Key Takeaways: Los Angeles Lakers vs Utah Jazz. In copertina: Stanley Johnson and LeBron James (Andrew D. Bernstein and Garrett Ellwood, NBAE via Getty Images)

Una vittoria inaspettata, qualche protagonista a sorpresa ed una pessima serata al tiro salvano la panchina di Frank Vogel.

✅ Lakers vs Jazz: i Plus

Un protagonista inatteso e difesa ritrovata – per una notte – consentono ai Los Angeles Lakers di avere la meglio sugli Utah Jazz.

🚀 Young guns

LeBron e i ragazzini terribili hanno “messo nel frullatore” i Jazz tra fine terzo ed inizio quarto periodo. L’apporto di Monk, THT, Reaves e Johnson è stato fondamentale per i Lakers. Ognuno di loro ha portato un mattoncino necessario a battere i Jazz, che non saranno stati in formissima ma che restano il miglior attacco NBA e non di poco.

15 minuti di dominio, +62 di Net Rating.

Al netto di quello che Box Score e statistiche possono raccontare, mi preme sottolineare la partita difensiva di Austin Reaves e Talen Horton-Tucker, che in una prova di squadra molto positiva nella propria metà campo hanno il merito di aver tenuto a bada Clarkson e Mitchell, due attaccanti che in condizioni normali li avrebbero massacrati.

🦍 Stanley “Fu****g” Johnson

Sarò un disco rotto, ma “nun ce vuleva a zingara pa andivinà” che mettendo un’ala fisica vicino a LeBron il meccanismo offensivo/difensivo dei Lakers sarebbe migliorato. Stanley Johnson ha giocato una partita solidissima, ed un quarto periodo offensivamente sontuoso.

Ma non è stata quella la cosa che mi ha colpito di più. Negli anni si è detto molto, in negativo, di Stanimal: etica rivedibile, concentrazione ondivaga e difficoltà a non essere “quello con la palla in mano” ed è proprio questo quello che sta sorprendendo dell’ex Raptors.

La concentrazione, la voglia e l’attività in campo di Johnson stanno facendo la differenza.

Se il valore nel statistico di questo rimbalzo è uno, il peso specifico della giocata nella partita dei Lakers è molto, molto più alto.

🚫 Finally D

Nella partita che poteva portarlo all’esonero, coach Frank Vogel ha messo mano alla nostra difesa lasciando la sua “drop” comfort zone per mettere in piedi una strategia più aggressiva sul perimetro che gli permettesse anche di limitare i rimbalzi offensivi di Gobert.

Scegliere di fare “show” alti ed aggressivisi è rivelata la mossa vincente; Utah ha continuato nello spartito che la contraddistingue, cercando il famoso “frullatore” fatto di blocchi, movimento senza palla e soprattutto tiri da tre (41 di media in stagione).

L’altro vantaggio della difesa perimetrale vista contro Utah è stato quello di ridurre il numero di layup e consequenzialmente il numero di rimbalzi offensivi: la probabilità di prendere un rimbalzo offensivo è di fatto più alta in seguito ad un layup rispetto a qualsiasi altra situazione. Nel match del Martin Luther King’s Day i Jazz hanno preso 8 rimbalzi offensivi, in serate normali i Lakers ne concedono quasi 12.

I mormoni, sorpresi dalla pressione e dai continui switch gialloviola, hanno tentato 46 triple con un pessimo 26% e la fortuna c’entra poco. I Lakers normalmente contestano 19 tiri da tre a partita, contro i Jazz ne hanno contestato ben 32.

❌ Lakers vs Jazz: i Minus

Vittoria importante, ma ancora dettagli che non ci hanno fatto stare tranquilli.

🗑 No Charity

Sono anni che la cantilena va avanti, ma il risultato non cambia: i Lakers continuano a tirare i liberi con percentuali pessime. Il 14/23 della scorsa notte è l’ennesima performance pietosa, che ha messo a rischio una W che altrimenti poteva essere più agevole.

🤦‍♂️ Here We Go… Again

Il terzo periodo dei californiani, come succede spesso in stagione, è stato pietoso. 32 punti subiti, 1/9 da tre punti e 5 dei 12 turnover totali il riassunto statistico della terza frazione. Un blackout totale che ha rimesso i Jazz in gara, rischiando di compromettere una primo quarto, che era stata ben giocata dai Lakers.

Winning decision

La partita di Russell Wesbrook non mi è dispiaciuta: la schiacciata su Rudy Gobert e la sgasata finale con and-one sempre a danno del simpaticissimo francese valgono il prezzo del biglietto, per l’appunto il biglietto.

Tutto molto bello.

Anche i più accaniti supporter di Brodie dovranno ammettere che la partita è stata vinta quando si è deciso di panchinare West; la scelta di andare con i “ragazzini terribili” e LeBron ha permesso a Vogel di fare scelte difensive più azzardate in quanto poteva contare su una concentrazione ed una dedizione che non potevano essere minate dall’atteggiamento difensivo svogliato e dannoso del numero 0.

Russ, continua a farci vendere i biglietti, forse, che mi sa che le partite le devono vincere altri.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:30 italiane – tra Mercoledì 19 e Giovedì 20 Gennaio per affrontare gli Indiana Pacers alla crypto.com Arena.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


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Ingegnere, partenopeo disperso tra le Alpi svizzere, world traveler. Ho cominciato con Clyde Drexler per finire ai Lakers. Everything in its right place, no?

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