In copertina: Frank Vogel (Elsa, Getty Images)

Nella notte i Los Angeles Lakers hanno incassato contro i New York Knicks la quinta sconfitta nelle ultime sette gare disputate. Come contro Detroit, anche nella Grande Mela i californiani hanno cercato di rientrare nella seconda parte del match, ma la maggiore caratura dei newyorchesi ha vanificato la rimonta guidata da Russell Westbrook.

Leggi il recap della partita del Madison Square Garden:

L’analisi di Frank Vogel

Al termine dell’ennesima prestazione insufficiente della sua squadra Frank Vogel ha elogiato i suoi ragazzi per aver provato a riaprire la gara. pur sottolineando quanto sia fondamentale iniziare col piglio giusto.

«Grande spirito competitivo da parte dei ragazzi, che ce l’hanno messa tutta per rientrare in partita.»

«Stanno dando il massimo per vincere ma ancora non ci siamo. Dobbiamo cominciare meglio rispetto alle ultime due uscite altrimenti le partite sono tutte in salita.»

Il coach dei Lakers ha poi commentato le prestazioni di Talen Horton-Tucker e Avery Bradley.

«Per THT è stata una di quelle serate dove la palla non entrava, ma anche questo gli servirà per crescere.»

«Avery sta facendo un ottimo lavoro difensivo e lo stiamo incoraggiando ad essere più aggressivo dal punto di vista offensivo.»

Vogel poi ha posto l’enfasi su Russell Westbrook, sull’importanza sia dell’integrazione del giocatore dal punto di vista tecnico che sull’intensità che il numero 0 porta in campo ogni sera.

«Stiamo cercando il modo di metterlo a suo agio e ridurre le situazioni sfavorevoli.»

«Penso faccia parte del processo di integrazione e che è normale sia più difficile all’inizio. Ma le cose stanno migliorando ed Il suo spirito competitivo, in assenza di LeBron ci ha dato una mano a vincere a Detroit ed a restare in partita stasera.»

Per quel che riguarda la difesa, Vogel ha sottolineato che i lavori sono ancora in corso.

«Stiamo migliorando. Il nostro coaching staff sta facendo il massimo con i giocatori a disposizione. Ci sono alcuni aspetti della difesa uno-contro-uno che sono più complessi e non tutti li hanno ancora compresi al meglio, inoltre concediamo ancora troppi parziali agli avversari, soprattutto all’inizio.»

«Fa parte del processo evolutivo capire come ottenere il massimo con questo gruppo sul lato difensivo del campo. Concediamo ancora troppi tiri facili agli avversari ma stanotte nel secondo tempo abbiamo alzato l’intensità e la maggior parte delle loro conclusioni da tre erano ben contestate.»

Infine, il coach ha parlato di Anthony Davis e delle sue condizioni fisiche:

«Eravamo certi che non giocasse. Ha avuto la febbre tutto il giorno. Gli è passata attorno alle 17:00. Pensavamo non venisse neanche all’arena ma si è presentato 10 minuti prima del team-meeting. Penso fosse provato e lo abbiamo utilizzato in maniera un po’ diversa dal solito. Lo abbiamo tenuto in campo per parziali di 7 minuti, non la sua normale rotazione, e probabilmente questo ha influito. In ogni caso complimenti a lui per aver deciso di rendersi disponibile.»

I Lakers potranno cercare il pronto riscatto già questa notte, in programma c’è il back-to-back in casa degli Indiana Pacers.

Ascolta le parole di Frank Vogel

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Di Rimini, con due passioni: il basket e gli scacchi.

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