In copertina: Anthony Davis, Los Angeles Lakers vs San Antonio Spurs on October 26, 2021 at the AT&T Center in San Antonio, Texas. (Ronald Cortes, NBAE via Getty Images)

Nel corso della sofferta vittoria dei Los Angeles Lakers in casa dei San Antonio Spurs, negli ultimi secondi del quarto periodo un contatto a rimbalzo tra Anthony Davis e i texani Dejounte Murray e Keita Bates-Diop ha lasciato con il fiato sospeso tutta la Laker Nation.

The Brow, reduce da una stagione tormentata dai problemi fisici, si è tenuto il ginocchio destro rotolandosi sofferente per qualche istante. Per fortuna il prodotto di Kentucky si è prontamente rialzato, terminando senza apparenti problemi la partita.

«Ho percepito un dolore acuto al ginocchio, ma per fortuna muovendo la gamba si è affievolito ed ho potuto continuare a giocare. Sento ancora un po’ di dolore, ma l’importante era terminare la partita. Vedremo come mi sveglierò domani mattina.»

Il numero 3 dei gialloviola parlando con i media, rassicura sulle sue condizioni e rimanda a domani le valutazioni sulla sua presenza nel back-to-back di Oklahoma City.

«In questo momento l’adrenalina della gara non consente la corretta percezione del dolore. Dopo il riposo, valuteremo se e come il mio fisico reagirà al dolore.»

Inoltre, Davis ha rivelato come il lavoro svolto durante l’offseason abbia migliorato la sua capacità di giocare sugli infortuni.

«La scorsa estate ho lavorato duramente in sala pesi e in palestra. Credo che l’infortunio sarebbe potuto essere peggiore se non l’avessi fatto, invece ho potuto chiudere regolarmente la partita.»

«Voglio dire, le cose accadono in modo imprevedibile. Per questo è fondamentale prendersi cura del proprio corpo. Gli infortuni sono una componente del gioco, ma fare il possibile per prevenirli è importante. Fare ciò mi ha consentito di giocare dopo il colpo subito.»

Anthony Davis elogia i compagni

Davis poi, in merito all’assenza di LeBron James, ha chiarito di non aver pianificato un gameplan con Russell Westbrook.

«Si e no.»

«Nel senso, è ovvio che se uno dei nostri Big Three è indisponibile gli altri due devono alzare il livello. Ma non serve dirsi “Ok Russ, stasera tocca a noi”. Neppure la squadra lo ha mai fatto. È una cosa che avviene naturalmente.»

Il lungo ex Pelicans ha poi elogiato le prestazioni dei compagni, di Brodie in primis:

«Con Russ ci siamo detti che non importa chi di noi tre gioca, dobbiamo sempre essere noi stessi. Abbiamo capito che dovevamo fare di più. Questo è quello che dobbiamo fare ogni partita.»

«L’intesa cresce in ogni partita, Russ si sta ambientando e oggi è stato incredibile: abbiamo un giocatore come LeBron fuori, quindi entrambi dovevamo trascinare la squadra alla vittoria.»

Focalizzandosi poi sul supporting cast, Malink Monk:

«Cavolo, Malik ha chiuso con +31 di Plus/Minus. È entrato ed ha giocato davvero bene, segnando canestri pesanti.»

Poi la sorpresa Austin Reaves:

«Anche stasera Austin ha preso una pallonata in faccia, ma non ha battuto ciglio. È un tipo tosto, non ha paura di niente. La maggior parte dei rookie lo sono, ma lui no. Voglio dire, ha giocato per la prima volta in un finale punto a punto, nell’ultimo quarto e nell’overtime ed è rimasto impassibile per tutto il tempo. »

«È sicuramente un ragazzo su cui potremo fare affidamento nel corso della stagione.»

Visto l’avvio di stagione dei Thunder (0-4), sembra verosimile che AD possa saltare la gara di questa notte, soprattutto se James dovesse rientrare.

Leggi anche:

C’è solo un Capitano, anzi due.

Categories:

Our Podcast
Most Recent
%d