In copertina: LeBron James and Malik Monk. (Darron Cummings, AP Photo)

Nella notte i Los Angeles Lakers hanno chiuso il road trip sulla East Coast con il successo in casa degli Indiana Pacers. Californiani trascinati da LeBron James, al rientro dopo la squalifica e autore delle giocate che sono valse la quarta vittoria stagionale all’overtime.

Leggi il recap della partita della Gainbridge Fieldhouse:

Le considerazioni di LeBron James

Il quattro volte MVP ha parlato a lungo con la stampa, merito di una prestazione mostre da 39 punti, 6 assist e 5 rimbalzi.

«Amo questo gioco, e non poter scendere in campo è frustrante. Sono felice di essere tornato. Ultimo quarto e overtime sono i momenti dove si vincono le partite, ho capito che i miei compagni si sarebbero affidati alle mie giocate.»

Lo scontro con Isaiah Stewart e la relativa sospensione sono stati due temi subito (ed inevitabilmente) toccati:

«Durante il boxout ha tenuto il gomito alto sbilanciandomi e toccandomi il braccio; io l’ho mosso ma anche lui aveva perso equilibrio e dunque gli ho colpito il volto. L’ho capito subito e ho provato a chiedergli scusa, è stato un incidente.»

«È successo a Westbrook ed anche a me oggi contro Sabonis [mostra la ferita all’occhio rimediata in uno scontro di gioco]. Non sono un giocatore sporco, mi è dispiaciuto vedere ciò che è successo dopo. L’espulsione è stata giusta e ragionevole, ma non credo di essermi meritato la sospensione. Non ho più parlato con Isaiah.»

Al Re è poi stato chiesto dell’importanza di aver concluso questo road trip con una vittoria:

«È stato super importante. Oggi è stato brutto sapere dell’indisponibilità di Anthony Davis, l’ennesima per la squadra. Ma ero contento di tornare dopo l’assenza di ieri e dare energia in più ai ragazzi.»

«Con alcune lineup abbiamo lavorato molto bene, non abbiamo ancora giocato col gruppo al completo, mancano Nunn e Ariza. Li aspettiamo, nel frattempo abbiamo sfornato belle prestazioni con Monk, Anthony, Howard, Ellington…»

Sulla vicenda dell’espulsione della donna in prima fila, poi, James si è espresso così:

«C’è differenza tra tifare per la tua squadra e augurare il fallimento agli avversari, ci sono azioni che non dovrebbero mai essere tollerate.»

Infine, non sono mancati i complimenti a Chris Duarte, che ha affermato di essere quasi incredulo di giocare contro alcuni, come LeBron e Melo, che ammirava da bambino in TV:

«In estate si è allenato da noi prima del Draft e non ha sbagliato un singolo tiro, ma con la 22esima scelta era impossibile prenderlo. Gioca molto bene, ha un grande tiro ed è maturo.»

Guarda gli highlights di LeBron James:

Vent’anni, torinese, appassionato di sport dalla nascita e di pallacanestro NBA da qualche anno dopo. Nel tempo libero studio Economia Aziendale.

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