Con il Lakers Media Day 2021 griffato bibigo si alza definitivamente il sipario sulla stagione 2021/22 dei Los Angeles Lakers. Reduci da una stagione complicata, i gialloviola – dopo un’estate movimentata – si presentano ai nastri di partenza con un roster profondamente rivoluzionato.

La redazione di LakeShow vi presenta il riassuntone di quanto detto dai protagonisti di questa nuova annata nella prima uscita ufficiale davanti ai giornalisti.

🦄 Anthony Davis

Il primo a salire sul palco è Anthony Davis, chiamato al riscatto dopo essere stato martoriato dagli infortuni. La prima domanda posta a The Brow non poteva che essere sullo stato vaccinale della squadra e sulla condizione fisica di questa:

«Penso che nella squadra siano tutti vaccinati. Personalmente ho fatto questa scelta per aiutare il mondo e la mia comunità, oltre che proteggere la mia famiglia e i miei due figli.»

«Mentre per quanto riguarda la saluta del roster credo che tutti i ragazzi siano sani e pronti per questa nuova stagione, l’età non è altro che un numero.»

Altra questione calda sul tavolo angeleno è il ruolo che il prodotto da Kentucky avrà in questa stagione ed è lui a parlarne per primo in modo sereno:

«Mi aspetto di giocare molto di più da centro in questa stagione, ne ho parlato con Vogel e Pelinka, mi sento a mio agio. Ho ottime sensazione dal mio fisico e ciò mi permetterà di trovare anche continuità.»

Infine Bill Plaschke, penna del L.A. Times, chiede a Davis se sentisse la responsabilità di rendere questa squadra “la sua squadra”:

«Penso di avere le capacità per farlo, i ragazzi mi hanno parlato e mi hanno detto che questa è la mia squadra e che mi seguiranno. Tuttavia, credo che la leadership sia uno sforzo di gruppo e non solo del singolo.»

Infine, AD chiude la conferenza stampa con una simpatica battuta scherzando sul fatto che dopo questa conferenza stampa non si presenterà più ai microfoni dei media.

👑 LeBron James

Il numero 6 gialloviola passa il testimone al novello numero 3, LeBron James:

«Sono sveglio dalle 5:30 del mattino perché ero eccitato per l’inizio del training camp. Mi siete mancati e mi sono mancate anche alcune delle vostre grandi (e meno grandi) domande.»

«Per il resto, come vi ho detto, sono super eccitato… Sono eccitato per quello che ci aspetta quest’anno.»

Uno dei tormentoni ricorrenti in casa Lakers è quello che riguarda l’età:

«Alcune barzellette sulla nostra età sono state anche divertenti, ma mi hanno motivato e spontaneamente nella mia mente è nato questo pensiero “creiamo la nostra storia”.»

Altra domanda di rito quella sul vaccino:

«Vaccinare il 100% della squadra entro l’opening night non è mai stato in discussione, tutti vogliono darsi le migliori possibilità per essere disponibili per i propri compagni. All’inizio ero molto scettico sul vaccino, ma dopo aver fatto le mie ricerche ho deciso che fosse la cosa migliore per me e la mia famiglia.»

«Mi rifiuto di criticare i giocatori che non sono stati vaccinati ma ribadisco che, secondo me, ho preso la miglior decisione per la mia famiglia e per i miei amici.»

Infine, il quattro volte MVP si espone anche sulla trade Westbrook sulle doti di leadeship di Brodie:

«Russ è il benvenuto e ciò che voglio da lui è che sia semplicemente se stesso, abbiamo bisogno che Russ sia Russ. Solamente la sua passione, da sola, riesce a trascinarti, è un ragazzo molto dedito al lavoro.»

«Sulla leadership? Devo dimostrare ai miei compagni di essere sempre disponibile, la leadership non è una cosa che può essere fatta a intermittenza.»

🌴 Trevor Ariza

Uno dei ritorni dell’estate, Trevor Ariza, nonché ultimo giocatore in attività NBA ad aver vinto il titolo con Phil Jackson, si presenta – di nuovo – così:

«Mio figlio Tristan è stata l’influenza più grande sul mio ritorno a Los Angeles. Dopo di lui potrei mettere Westbrook, che due minuti dopo la trade che lo ha visto protagonista mi ha chiamato volendomi con se in questa avventura.»

«Non sono preoccupato dal fit nel team, sono un giocatore plug-and-play e troverò la via per dare il mio contributo a vincere.»

🧔 Austin Reaves

Fresco della conversione del two-way contract in un contratto NBA standard, Hillbilly Kobe aka Austin Reaves si presenta così:

«Entrare in questa palestra è pazzesco, sono cresciuto guardando questi ragazzi giocare. Ho un solo obiettivo in mente: lavorare sodo ogni giorno, crescere e farmi trovare sempre pronto.»

📊 Frank Vogel

Il flusso di giocatori viene interrotto da coach Frank Vogel, che viene subito interrogato sull’utilizzo di Davis:

«AD effettivamente giocherà da centro, ma quanto è ancora da determinare. Probabilmente il suo minutaggio in quel ruolo sarà più simile a quello del primo anno rispetto allo scorso.»

Tema successivo non poteva che essere quello della difesa:

«I Lakers hanno perso un po’ di difesa perimetrale, ma ho ancora la sensazione di avere ragazzi che possono incidere su entrambi i lati del campo. Difficilmente saremo i numeri uno in difesa come nelle ultime stagioni, ma questa è la sfida che ci hanno posto e sono pronto ad accoglierla.»

