃣ Finale al cardiopalma

I Campioni NBA provano per l’ennesima volta ad alzare l’intensità e sembrano riuscire nell’intento grazie all’effort dello stoico Caruso. Phoenix non vacilla e si affida alle giocate di Booker, che trova la retina incurante delle attenzioni e dei raddoppi lacustri. La tensione sale e dopo un contrasto a rimbalzo tra James e Paul ci sono faccia a faccia tra lo stesso Alex, Harrell e Cameron Payne. Risultato: quattro tecnici, due gli angeleni ed altrettanti per l’esterno dei Suns, costretto a rientrare anzitempo nella locker room.

I Lakers non riescono mai a riavvicinarsi sul serio, anche perché Chris Paul e Booker segnano canestri difficilissimi mentre Anthony Davis realizza solo un and-one nella sua gara costellata dai tanti errori. 80-90 a sette minuti dalla sirena.

Schröder e Alex Caruso (due volte) colpiscono dalla lunga distanza, ma i Soli controllano agevolmente grazie alle prodezze di Devin Booker – che elude i raddoppi servendo i compagni liberi nel pitturato – e all’impatto di Ayton, che certifica come disastrosa la prestazione di Davis. 90-99 il punteggio finale, con i Lakers mediocri nel primo atto della serie come contro Portland e Houston negli scorsi playoff.

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📊 Stats & Box Score

Prova opaca per James, che non riesce a scardinare l’accorta difesa dei Suns. Per LeBron 18 punti (6/13 dal campo, 3/7 dall’arco, 3/6 dalla lunetta), 7 rimbalzi, 10 assist, 5 perse e 3 recuperi in 36 minuti. Pessimo Davis, impreciso in attacco e poco incisivo in difesa. AD chiude con 13 punti (5/16 al tiro, 3/5 ai liberi), 7 rimbalzi, 2 assist e 3 stoppate.

Drummond (12+9 con 5/7 dal campo) lotta a rimbalzo e soffre in difesa, ma per una sera lascia agli illustri compagni il posto sotto i riflettori (negativi) della critica. Discontinuo Schröder (14+1+3 con 4 perse e 3 recuperi), impreciso KCP (7+2+2 con 2/9 al tiro). Caruso (10 con 2/4 da tre) è l’unico che lotta fino alla fine, mentre Harrell (12+3) dimostra di poter incidere contro la second unit di Phoenix. Si vede poco Matthews (2 punti con 1/4 dal campo), peggio Kuzma (due errori al tiro in venti minuti). Pochi minuti per THT, DNP per Gasol, Morris e McLemore.

Il top scorer della gara è Booker, che all’esordio ai playoff mette a referto 34 punti (13/26 dal campo, 3/7 dall’arco, 5/6 dalla lunetta), 7 rimbalzi, 8 assist e 6 perse. In doppia cifra anche Ayton (21+16 con 10/11 al tiro e +16 di Plus/Minus), Bridges (10+4) e Johnson (10). Per Paul 7 punti, 4 rimbalzi e 8 assist.

Box Score at NBA.com

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📺 Suns vs Lakers: Highlights

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🚦 Key Takeaways

Le impressioni sulla gara della Phoenix Suns Arena by Giuseppe Critelli.

Plus

C’è stato solo un momento in cui i Lakers sono sembrati mentalmente nella partita ed è coinciso con tre giocate difensive consecutive di Alex Caruso. Prima subisce due sfondamenti e poi recupera un pallone, tutto nel quarto periodo. Peccato che gli altri non abbiano seguito l’esempio di AC. La partita di oggi ci ha fatto capire che Caruso è probabilmente la risposta migliore che i californiani hanno contro Booker. La sua capacità di passare sopra i blocchi che solitamente facilitano le ricezioni di Book e la fisicità del prodotto di Texas A&M sono indispensabili per limitare il leader offensivo dei Suns e consentire ai Lakers di vincere questa serie. Inoltre, Alex raggiunge per la prima volta in carriera la doppia cifra di punti segnati in un quarto, l’ultimo (10 punti con 4/5 dal campo e 2/2 da tre).

28 tiri liberi tentati per i Lakers sono un buon segno e confermano che i gialloviola possono far valere il loro maggiore atletismo contro Phoenix. E il fatto che gli angeleni siano andati così tanto in lunetta in una partita giocata in maniera così passiva fa ben sperare per il resto della serie.

