Key Takeaways: Portland Trail Blazers vs Los Angeles Lakers. In copertina: Talen Horton-Tucker, Anthony Davis and LeBron James (Sam Forencich, NBAE via Getty Images)
La seconda partita del back-to-back porta in dote ai Los Angeles Lakers un’altra sconfitta ed un’altra prestazione imbarazzante, peggiore anche di quella vista contro i Bucks. I Portland Trail Blazers, con il roster stravolto e diversi carneadi sul parquet, interrompono la striscia di sei sconfitte consecutive.
- Lakers sempre più giù, umiliati anche dai Trail Blazers by Giovanni Rossi
✅ Trail Blazers vs Lakers: i Plus
Anche il tifoso più ottimista avrebbe difficoltà nel trovare qualcosa di positivo in una serata del genere, cercate di capire le mie difficoltà (Captatio Benevolentiae di ciceroniana memoria).
🔍 Mettere in vetrina
Ad un giorno dalla trade deadline Talen Horton-Tucker sfodera una delle migliori prestazioni dell’ultimo periodo.
Non è sicuramente una prova eccelsa ed al più può essere definita un poco confusionaria, ma nel deserto tecnico gialloviola che si è ammirato nella notte, spiccano la sua intraprendenza e la sua voglia di dimostrare di essere quel giocatore che lo staff ed i tifosi speravano fosse.
Le percentuali dal campo sono buone, spiccano il 4/6 da tre punti ed i 7 assist, d’altro canto invece le quattro palle perse ed il fallo in attacco con un minuto sul cronometro pesano molto sul risultato finale dell’incontro.
La sua aggressività offensiva ed in particolare gli otto punti consecutivi nella parte finale del secondo quarto aprono un piccolo gap nel punteggio che non sarà poi sfruttato dai Lakers, che ad inizio ripresa permetteranno una rimonta abbastanza semplice alla squadra di casa.
È stata questa l’ultima partita in casacca Purple and Gold per il nativo di Chicago?
👌 Soldato Wayne
I 15 minuti sul parquet di Wayne Ellington sono abbastanza buoni, come lo è anche la mira, con un 3/6 da tre punti che ci permette di ricordare il motivo per cui era stato firmato in estate.
La sua presenza in campo aumenta la pericolosità dell’attacco gialloviola nel secondo periodo, distinguendosi anche per l’effort e la voglia di restare in campo.
Ulteriore dimostrazione che sia lui che Bazemore siano professionisti seri, per quanto ormai giocatori NBA marginali.
🚫 Niente capro espiatorio
La prima partita saltata in stagione da Russell Westbrook coincide con la sconfitta più brutta subita dalla squadra gialloviola, che fa il paio con quelle patite per mano degli Oklahoma City Thunder.
Quindi ora che il principale indiziato di tutte le sfortune della stagione dei Lakers è fuori, forse per qualche incontro, come si possono giustificare prestazioni del genere, che ormai non sono più episodiche ma bensì abbastanza frequenti?
Schopenhauer affermava che la vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia, passando per l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia. Quest’ultimi momenti, ultimamente, sono regalati dai giorni di riposo della squadra gialloviola.
Per quanto mi riguarda è necessario che le aspettative dell’ambiente “incontrino” la realtà del campo, solo in questo modo è possibile uscire integri da questo anno.
❌ Trail Blazers vs Lakers: i Minus
Purtroppo ho solo tre parti per poter muovere le mie invettive, quindi ho deciso di fare un macro-gruppo nel primo punto per fregare il sistema.
👎 Sloppy Basketball
All’interno di questa macro-definizione inserisco un po’ dello schifo andato in onda nella notte, in ordine casuale:
- Le ventuno palle perse da cui nascono ben 28 punti per Portland, in particolare le ultime tre sono arrivate nel finale di partita, con il risultato in bilico.
- I Lakers hanno concesso ben 11 rimbalzi offensivi, con l’ultimo di Nurkic a 5 secondi dal termine che mette praticamente fine alla contesa.
