Key Takeaways: Los Angeles Lakers vs Chicago Bulls. In copertina: Talen Horton-Tucker, Anthony Davis and Scott Wall. (Katelyn Mulcahy, Getty Images)

Dopo cinque anni e tante scoppole, i Chicago Bulls dominano i Los Angeles Lakers allo STAPLES Center portando a casa una W mai stata in discussione.

Il recap della partita:

✅ Lakers vs Bulls: i Plus

Impresa difficile trovare dei plus, in particolare che riguardino i Lakers come team.

🧽 THT

Talen Horton-Tucker è sicuramente la nota positiva della serata in casa Lakers. Alla seconda gara dopo l’operazione al legamento del pollice, The Sponge è sembrato concentrato e “confident” anche questa sera dopo il buon match disputato contro gli Spurs.

I compiti difensivi assegnati da Vogel al nativo di Chicago non erano dei più semplici. Talen è stato sulle piste di LaVine e DeRozan cercando di fare il massimo; risultati rivedibili ma l’effort messo in campo è stato positivo.

In merito alla tenuta difensiva dell’ex Iowa va tenuto in mente che non sarà mai un difensore top class, ma il percorso che sta facendo deve portarlo a poter stare in campo quando conta, bilanciando quanto di buono fa in attacco con una difesa almeno sufficiente.

In attacco, al netto del garbage time, è evidente che Talen abbia lavorato sulla gestione della palla in uscita dal pick-and-roll: si intravede un mid-range game che lo aiuterà, l’uscita in snake/escape dai blocchi gli permette di vedere meglio il campo e leggere bene il lavoro dei rollanti.

🐐 Welcome back Alex

Salutare adeguatamente Alex Caruso era doveroso, i Lakers lo hanno fatto ed è stato giusto così.

🟥 L’espulsione di Davis

Ironicamente, l’espulsione di AD gli ha evitato gli inutili minuti finali di una partita che sostanzialmente aveva poco da dire.

❌ Lakers vs Bulls: i Minus

Ci sarebbe da scrivere un libro di minus dopo questo match, limitarsi a tre è probabilmente meglio.

📺 AD film room, please.

Diventare un leader è un percorso difficile e ad oggi Anthony Davis non è pronto per essere il leader tecnico ed emotivo di questa squadra.

Analizzando il match, si potrebbe facilmente addossare la colpa della poca produttività di The Brow a Vogel, in quanto non succedeva sostanzialmente nulla attorno a lui quando arrivavano i raddoppi.

È evidente però come, al di là delle pecche del coaching staff, AD non riesca ad essere efficace quando il fulcro dell’attenzione è lui. Al momento non possiede le letture per uscire dai raddoppi dando un vantaggio alla squadra e chissà se riuscirà mai a fare sua questa skill.

L’ho scritto e detto in tante sedi, Anthony Davis deve cominciare a studiare nel dettaglio gli avversari e non lasciarsi sorprendere ogni volta che coach di livello come Billy Donovan cercano di limitarlo mettendogli più uomini addosso contemporaneamente.

⁉️ Small is better?

Tante volte, anche nella redazione di LakeShow, si è dibattuto sulla necessità di avere in campo due lunghi o di optare per lineup “small”.

Nonostante in passato shiftare AD da 5 abbia risolto tanti problemi, oggi la strutturazione del roster gialloviola non permette di massimizzare i quintetti con Davis come unico lungo.

È evidente come l’assenza di velocità e prestanza fisica tra i nostri esterni stia creando difficoltà in tantissimi ambiti. Il primo elemento che mi viene in mente è la situazione a rimbalzo. I Lakers sono ultimi per % di boxout difensivi ed offensivi e questo ovviamente si traduce in pochissimo controllo dei tabelloni e di conseguenza del pace che, anche se alto, è totalmente random.

La realtà è che, tolti James ed Ariza, il resto dei giocatori dei Lakers non ha, o non ha più, alcun tipo di impatto fisico sul match e quelli che tirano giù qualche rimbalzo, come Westbrook, lo fanno per lo più andando verso il ferro a contestare i rimbalzi ai propri compagni ed avversari piuttosto che “tagliando fuori” come andrebbe fatto.

Di fatto queste cattive abitudini, anche di un singolo che cm per cm è una delle migliori guardie a rimbalzo della NBA, riduce l’efficacia sotto ai tabelloni di tutto il team.

🧠 O capitano! Mio capitano!

Si possono imputare tante colpe ad i giocatori gialloviola, si può pensare che Rob Pelinka abbia preparato un roster disfunzionale e non adatto al coach, ma a me sembra che Frank Vogel l’abbia data un pelo su.

Ovvio è che vedere Westbrook guardarsi intorno in metà dei possessi o osservare LaVine e DeRozan distruggere in uno contro uno tutti i nostri difensori perimetrali non deve essere il massimo, ma la realtà è che ieri Frank non ha mai provato un aggiustamento difensivo reale.

È fondamentale che prepari meglio queste partite e che garantisca una guida tecnica in grado di “supportare” i Lakers, poi i risultati non saranno il massimo dato il materiale umano a disposizione deve almeno provarci…

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 1:30 italiane – tra Mercoledì 17 e Giovedì 18 Novembre per affrontare i Milwaukee Bucks al Fiserv Forum.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


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Ingegnere, partenopeo disperso tra le Alpi svizzere, world traveler. Ho cominciato con Clyde Drexler per finire ai Lakers. Everything in its right place, no?

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