Key Takeaways: New York Knicks vs Los Angeles Lakers. In copertina: elaborazione grafica a cura di Giovanni Rossi.
Il rendimento dei Los Angeles Lakers nel road trip ad Est resta insoddisfacente e la sconfitta per 106-100 contro i New York Knicks porta il record della trasferta a 1-3.
Il recap della partita:
- Westbrook l’unico a crederci, i Knicks piegano i Lakers
- Frank Vogel: «Stiamo lavorando sulla difesa.»
✅ Knicks vs Lakers: i Plus
Quella contro i ragazzi di coach Thibodeau è una delle partite più brutte della stagione, eppure qualche aspetto positivo tocca trovarlo.
🔥 Il primo tempo di Malik Monk
Se i Lakers sono in grado di andare al riposo lungo in svantaggio di “sole” 12 lunghezze gran parte del merito è di Malik Monk. Il prodotto da Kentucky dà la sveglia ai suoi dopo il letargico inizio di partita gialloviola grazie ad alcune giocate frutto del suo grande talento nella metà campo offensiva.
12 punti e 3 assist il fatturato del primo tempo, a cui purtroppo è seguita una ripresa da dimenticare in cui non segna e non riesce ad incidere. Uno degli imperativi del coaching staff dovrebbe essere mettere il talento di Monk in condizioni di esprimersi all’interno delle rotazioni.
⚡️ L’orgoglio di Westbrook
A cinque minuti dal termine del secondo quarto i Lakers sono sotto di 24 punti e la prospettiva, complice l’assenza di LeBron e l’imminente back-to-back ad Indianapolis, è quella di un blowout.
Ma per lo meno i ragazzi di Vogel mostrano orgoglio e, sfruttando anche la distrazione dei Knicks, sono in grado di rientrare in partita. In particolare va sottolineata la prova di Russell Westbrook nel terzo quarto: Brodie trascina i suoi e scuote una squadra apparsa molto apatica con 18 punti in 12 minuti. La sua uscita dal campo ad inizio quarto periodo si rivela purtroppo decisiva in favore di New York, che senza il numero 0 in campo riprende il controllo della gara fino al termine.
Una menzione la meritano anche i grandi imputati Jordan e Bradley, tra i più positivi durante la rimonta.
⛔ La protezione del ferro
Noi di LakeShow non siamo esattamente dei fan della strutturazione con due lunghi in campo, ma contro i Knicks la scelta di Vogel ha dato alcuni frutti. 36 punti subiti in area contro i 50.1 di media in stagione (peggior dato in NBA) e 7 rimbalzi offensivi concessi contro gli 11.1 sono dei progressi per la difesa gialloviola.
Tale struttura comporta come conseguenza problemi di spacing nell’altra metà campo e una difesa perimetrale deficitaria, ma questa è la sezione dedicata ai plus quindi guardiamo il bicchiere mezzo pieno.
❌ Knicks vs Lakers: i Minus
Ennesima partita in cui 3 minus non sono abbastanza per fotografare il pessimo momento dei gialloviola creati dal gm Rob Pelinka.
🥴 La confusione di Frank
Il roster a disposizione di Frank Vogel, come scritto più volte, non è certamente funzionale e conforme alle sue idee di pallacanestro. Ma al netto di questo ad oggi il coach pare non avere in mano la situazione.
Lo starting lineup cambia per l’ennesima volta e per l’ennesima volta la squadra parte malissimo, aspetto non sorprendente vista la contemporanea presenza in campo di cinque non tiratori. L’attacco non sfrutta il talento del roster ed è stagnante, in particolar modo quando l’azione inizia con la ricezione statica di Davis a 5 metri dal canestro che genera poco o nulla. In difesa continua a vedersi una 2-3 molto scolastica, che francamente è difficile possa rivelarsi utile nel futuro della stagione.
A questo si aggiunge anche una dubbia gestione dei timeout, in particolar modo verso fine terzo periodo dopo un paio di rimbalzi offensivi conquistati e con i Knicks alle corde. Da un coach campione NBA ci si aspetta qualcosa di più.
🧽 Talen Horton-Tucker
È di gran lunga la peggior uscita stagionale del prodotto di Iowa State, che chiude con il peggior Plus/Minus di squadra con -18 e segna 0 punti in 28 minuti di utilizzo.
Dopo le ottime prime 3 uscite, riesce a fare peggio rispetto alla partita con Detroit e sembra pagare la confusione rispetto al proprio ruolo nel roster: impreciso al tiro, timido in attacco, spesso perso sui blocchi in difesa. Vogel decide per la prima volta di affidargli la second unit quando riposa Westbrook, ma il risultato è tale da rimpiangere Regular Season Rondo.
Nel giudicarlo non bisogna dimenticare che compirà 21 anni solo tra 2 giorni. Buona notizia anche per Talen stesso, che finalmente potrà andare in un bar a bere dopo prestazioni simili.
〰️ Anthony Davis
AD è titolare del miglior Plus/Minus della serata e ha giocato con l’influenza, ma nonostante questo non si può essere contenti della sua prova.
I problemi sono i soliti, quelli che si ripetono troppo spesso per un potenziale campione che fatica a esprimere il suo talento ogni volta che entra in campo: la selezione di tiro non è ottimale in quanto solo 6 delle 17 conclusioni arrivano nella restricted area, in difesa alterna momenti di dominio a pause e non è mai il giocatore in grado di scuotere i compagni nei momenti difficili.
A questo aggiunge 6 errori ai liberi su 11 tentativi, ironia della sorte il divario con cui i Knicks vincono la partita.
📅 Next Game
Back-to-back per i Los Angeles Lakers, che tornano in campo nella notte – alle 1:00 italiane – tra Mercoledì 24 e Giovedì 25 Novembre per affrontare gli Indiana Pacers alla Gainbridge Fieldhouse.
Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.
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Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.