Key Takeaways: Brooklyn Nets vs Los Angeles Lakers. In copertina: Austin Reaves, LeBron James and LaMarcus Aldridge (Nathaniel S. Butler, NBAE via Getty Images)

I Los Angeles Lakers, al terzo atto del Grammy Road Trip, ritrovano Anthony Davis e sconfiggono i Brooklyn Nets per 106-96. Il record di squadra risale così al 50% di vittorie con 24-24.

✅ Nets vs Lakers: i Plus

I Nets privi di Durant, Irving e Harris non sono un avversario irresistibile, ma la partita odierna non può che far sorridere i tifosi gialloviola: rivedere Anthony Davis in campo è un motivo di ottimismo che va oltre la vittoria finale.

〰️ Il ritorno di Davis

Dopo 17 apparizioni in borghese, The Brow ritrova posto nel quintetto base dei Lakers e non c’è notizia migliore per il mondo Lakers.

AD è limitato nel minutaggio e dai falli, in 24 minuti mostra di avere ancora un po’ di ruggine in attacco ma già lascia intravedere il suo potenziale in difesa. Oltre le 4 stoppate, la sua attività è aria fresca rispetto ai pariruolo presenti a roster. Frank Vogel mette subito in campo una squadra che vuole cambiare sui blocchi molto di più rispetto al passato e alle strutturazioni con gli altri lunghi. La strada sembra la migliore ed unica percorribile, l’augurio è che il coaching staff disponga del tempo e del personale per consentire a Davis di essere nuovamente decisivo nella propria metà campo come nel 2019/20.

Welcome back Anthony!

👑 LeBron James

Personalmente ero rimasto un po’ deluso dal Prescelto nelle ultime uscite, in quanto mi pareva più interessato a mettere buoni numeri personali che non a provare ad aiutare la penosa difesa gialloviola. Come spesso capita, devo fare ammenda: mai andare contro LeBron e questa è l’ennesima dimostrazione.

King James prosegue il gran momento dal punto di vista offensivo con l’ennesima serata in cui scollina oltre quota 30 punti. A inizio anno in molti si interrogavano se fosse ancora capace di andare al ferro come nei giorni migliori e la risposta contro i Nets è 10/10 nei tiri all’interno della restricted area, semplicemente inarrestabile.

Ma è in difesa dove James, grazie anche alla presenza in campo di Davis, sale di tono rispetto alle ultime uscite. Oltre a 5 stocks, registra 6 deflections e 9 tiri contestati, categorie in cui è il migliore tra i Lakers. Le due rubate consecutive nel quarto periodo sono le giocate decisive che suggellano la vittoria lacustre e la grande prestazione del Re.

🔥 Monk and Reaves

Ennesima presenza del duo di giovani provenienti dal Midwest all’interno dei plus di LakeShow e non potremmo essere più felici per questi ragazzi.

Per la decima volta in stagione Malik Monk scollina oltre quota 20 punti e in questa occasione la fa partendo dalla panchina. Nelle ultime uscite pareva aver sofferto il ritorno al ruolo di scorer off the bench, ma contro i Nets si è calato benissimo nella parte. Ad oggi è la prima opzione offensiva della second unit e nel primo tempo il suo contributo è decisivo per l’allungo dei gialloviola.

Per Austin Reaves i punti a referto sono solo 2 ma il suo apporto alla causa è imprescindibile in termini di effort e intelligenza cestistica. HBK è il perfetto role player e riesce sempre a dare ciò di cui la squadra ha bisogno: in attacco è l’unico pericoloso a rimbalzo offensivo (4 a referto) ed è un perfetto playmaker secondario (6 assist), mentre in difesa non sbaglia una scelta e grazie alla tecnica porta a casa gli ennesimi falli subiti.

Austin Reaves trova splendidamente Malik Monk in angolo per la tripla. 3 gli assist di HBK per la guardia di Kentucky.

❌ Nets vs Lakers: i Minus

Purtroppo anche oggi tocca mettere l’attenzione su cosa non ha funzionato e gli aspetti preoccupanti non mancano, sia relativi alla singola partita che in ottica futura.

🤢 Rimbalzi

Anche in questo un tema ricorrente nei Plus & Minus di LakeShow. Se i Nets restano in partita per quasi tre quarti è grazie al dominio sotto le plance: 54-33 per i padroni di casa e soprattutto 18 palloni recuperati sotto il tabellone gialloviola che hanno prodotto 19 punti.

Molteplici le cause per l’alto numero di rimbalzi offensivi concessi: errori individuali dovuti a mancanza di concentrazione o effort (una menzione di disonore per Melo), la difesa che si perde nelle rotazioni e non riesce ad accoppiarsi correttamente a rimbalzo, la scelta di mandare in contropiede il giocatore che effettua il close out sul tiratore in punta. Coach Vogel dovrà necessariamente lavorare su questi aspetti per cercare di limitare la discrepanza di possessi.

Dopo aver contrastato il tiro di Harden, Westbrook si disinteressa del rimbalzo e scappa verso il contropiede. Sarebbe interessante sapere se è una scelta di RW o una richiesta del coaching staff, visto che più volte diversi gialloviola hanno fatto la stessa cosa.

🧽 Talen Horton-Tucker

La continuità è uno degli aspetti più delicati per un giocatore giovane e THT non fa eccezione in quanto la sua stagione è un viaggio sulle montagne russe.

Entra dopo soli due minuti a sostituire Stanley Johnson per problemi di falli e fatica nella lineup insieme ai big 3 e Bradley per il ruolo eccessivamente off the ball. L’inizio complesso non gli permette in alcun modo di entrare in partita e termina con 0 punti a referto in soli 18 minuti di utilizzo. L’impressione, e non è la prima volta in stagione, è che se inizia male la gara non riesca a lasciarsi gli errori alle spalle e ritrovare ritmo. È parte del processo di crescita, ma il suo ruolo nel roster richiede di compiere questo passo il più in fretta possibile, magari prima della post season.

0/6 dal campo per Horton-Tucker e ben 4 di questi errori sono arrivati nella restricted area.

There is no plan B

La vigilia della gara è stata caratterizzata da un articolo di Ramona Shelburne su ESPN in cui si riporta come per i Lakers non esista un piano B: Russell Westbrook resterà in gialloviola fino al termine della stagione.

Tale notizia pone chiarezza sulla situazione in casa gialloviola, ma non è incoraggiante dal punto di vista tecnico. La partita di Westbrook non è disastrosa in senso assoluto, ma al momento anche per i più ottimisti (quale era il sottoscritto) è difficile capire come Brodie possa essere utile visto che non è più l’attaccante dei tempi di OKC. I suoi difetti portano scompensi in campo, sia a livello offensivo che difensivo, infatti coach Vogel fatica a trovare quintetti che possano sopperire alle carenze al tiro da fuori e alle amnesie difensive di Brodie.

Restano solo 34 partite per il coaching staff per trovare soluzioni tecniche a un fit complesso e solo poche settimane al front office per cercare di trovare qualche role player funzionale per migliorare l’attuale roster. Il tempo stringe e una domanda sorge spontanea: gli attuali Lakers sarebbero migliori se Westbrook non giocasse?

La brutta palla persa porta a un facile canestro dei Nets. Simili swing di 4 punti sono duri colpi per una squadra in cerca di identità.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 1:30 italiane – tra Giovedì 27 e Venerdì 28 Gennaio per affrontare i Philadelphia 76ers al Wells Fargo Center.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.


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Mamba Moments:

Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.

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