Key Takeaways: Los Angeles Lakers vs Detroit Pistons. In copertina: LeBron James, Cade Cunningham and Avery Bradley. (Adam Pantozzi and Kevork Djansezian, Getty Images)

La prima vera partita della stagione dove i “Big Three” fanno pentole e coperchi, prendono per mano la squadra e la trascinano ad una vittoria quanto mai necessaria.

Dettagli se arriva contro un avversario con record di 4-16 in una streak di 6 partite perse consecutivamente, compresa quella della notte

✅ Lakers vs Pistons: i Plus

Questa vittoria è meno “ugly” della precedente sui Pistons ma lascia sempre un senso di incompiutezza, poiché si sistema un problema e ne compare un altro.

👑 Washed King Who?

Non abbiamo mai usato i guanti di velluto per nessun giocatore del roster dei Lakers, tanto da guadagnarci il titolo di “hater”. Nella partita contro Sacramento, LeBron era finito tra i Minus, dove erano state evidenziate le sue scelte di tiro “horror” e la sua difficoltà nel battere il proprio diretto avversario.

Il tabellino di questa notte recita 33 punti (12/20, con 4/9 da dietro l’arco), 5 rimbalzi e 9 assist e, nonostante ciò, permane la sensazione che il Re non sia ancora fisicamente al 100%.

Mi preme sottolineare come LeBron James si sia espresso nella sua arte migliore, quella capacità innata di capire il momento esatto in cui “azzannare” la partita. Se anni fa questa sua peculiarità era una sentenza e poche volte le squadre avversarie potevano “salvarsi”, i 36 anni hanno reso meno efficiente questo suo “superpotere”, anche se, come successo questa notte, l’abilità non è svanita.

Nel terzo quarto, sul punteggio in parità 56-56, i Lakers piazzano un parziale di 21-2 che indirizza l’incontro, grazie alle giocate di James, che segna o assiste ben 13 dei punti del break, incluso un piccolo momento “Showtime” con Davis.

⚡️ Sempre più Brodie

Se nel primo tempo si lascia trascinare dall’inizio “sloppy” di tutto il roster (tre palle perse banali), nella ripresa Russell Westbrook alza i giri del motore, lanciando il parziale che spacca la partita e fungendo da “custode” del vantaggio ad inizio dell’ultimo quarto.

L’intesa con gli altri due tenori sembra aumentare ad ogni incontro, in particolare quella con James.

Ad inizio della stagione eravamo scettici sulla loro compatibilità e non siamo andati tanto lontani dalla verità, anche perché il segreto (non tanto celato) della riuscita del duo sono le percentuali da tre punti.

Una difesa che si preoccupa (a ragione o a torto) della conclusione da dietro l’arco dei tiratori in maglia gialloviola (in particolare quelle di James) permette di aprire il campo alle scorribande di Westbrook, libero di attaccare i recuperi, così da non essere costretto a ricercare ossessivamente la transizione o gli isolamenti dal gomito che terminano con tentativi di bank shot (ben tre a referto nella notte).

Il rapporto con AD è più semplice ed immediato, in particolar modo il pick-and-roll laterale sembra essere una delle armi “segrete”, da usare solamente nell’ultimo periodo.

〰️ Bentornato AD

Questo sarà un Plus un po’ atipico, perché se la gara di Anthony Davis è positiva, doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi con 3 stoppate con 10/15 dal campo e 2/2 da tre, rimane la sensazione che lui tenda sempre a “costeggiare” la partita.

La partenza è aggressiva, infatti nel primo quarto mette a referto 13 dei 23 punti della squadra gialloviola. Poi attraversa una fase centrale della contesa passiva, anche nel terzo periodo, dove si mette in disparte e lascia il palcoscenico a Russ, James e THT(?!).

Nei 7 minuti finali dell’ultimo quarto ritorna ad essere il fulcro dell’attacco gialloviola, dove sfrutta il gioco a due con Westbrook per avere facili conclusioni vicino al ferro e funge anche da facilitatore in maniera efficiente, fornendo ai compagni conclusioni aperte che non vengono convertite.

In difesa la stoppata su Cunningham ad 1’50 dal termine della contesa è un déjà-vu della settimana scorsa, giusto per ricordarci che quando vuole è uno dei migliori difensori di tutta la Lega.

Domanda anche per i lettori, è troppo aspettarsi Anthony Davis aggressivo per tutto l’incontro, o perlomeno per gran parte di esso?

