Key Takeaways: Boston Celtics vs Los Angeles Lakers. In copertina: LeBron James and Talen Horton-Tucker. (Maddie Malhotra, Getty Images and Michael Dwyer, AP Photo)

Un primo tempo discreto, il solito disastroso terzo quarto e l’ennesima partita persa dove i Los Angeles Lakers danno la sensazione di non essere ancora una squadra. Questa volta a banchettare sulla squadra di Vogel sono (ahimè) i Boston Celtics.

Il recap della partita:

✅ Celtics vs Lakers: i Plus

Una batosta a Boston non meriterebbe l’analisi degli aspetti positivi. Ma noi ci proviamo comunque.

👑 ‘Bron Back

Dopo otto partite saltate per un problema muscolare agli addominali torna finalmente LeBron James e la sua presenza è subito totalizzante per l’attacco dei Lakers. Durante tutta la partita, infatti, si giocherà nel bene e nel male la LeBron ball. Il risultato finale di squadra è profondamente negativo, ma se non altro James dimostra di essere in buone condizioni fisiche, mettendo a segno una serie di canestri pregevoli con il suo tiro in allontanamento e suggellando l’ottima partenza gialloviola con una schiacciata prepotente.

Una delle poche azioni in cui i Lakers si sono mossi lontano dalla palla.

Alla fine del match James avrà il migliore plus/minus di squadra (-4), un differenziale tutto sommato positivo per una partita terminata con un blowout. I Lakers in questo momento sono un autentico disastro: toccherà a LeBron provare a salvare la stagione.

Un inizio illusorio

Il primo quarto e nello specifico i primi dieci minuti, nel corso dei quali i gialloviola hanno toccato anche la doppia cifra di vantaggio, avevano lasciato ben sperare. Ottimo in particolare l’inizio di Anthony Davis, autore di 15 punti nel solo primo parziale. Mike Breen e Doris Burke, al commento per ESPN, sembrano impressionati da un AD finalmente aggressivo e capace di battere con estrema facilità sul primo passo Al Horford e Grant Williams.

Questo fake handoff è un’arma devastante che i Lakers quest’anno hanno inspiegabilmente scelto di mettere da parte.

In generale, inzialmente i Lakers sembrano essere troppo grossi fisicamente per dei Celtics privi di Jaylen Brown e Robert Williams. Persino difensivamente riescono a forzare ben 7 palle perse volando tra le linee di passaggio. Chissà dove è finita questa versione della squadra nei seguenti tre quarti…

👌🏼 Howard for three…

Sì avete capito bene: il terzo e ultimo plus della partita è la tripla di Howard nel garbage time. Questo dovrebbe rendere l’idea del tenore di gara disputata dai nostri Los Angeles Lakers.

Per la cronaca Superman è 3/5 dalla lunga distanza in stagione.

❌ Celtics vs Lakers: i Minus

Nella partita contro i Boston Celtics i Lakers hanno raggiunto con ogni probabilità il punto più basso della loro stagione. Non mancano quindi gli aspetti negativi da evidenziare con la matita rossa.

🤕 Paint, our pain

Punti nel pitturato: Celtics 56, Lakers 36. Un divario semplicemente inaccettabile. Tralasciando l’enorme pigrizia offensiva della squadra (ci tornerò in un secondo momento), la costante di questa stagione gialloviola è la facilità con la quale gli avversari arrivano al ferro.

Il trio Schroder, Smart, Tatum ha collezionato la bellezza di 40 punti in area.

In questo momento i Lakers sono tutto quello che non deve essere una difesa: errori di comunicazione, mancanza totale di contenimento sul punto d’attacco, rotazioni lente, taglia fuori inesistenti (i californiani chiuderanno questa partita con un solo box out e altri 15 second chance points concessi). I 130 punti subiti al Garden sono il microcosmo di tutto ciò che non va nella metà campo difensiva.

E oggi, in questo vortice negativo, finisce anche il povero Talen Horton-Tucker. Lo abbiamo detto più volte: il coaching staff e il front office stanno chiedendo troppo ad un ragazzo di appena 21 anni. Nella partita odierna THT aveva il difficile compito di contenere in single coverage Jayson Tatum. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il prodotto di Duke è uno scorer NBA extra lusso, ma contro questi Lakers ha avuto vita fin troppo facile.

Nel quarto periodo Tatum si trova spesso accoppiato sui cambi contro Westbrook e Anthony. Non è un caso che abbia chiuso il parziale con 14 punti in 8 minuti.

🤦‍♂️ Just do something

Zach Lowe ha scherzosamente bandito questa statistica dal suo podcast, ma questa volta mi tocca andare contro il buon Zach e citarvi questo dato. Nel match contro i Celtics i Lakers hanno messo a referto un solo screen assist, ovvero un blocco che porta ad un canestro. Avete capito bene: UNO!

Eccolo!

Ritengo sia abbastanza emblematico della totale mancanza di creatività e di movimento dell’attacco gialloviola. Mi ha impressionato in maniera negativa il terzo quarto (l’ennesimo terzo quarto straperso), dove la squadra di Vogel ha giocato una quantità industriale di Iso e post-up statici per Davis e James. Una strategia comprensibile se gli altri tre giocatori sono capaci di punire gli eventuali raddoppi o se ci sono movimenti off the ball con l’obiettivo di liberare spazio per chi ha la palla.
Invece in campo c’è Russell Westbrook che, come tristemente prevedibile, sta sempre e solo fermo in un angolo ad aspettare uno scarico.

Fa un po’ tristezza vedere la prova odierna totalmente anonima di Russell Westbrook.

I Lakers in questo momento sono il ventiquattresimo attacco della lega. Un rendimento inconcepibile, anche se prendiamo in considerazione le numerose assenze avute fin qui.

🔽 Effort problems

Devo dire la verità: brucia perdere a Boston e brucia ancora di più perdere a Boston senza colpo ferire. I Lakers vengono travolti dai Celtics e per tutto il secondo tempo non accennano la benché minima reazione. Inquietante ancora una volta il parziale subito nel terzo quarto (33-21), agghiacciante (cit.) il numero di tiri liberi tentati da Boston (38) e imbarazzante la quantità di rimbalzi offensivi concessi ad una squadra come i Celtics che, se escludiamo Marcus Smart, non possiede certo grandi specialisti del fondamentale.

I problemi tecnici e tattici sono sotto gli occhi di tutti. Ma adesso iniziano a diventare evidenti anche i blackout mentali della squadra. Quando si spegne l’interruttore, solitamente all’inizio del secondo tempo, è praticamente impossibile per i Lakers riaccendere la luce. Toccherà allora ai leader emotivi gialloviola, penso a James e a Westbrook, alzare il tono della radio. Mi aspetto soprattutto una crescita di Russ, fin qui troppo silenzioso e passivo per i suoi standard. I Lakers hanno bisogno almeno del suo “fuoco” e della sua energia.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 00:00 italiane – tra Domenica 21 e Lunedì 22 Novembre per affrontare i Detroit Pistons alla Little Caesars Arena.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


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Calabrese, gobbo, tifoso Lakers: insomma, una persona orribile. Ossessionato dallo sport in ogni sua forma, dopo aver visto Kobe e Shaq su Tele+ ho sviluppato una grave dipendenza dalla NBA.

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