🔥 Malik Monk

Dopo il coach gialloviola tocca all’ex Charlotte Malik Monk:

«Non ho ancora parlato con il coaching staff per il mio ruolo, ma mi sta bene competere per qualunque cosa. Non mi importa se parto in quintetto o esco dalla panchina, sono qui per essere il miglior Malik che posso essere per i Lakers.»

«Sono qua per farmi trovare pronto, credo che la mia abilità di portare spacing sia la cosa più importante in questo momento.»

🏀 Wayne Ellington

A seguire, altro due veterani che hanno già indossato la canotta dei californiani. Prima Wayne Ellington:

«Il mio ruolo? Essere me stesso, essere quello che sono, cioè un tiratore. Devo creare spazi, prendermi i tiri quando sono libero e fare di tutto per aiutare la squadra a vincere un titolo, in fondo sono arrivato nel paradiso dei tiratori e non potevo desiderare di meglio.»

👌 Kent Bazemore

Poi l’ex Golden State Kent Bazemore:

«Il tempo passato a Las Vegas è stato molto piacevole.»

«Ammetto, nonostante lo scetticismo iniziale, di aver ricevuto la prima dose del vaccino e avrò la seconda entro l’opening night. Questo ha tranquillizzato molto Pelinka perché comunque è stato lui che mi ha spiegato i benefici del vaccino e ha aiutato a cambiare la mia idea.»

🍈 Carmelo Anthony

L’amico per la pelle di James, il “giramondo” Carmelo Anthony, La stella da Syracuse apre l’intervista con un bel «La squadra è al 100% vaccinata.» per poi proseguire così:

«Sono diventato più intelligente nel prendermi cura del mio corpo per poter continuare a giocare, sta cominciando piano piano a diventare uno stile di vita. Si sa con l’età si diventa più saggi e si comincia a capire meglio il proprio corpo. La narrativa sul roster che è troppo vecchio è veramente divertente, ormai è una tematica ricorrente.»

💥 Russell Westbrook

Finalmente sale sul palco il figliol prodigo tornato nella sua città natale per provare a rilanciare la franchigia più titolata della NBA, Russell Westbrook:

«Sono qua per fare il mio lavoro, aiutare LBJ e AD a rendere ai massimi livelli e aiutare i miei compagni a migliorare.»

Su Davis schierato da “cinque”:

«Non c’è nessuno al mondo che possa marcarlo, che giochi da “quattro” o da “cinque”. Ma credo che quando giochi da centro dia un vantaggio a tutti.»

Sull’homecoming:

«Ogni estate ci sono state speculazioni su un mio ritorno a casa. Per me tornare ad L.A. e giocare per i Lakers è una benedizione.»

🏆 Talen Horton-Tucker

Insieme a James e Davis, Talen Horton-Tucker è l’unico reduce della passata stagione. Il terzo anno in estate ha inchiostrato una ricca estensione salariale.

«Se ho speso parte dei soldi del nuovo contratto? No, ancora non ho comprato nulla.»

Su cosa può portare quest’anno a questa squadra:

«Il mio obiettivo è quello di usare la mia giovinezza e il mio fisico per fare la differenza in difesa. Voglio continuare a migliorare durante la stagione, dopo che in questa off-season ho lavorato molto sul mio jumper.»

🧠 Rajon Rondo

Durante i suoi dieci minuti, Rajon Rondo è andato a ruota libera, parlando sia di LeBron che di AD oltre che delle possibilità di vittoria della squadra:

«Senza il consenso di AD e James non sarei mai tornato, ma sono orgoglioso di poter controllare lo spogliatoio, posso tirare fuori il meglio dai miei compagni di squadra. Se abbiamo possibilità di vincere? Se restiamo sani mi aspetto di vincere.»

⚡ Kendrick Nunn

Kendrick Nunn è stato uno dei colpi a sorpresa della free agency dei Lakers.

«Volevo essere un Laker sin dalla volta in cui sono entrato in questa struttura per un workout pre-draft. Sono veramente carico ed emozionato di poter imparare dai nostri veterani, voglio essere come una spugna all’interno dello spogliatoio. Abbiamo lavorato molto insieme sulla chimica durante il minicamp a Las Vegas.»

✋ DeAndre Jordan

Anche per DeAndre Jordan si tratta di un ritorno in città, che dopo aver conquistato titoli di Division punta al bersaglio grosso.

«Sono emozionato di tornare a Los Angeles. LeBron mi ha fatto dei passaggi assurdi a Vegas, mi devo ancora abituare alla sua capacità di leggere il gioco.»

«Sul roster? La nostra profondità ci aiuterà tanto durante la regular e quanto spesso giocherò dipenderà dalla partita o dalla serie, ma mi aspetto di avere un sacco di opportunità. AD? può giocare dappertutto è un fenomeno”.»

💪 Dwight Howard

Per chiudere l’ex Superman Dwight Howard, che spera di rinverdire i fasti del secondo stint con i californiani.

«Se sono vaccinato? Vorrei tenere questa informazione per me.»

«Credo che sarà una grande stagione per noi, non mi interessa la gloria personale, le statistiche o cose del genere, l’obiettivo è vincere quel trofeo e riportarlo a LA. Non vedo l’ora di giocare con Russ, è un sogno che si realizza.»

«Stiamo creando la chimica di squadra e questa parte tutta dall’amore che abbiamo per questo gioco.»

Si chiude così il Lakers Media Day 2021 presented by bibigo. Welcome back Lakers!

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