Key Takeaways: Los Angeles Lakers vs San Antonio Spurs. Copertina di Francesco Anelli.
Nel matinée domenicale i Los Angeles Lakers sconfiggono i San Antonio Spurs per 114-108 e ritrovano il successo dopo la brutta sconfitta subita per mano di Minnesota.
Il recap della partita:
✅ Lakers vs Spurs: i Plus
La vittoria contro I texani permette ai gialloviola di portare il proprio record a 8 vinte e 6 perse.
〰️ Anthony Davis
I campioni si vedono nel momento del bisogno e oggi Anthony Davis ha risposto alla batosta subita contro i Wolves con una prova da leader: nel primo quarto ha scherzato con la difesa degli Spurs distruggendola in ogni situazione di gioco e settando così il tono gara per i suoi.
Nel secondo tempo coach Gregg Popovich ha cercato di complicargli la vita alternando difese e cercando di toglierli la palla dalle mani. In tale contesto The Brow deve ancora migliorare, ma sono un ottimo segnale i 6 assist a referto negli ultimi due quarti, ed in particolare quelli per Melo e Westbrook che di fatto han chiuso la gara.
🧽 Welcome back THT
Talen Horton-Tucker è nuovamente disponibile e rientra direttamente in quintetto per coach Vogel. La sua prestazione è più che buona, si presenta con una tripla in pull-up nel primo possesso in cui è coinvolto e segna 17 punti, secondo miglior Laker dopo AD. Chiude con il miglior Net Rating di squadra (+16.8), non a caso anche in difesa mostra miglioramenti rispetto all’inizio della passata stagione.
Da segnalare come nel finale di gara, ad esclusione di un turnover, gestisca alla perfezione alcuni possessi chiave. Ad oggi sembra essere l’unico gialloviola in grado di fornire un contributo positivo su due lati del campo oltre a James e Davis.
🚀 Il potenziale offensivo
Questa edizione dei Lakers è ben lontana dall’essere ancora un prodotto finito e tanto meno una squadra da titolo. Ma durante la gara contro San Antonio si sono intravisti diversi scorci del potenziale offensivo del roster californiano.
Unire ai Big 3 dei tiratori come Melo ed Ellington e delle guardie creative come Monk ed Horton-Tucker è un lusso che tra gli attacchi NBA possono permettersi solo dalle parti di Brooklyn. Quando il pallone gira in modo fluido ci sono opportunità per un buon tiro in diverse zone del campo: spetta a Frank Vogel riuscire a massimizzare il talento a disposizione e arrivare ad azzerare i momenti di blackout che anche ieri hanno caratterizzato alcuni tratti della partita.
❌ Lakers vs Spurs: i Minus
I San Antonio Spurs in versione 2021-22 sono una squadra con qualche prospetto interessante, ma ben lontana dalle corazzate guidate da Popovich nell’era Duncan. Una contender non dovrebbe arrivare agli ultimi due minuti con la gara in equilibrio, segno che non tutto ha funzionato per il verso giusto.
⤵️ Rimbalzi offensivi
Per Cleaning The Glass in stagione i Lakers sono 26esimi per percentuale di rimbalzi offensivi concessi con il 28.4% e la prestazione di ieri è andata a rafforzare tale triste dato con un pessimo 34.2%.
Il fatto che una squadra piccola come gli Spurs riesca a strapparne 11, di cui 6 nel solo quarto periodo, è la dimostrazione di come questo fondamentale rappresenti un tallone d’Achille per i gialloviola. Se un attacco riesce ad allontanare Davis da canestro ha ottime chance di recuperare il rimbalzo e questo, oltre alle lacune e le distrazioni individuali, avviene perché la difesa perimetrale è lenta e finisce spesso fuori posizione.
🙈 R&R
Avete presente la sigla di apertura dei Simpson con l’iconico momento in cui Bart è costretto alla lavagna a scrivere più volte per punizione cosa non deve più fare? Per il sottoscritto tale sorte dovrebbe toccare a coach Vogel: Rajon e Russell non possono giocare insieme.

Al netto dei turnover di Russell Westbrook e di qualche passaggio a vuoto di Rajon Rondo, i due singolarmente disputano una prova sufficiente. Ma la loro unione è difficilmente sostenibile dalla difesa ed in attacco sembrano non sapere chi debba gestire il pallone.
💭 Rob Pelinka
La coperta di Frank Vogel è corta. Il coach ad oggi ha due alternative: dare 15-18 minuti di non qualità a DeAndre Jordan in modo da avere Davis da 4 in tali frangenti, oppure ritrovarsi a schierare delle micro-lineup (abbiamo visto Rondo, Monk, Ellington e Bradley insieme) in quanto Carmelo Anthony (a sua volta non un 4 in difesa) non può andare oltre i 30 minuti a sera. Le assenze di James ed Ariza rappresentano solo una parziale attenuante per Rob Pelinka, in quanto l’età e il chilometraggio della frontline era noto.
Opposto il discorso per quanto riguarda il reparto esterni: nonostante l’indisponibilità di Nunn e Reaves, Vogel opta per “mandare al prato” il fuori forma Kent Bazemore. Gestire tale abbondanza tra i piccoli potrebbe essere anche più complicato rispetto a trovare una quadra per il reparto lunghi.
📅 Next Game
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:30 italiane – tra Lunedì 15 e Martedì 16 Novembre per affrontare i Chicago Bulls allo STAPLES Center.
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Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.