I Lakers hanno avuto un pessima serata delle loro due stelle e hanno tirato malissimo da tre e ai liberi. Nonostante questo hanno avuto diverse possibilità di rientrare in partita negli ultimi minuti. La sensazione è che con un’altra intensità i gialloviola possano portare dalla loro parte l’inerzia della serie. È solo Gara 1 e già l’anno scorso i Lakers ci hanno abituato ad inizi letargici, ma da martedì la squadra di Vogel dovrà dare delle risposte e il coach dei californiani dovrà adottare aggiustamenti rilevanti e fare chiarezza nelle rotazioni.

❌ Minus

13 punti (career low ai playoff) con 5/16 dal campo e peggior Plus/Minus di squadra (-18) con il secondo che arriva terzo. Basterebbero queste cifre inquietanti per descrivere la partita di Davis ma c’è molto di più. In fase di preview tutti quanti pensavano che i Suns non avessero alcuna risposta contro The Brow, ma questo AD è il fratello scarso di quello ammirato nella passata stagione. Oltre alla passività in attacco dove, come spesso è accaduto quest’anno, si accontenta del tiro del mid-range, è in costante ritardo nella metà campo difensiva. Porta gli aiuti contro Booker con una pigrizia letargica e anche a rimbalzo si fa mangiare in testa da Ayton, che fa il bello e il cattivo tempo sotto canestro. Troppo brutto per essere vero.

7/26 dalla lunga distanza (26.9%) e 17/28 dalla lunetta (60.7%). Queste percentuali ricordano sinistramente Gara 1 degli scorsi playoff contro Portland. La speranza è che il finale possa essere lo stesso ma questi Suns sono una squadra ben più solida e forte di quei Blazers. I Lakers sbagliano una quantità abissale di triple aperte, specie con KCP e Matthews, conclusioni che avrebbero potuto riportare in partita la squadra di Vogel nel finale.

La difesa contro Booker non ha praticamente mai funzionato dal primo all’ultimo minuto. Con Drummond e Harrell in campo spesso i Lakers hanno deciso di droppare esponendosi a tiri facili dal mid-range che un talento offensivo come Booker, anche se all’esordio assoluto ai playoff, mette ad occhi chiusi. Non hanno funzionato meglio i raddoppi perché i Lakers hanno concesso scarichi facili verso il centro dell’area e sono stati decisamente poco attivi nelle rotazioni. In Gara 2 i gialloviola dovranno essere più fisici sfruttando il loro maggiore tonnellaggio anche nel reparto guardie.

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🗨️ Post Game Quotes

«Abbiamo sbagliato troppo: ben 9 layup e 11 tiri liberi.»

«Phoenix ha difeso molto meglio su Davis, per cui dobbiamo riuscire a servirlo meglio. Lavoreremo sodo in sala video, ci sono tanti aspetti in cui possiamo migliorare.»

«Booker è una macchina da punti, ha messo tanta pressione alla nostra difesa.»

Frank Vogel

«Diamo merito a Phoenix, hanno disputato un’ottima partita. Non sono secondi ad Ovest per caso. Comunque per passare il turno devi vincere quattro gare, al momento loro ne hanno vinta solo una. Vedremo.»

Alex Caruso

«Ho sbagliato troppi tiri. Non si può vincere una partita o una serie giocando come ho fatto io. Mi assumo tutta la responsabilità della sconfitta, ma non sono preoccupato: in Gara 2 giocherò meglio.»

Anthony Davis

«Non è mai responsabilità di un solo atleta, però apprezzo che AD si sia fatto carico di questa sconfitta. Siamo una squadra migliore quando lui è aggressivo, ma dobbiamo tutti dare di più.»

LeBron James

«Nessun problema per Gara 2.» (sulle condizioni della spalla dopo il contatto con CP3, N.d.R.)

«Sarò pronto per Gara 2.» (su come si sente sulla violazione dei protocolli sanitari, N.d.R)

LeBron James

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🏆 Suns vs Lakers: Game MVP

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📅 Next Game

Gara 2 tra Los Angeles Lakers e Phoenix Suns è in programma nella notte (alle 4:00 italiane) tra Martedì 25 e Mercoledì 26 Maggio alla Phoenix Suns Arena.

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NBA & Lakers on the couch, minors & post on the court. 1987, Showtime!

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