Nelle tre gare disputate dai Los Angeles Lakers nella NBA Preseason sono arrivate altrettante sconfitte, ma LeBron James non appare per nulla preoccupato. Dopo la sconfitta contro Golden State, il quattro volte MVP tra il serio e il faceto ha detto la sua sull’importanza delle partite disputate.
«Dobbiamo continuare a giocare e lavorare, anche se ritengo più importanti gli allenamenti delle partite di preseason. Hanno un loro perché, ci si mette in forma e affrontare squadre vere aiuta.»
«Ma per quanto mi riguarda, a questo punto della mia carriera non c’è nulla che imparerò da queste gare. Niente, zero.»
Smorzata la risata, James ha specificato il senso delle sue parole.
«Lavorare insieme, costruire la chimica sul campo e trascorrere del tempo insieme è sempre positivo. Però preferisco i nostri allenamenti e ciò che facciamo a porte chiuse.»
«Possiamo fermarci e parlare degli errori, guardare dei video in tempo reale e affrontare i problemi. Per questo, onestamente, della preseason mi importa poco.»
LeBron James parla del nuovo attacco dei Lakers
Contro Nets, Suns e Warriors i californiani hanno faticato nella metà campo offensiva, affidandosi perlopiù a soluzioni individuali. LeBron ha rivelato che il coaching staff sta impiantando nuove soluzioni per l’attacco.
«Abbiamo un sistema offensivo praticamente nuovo quest’anno, ci abbiamo lavorato sin dall’inizio del training camp.»
«Avere nuovi uomini in varie posizioni è un bel cambiamento per il nostro attacco. Ci vorrà un po’ ma nel lungo periodo questo ci farà bene.»
Un roster rivoluzionato, che richiede un lavoro certosino per esaltare le qualità di tutti i componenti.
«Aumenteranno i passaggi per muovere palla, così come è aumentato il numero di buoni penetratori grazie all’arrivo di Russ e Nunn.»
«Vogliamo essere sicuri di poter coinvolgere tutti offensivamente, muovendo bene la palla da un lato all’altro e mantenendo alto il livello della difesa. Ci stiamo lavorando, ed è una buona cosa.»
Dalle parole di LeBron James, tranquillo e rilassato, appare chiara la consapevolezza che la stagione richiederà applicazione e sacrificio e che il lavoro non è che agli inizi.
«It’s all about the process.»
Vent’anni, torinese, appassionato di sport dalla nascita e di pallacanestro NBA da qualche anno dopo. Nel tempo libero studio Economia Aziendale.