❌ Lakers vs Pistons: i Minus

#siamoquesti ora più che mai, anche dopo un quarto di stagione, visto il materiale umano in panchina. Ciò riduce il margine d’errore che divide una sconfitta tragica (Sacramento, Oklahoma…) da una vittoria.

⛔️ Bradleyabito

Siamo cosi sicuri che Bazemore sia peggio del Bradley visto stanotte?

Abbiamo già parlato altre volte di DeAndre Jordan e della sua inadeguatezza in questo inizio di stagione, quindi non mi soffermerò sulla casualità che lo ha portato ad essere nel quintetto che ha generato il break decisivo.

Oggi voglio spendere due parole su Avery, che evidentemente non è più il giocatore che due anni fa era uno dei fulcri della difesa dei Lakers.

È, senza mezzi termini, inadeguato offensivamente.

Per CTG sta tirando da tre punti con il 35% e dalla media con il 39% due anni fa in maglia Lakers chiuse la stagione rispettivamente con il 37% ed il 45%), queste percentuali terrificanti si uniscono alla sua incapacità di creare un qualsiasi pericolo dal palleggio.

Il suo posto in NBA è quindi legato alle sue capacità difensive (e alla disperazione gialloviola) che ormai sono lacunose. Solo a sprazzi, sempre meno frequenti, è quel difensore “on ball” che mette in difficoltà il portatore di palla e spesso lo si ritrova ad inseguire il diretto avversario, in una costante condizione di difficoltà fisica.

La sua presenza fissa in quintetto e i suoi minuti in campo sono sia contingenti agli infortuni (Reaves appena rientrato, Nunn e Ariza ancora lungodegenti) ma anche legati ad un certo senso di necessità (e testardaggine) di Vogel, che se in principio aveva bisogno di un giocatore che conoscesse già gli schemi, ora, probabilmente, aspetta a rimuoverlo dallo starting five per non sbagliare un’altra scelta.

Se l’apporto è negativo non vedo il motivo di questo accanimento terapeutico.

🆘 Serve più Panchina

7/26 dal campo, ed un contributo che va dal nullo al dannoso.

Si salva THT che chiude alla grande il terzo periodo e si spende in difesa, anche se in maniera troppo fallosa. Rimane la mia sensazione personale che Horton-Tucker senta la pressione del suo nuovo ruolo, almeno in questo primo scorcio di stagione.

Mi piace come non smetta di tirare da tre, su azioni ben costruite, anche quando le conclusioni non entrano, mentre è meno di mio gradimento quando gli errori provengono da scelte di tiro forzate.

Veniamo alle note dolenti, come la serata da dimenticare al tiro per Carmelo Anthony e Malik Monk. Entrambi sono giocatori che se offensivamente non aggiungono punti a tabellino, divengono difficili da sostenere in difesa per un periodo di tempo prolungato in difesa.

Ellington chiude con il peggior Plus/Minus (-11) e conferma l’impressione di inizio stagione, ovvero il suo apporto offensivo da dietro l’arco e i suoi movimenti possono essere utili, ma se non viene servito e non viene coperto nella propria metà campo da uno schema difensivo “solido”, diviene il bersaglio principale che gli avversari sfruttano per scardinare il fragile muro gialloviola.

Non sono realmente giudicabili i 5 minuti in campo di Reaves, al rientro dopo l’infortunio, anche se le due palle perse gridano vendetta.

🙈 Ancora i tiri liberi

Lato negativo tecnico che voglio sottolineare assolutamente di questo incontro sono i tiri liberi, ancora una volta, come già l’anno scorso, punto debole costante della formazione gialloviola.

Il tabellino recita 15/25, ovvero il 60% e non è un caso isolato, visto che in stagione siamo al venticinquesimo posto per percentuale, con il 74,2%.

Lasciare 10 punti dalla linea della carità non è accettabile, soprattutto in una partita che avevi praticamente chiuso (4/8 nell’ultimo periodo, durante la disperata rimonta di Detroit).

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:00 italiane – tra Martedì 30 Novembre e Mercoledì 1 Dicembre per affrontare i Sacramento Kings al Golden 1 Center.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


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Mamba Moments:

Universitario e calciatore cresciuto nelle nebbie ferraresi. Appassionato di qualsiasi sport che non necessiti un motore. Tifoso Lakers da quando a sette anni mi regalarono la canotta di Kobe.

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