- 6/13 dalla linea del tiro libero per un orrido 46%, fortemente sotto media anche per i Lakers, che in questo fondamentale sono ventinovesimi nella Lega davanti ai soli Rockets.
- Abbiamo concesso 58 punti nel pitturato, a causa di una difesa pressoché inesistente o episodica. Di questi ben 36 sono arrivati nel primo tempo e, di fatto, hanno annullato la grande prova da dietro l’arco della squadra gialloviola nella prima metà di gara (11/20 da tre).
🥴 Falling Stars
Non lasciamoci fuorviare dai numeri del tabellino, LeBron ha chiuso con 30+7+7 ed il 59 % dal campo mentre Anthony ha messo a referto 17+7+6, il tutto accompagnato da 5 stoppate e con il 72% dal campo, perché la sconfitta è fortemente imputabile alle nostre stelle.
Nella partita di LeBron James spiccano, in maniera negativa, l’applicazione difensiva praticamente inesistente, il terzo quarto, giocato in maniera estremamente passiva, con scelte offensive rivedibili e la gestione degli ultimi due minuti dell’incontro, dove il Re ha prima perso la palla del possibile pareggio in un contropiede 2vs1 e poi ha sbagliato un facile layup che avrebbe riportato i Lakers ad un solo possesso di distanza.
La prestazione di Anthony Davis è ancora meno difendibile poiché oltre ad aver sofferto la fisicità di Nurkic per gran parte della contesa, anche a causa di un atteggiamento oltremodo remissivo, in attacco è stato evanescente nel primo tempo.
Il nativo di Chicago ha poi deciso di comparire nel terzo quarto segnando dodici punti per poi tornare ad essere un fantasma, con zero conclusioni tentate nell’ultimo periodo, in un incontro “punto a punto”, atteggiamento inconcepibile da parte di un talento del genere.
👋 Grazie di tutto
Noi di LakeShow non siamo mai stati gentili con Frank Vogel, anzi abbiamo spesso sottolineato, soprattutto nel podcast, le sue carenze come Head Coach.
È evidente, sin dall’articolo uscito su The Athletic e da noi riportato, che il rapporto tra lui, i giocatori e la dirigenza è ai minimi storici, nonostante le belle parole di facciata davanti ai microfoni.
Se in quel caso la bella vittoria con Utah aveva salvato il posto del ex allenatore di Indiana ed Orlando, permettendogli di rimanere in sella durante il road trip ad Est, non vedo come questo sodalizio possa continuare oltre se dovesse arrivare un’ulteriore sconfitta nella partita di Domenica contro i Golden State Warriors.
Le colpe per come sta maturando la stagione sono imputabili in piccola parte alle sue scelte (anche se i 35 minuti di Bradley di stanotte sono francamente incomprensibili), poiché il roster assemblato in estate dalla dirigenza è disfunzionale, carente e non adatto al tipo di gioco che aveva sviluppato Vogel nelle scorse annate.
Un eventuale suo esonero non sarà il colpo di bacchetta magica che improvvisamente raddrizzerà l’anno gialloviola ma quest’idea, necessaria anche per tentare di sferzare l’ambiente ed aumentare il senso di responsabilità dei giocatori, non è più così assurda.
Per concludere, grazie Frank per il titolo, saremo per sempre debitori.
📅 Next Game
I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 2:30 italiane – tra Sabato 12 e Domenica 14 Febbraio per affrontare i Golden State Warriors al Chase Center.
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Lakers Legends:
- Nick Van Exel by Antonio Corsa
Mamba Moments:
- MM01: La rivincita contro i Celtics, l’apoteosi di Kobe Bryant by Giovanni Rossi
Universitario e calciatore cresciuto nelle nebbie ferraresi. Appassionato di qualsiasi sport che non necessiti un motore. Tifoso Lakers da quando a sette anni mi regalarono la canotta di Kobe.