Key Takeaways: LA Clippers vs Los Angeles Lakers. In copertina: Anthony Davis and Carmelo Anthony (David Crane, Los Angeles Daily News SCNG and Robert Gauthier, Los Angeles Times via Getty Images)

Gli LA Clippers sconfiggono i Los Angeles Lakers per 111-110 dopo il canestro vincente di Reggie Jackson ed il floater di Anthony Davis sulla sirena sputato dal ferro. I gialloviola si trovano al nono posto della Western Conference con il record di 25 vinte e 28 perse.

✅ Clippers vs Lakers: i Plus

La gara è stata una delle più godibili all’interno di un’annata avara di soddisfazioni e spettacolo per i tifosi dei Lakers. Per quanto sia desolante perdere contro un avversario che espone al soffitto banner celebrativi per la vittoria di titoli divisionali, c’è comunque qualche aspetto positivo dalla notte angelena.

⤴️ La rimonta finale

A pochi minuti dalla fine del terzo periodo il Clippers hanno accumulato 17 punti di vantaggio. L’infortunio di Carmelo Anthony e la seconda gara di un back-to-back lasciavano intuire che i Lakers potessero mollare la partita ed arrendersi al corso degli eventi ma così non è stato.

La squadra di Vogel si è aggrappata ad Anthony Davis ed alla propria difesa e pian piano ha ricucito lo strappo fino ad arrivare a raggiungere e superare i rivali cittadini. I gialloviola hanno mostrato grande applicazione, voglia di lottare e di andare oltre i propri limiti e sono riusciti a coinvolgere il pubblico della Crypto.com Arena, come sempre schierato a favore dell’unica vera squadra di Los Angeles.

L’alley-oop di Westbrook per Davis a 10 secondi dalla fine pareva il coronamento di una grande rimonta, ma purtroppo non è stato sufficiente per portare a casa la vittoria.

Se i Lakers riuscissero a giocare con un simile livello di intensità per noi tifosi le partite sarebbero senza dubbio più divertenti e coinvolgenti, al netto dei limiti della squadra.

〰️ Anthony Davis

Come accennato nel precedente punto dei Plus, se i Lakers sono arrivati punto a punto fino al suono della sirena il merito è soprattutto di Anthony Davis.

The Brow ha giocato una partita da vero leader, soprattutto nel momento di maggior difficoltà dei Lakers. AD ha fatto la differenza a rimbalzo offensivo ed attaccando il ferro, aspetti per cui troppe volte è stato criticato. Il fatturato della sua serata dice 30 punti e 17 rimbalzi di cui ben 7 sotto le plance avversarie. Un altro indicatore della sua aggressività sono i 15 tiri presi nella restricted area sui 24 totali.

Troppo spesso definito soft, AD risponde ai suoi detrattori.

Il tiro sputato dal ferro sulla sirena non toglie nulla alla sua prestazione, resta solo il dispiacere per il fatto che The Brow non ha potuto coronare una grande partita con un buzzer beater da aggiungere alla collezione.

➡️ Monk to AD

L’ultimo Plus della serata coinvolge nuovamente Davis, questa volta per la sua nuova intesa con Malik Monk. Il nativo dell’Arkansas nelle ultime settimane sta acquisendo sempre più importanza all’interno dell’attacco gialloviola e in contumacia LeBron James è di fatto la seconda opzione offensiva della squadra.

Oltre al ruolo di scorer, sta mostrando miglioramenti interessanti come creatore. I 7 assist a referto sono il massimo in stagione e ben 5 di questi sono per Anthony Davis. I due ex Kentucky WIldcats stanno migliorando la propria intesa e oltre al classico pick-and-roll è molto interessante la situazione in cui AD gioca l’handoff con Monk. Con il rientro di LeBron tale situazione tecnica può rivelarsi un brutto grattacapo per le difese avversarie.

Il primo canestro della serata di AD nasce proprio da un assist di Monk in seguito handoff giocato al gomito sinistro.

❌ Clippers vs Lakers: i Minus

Ennesima sconfitta all’interno di una stagione sempre più travagliata per i Los Angeles Lakers.

⬇️ Small Lineup

L’assenza di LeBron James espone i limiti di stazza dei Lakers e del quintetto varato da Vogel con Bradley, Monk e Westbrook schierati contemporaneamente. Con tale struttura Brodie agisce praticamente da “tre” in difesa e viene marcato da un’ala di ruolo in attacco.

Il gioco a due tra Jackson e Ibaka porta alla ricezione del lungo in maglia Clippers a centro area. Su di lui ruota Westbrook che non ha i centimetri per contrastarlo.

Come mostrato nella clip, Westbrook in tale lineup ha spesso compiti da “terza linea difensiva”, ruolo per cui è limitato nelle letture e, anche quando effettua la rotazione corretta come nel video, manca di stazza. Anche le guardie sono undersized per i parametri NBA e non a caso 8 dei 9 canestri dal campo di Ibaka sono arrivati contro uno dei 3 esterni gialloviola.

In attacco il discorso è analogo, con tale struttura la marcatura più semplice per coach Lue è avere lo stesso accoppiamento nella propria metà campo, ovvero Batum su Westbrook. Il vantaggio è avere un uomo con stazza in grado di staccarsi da Brodie e agire da libero in aiuto, e allo stesso tempo Batum è un difensore in grado di reggere la fisicità del numero 0 quando attacca il ferro.

Purtroppo tale strutturazione è dovuta alla carenza di ali nel roster gialloviola e si ripete anche quando è in campo Hortoin-Tucker e anche contro altri avversari. Tale aspetto, più volte sottolineato, è sempre più penalizzante per il roster assemblato da Pelinka.

🤕 L’infortunio di Melo

A poco più di un minuto dal termine del secondo periodo Carmelo Anthony ha lasciato il terreno di gioco a causa di un infortunio al tendine del ginocchio destro.

Melo è stato il grande protagonista della vittoria contro i Blazers la sera precedente e anche l’inizio gara è stato buono. Il problema è l’elevato minutaggio richiesto a un giocatore di 37 anni lungo tutta la stagione. L’ex Knicks non si è mai fermato, in più di un’occasione è apparso in debito d’ossigeno ed il back-to-back è stato presumibilmente troppo. Dispiace vista la stagione positiva del nativo di Brooklyn e, a costo di sembrare un disco rotto, la carenza di ali di ruolo a roster che ha imposto a Vogel un eccessivo impiego del numero 7.

1:40 da giocare nel secondo periodo e Melo Anthony accusa dolore dopo il pull up dalla media distanza.

🥴 Siamo questi (cit.)

La sconfitta di stanotte è particolarmente amara per i gialloviola perché all’interno di questa travagliata stagione certifica come nessuna altra la mediocrità della squadra. In primo luogo per la classifica, in quanto i Lakers sono sempre più distanti dai playoff ed inoltre staccati anche da Wolves e Clippers per arrivare al play-in da 7° o 8° seed.

Il lato più preoccupante è come contro dei Clippers privi di Leonard, George e Zubac la squadra ha mostrato di non essere superiore agli avversari, pur giocando una discreta gara in termini di effort e pur non avendo nessun giocatore in serata particolarmente negativa. Mai come stasera per quanto mi riguarda il campo ha certificato che i Lakers meritano la posizione che occupano in classifica ed il rientro di James da solo non può rendere contender una squadra di medio-basso livello NBA.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 2:30 italiane – tra Sabato 5 e Domenica 6 Febbraio per affrontare i New York Knicks alla crypto.com Arena.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.



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Mamba Moments:

Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.

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