Key Takeaways: Los Angeles Lakers vs Utah Jazz. In copertina: LeBron James, Russell Westbrook and Anthony Davis (Mark J. Terrill, AP Photo and Katelyn Mulcahy, Getty Images)

I Los Angeles Lakers battono gli Utah Jazz 106 a 101 e interrompono la striscia di tre sconfitte consecutive. Arriva ora la pausa per l’All Star Game che darà 8 giorni di riposo a James e compagni prima di affrontare il terzo derby stagionale contro i Clippers.

✅ Lakers vs Jazz: i Plus

L’infortunio di Davis lasciava presagire l’ennesima serata amara, ma grazie a una grande rimonta nel quarto periodo i gialloviola conquistano una delle più belle vittorie della stagione.

💪 Team effort

L’aspetto più confortante della gara contro i Jazz è l’approccio e la voglia di giocare dei ragazzi di coach Vogel che hanno replicato il livello di energia della buona prestazione contro gli Warriors.

In difesa la squadra è stata disciplinata e ha eseguito il gameplan limitando a 3 soli tentativi le corner three avversarie e levando ogni soluzione al ferro da pick and roll a Gobert e Whiteside. 21 deflection e 49 tiri contestati testimoniano l’energia messa nella propria metà campo dai gialloviola, entrambi i dati infatti sono ben superiori rispetto alle medie stagionali.

Anche in attacco i numeri relativi agli hustle plays sono positivi grazie a 9 screen assist e ben 12 rimbalzi offensivi. L’ultima categoria statistica in particolare è stata decisiva nel quarto periodo: con LeBron James a cercare Gobert sui cambi, le guardie angelene hanno potuto attaccare il tabellone avversario e hanno catturato ben 5 extra possessi decisivi nella rimonta. Una menzione la meritano Westbrook e Horton-Tucker che hanno combinato per 7 carambole nella metà campo avversaria.

Il sorpasso nel finale avviene proprio in seguito a un rimbalzo offensivo catturato da Westbrook, in seguito al quale Brodie è bravo a non essere precipitoso e servire il taglio di LeBron per la schiacciata.

👑 LeBron James

Disciplina e gioco di squadra rendono felici ogni tifoso e ogni allenatore, ma per renderli vincenti serve l’acuto della stella e LeBron James non si è fatto pregare in tal senso.

Dopo un primo tempo a marce ridotte, l’espressione facciale in seguito all’infortunio di Davis poteva far pensare a un LeBron arrendevole. Ma al rientro dagli spogliatoi il Prescelto ha alzato il livello di gioco in entrambe le metà campo e in particolare in difesa, dove il suo contributo è essenziale per un roster carente di specialisti in materia.

I tempi dell’aiuto di King James su Gobert al ferro sono perfetti e danno il via a un ottimo secondo tempo dei gialloviola in cui il defensive rating di squadra è pari a 98.0.

Ma il meglio arriva nel quarto periodo: dopo il brutto finale nella trasferta di San Francisco, LBJ domina mettendo a referto ben 15 punti e soprattutto firma da solo il sorpasso ai danni dei Jazz con 10 punti consecutivi che muovono il punteggio dal 89-94 al 99-96 in favore dei gialloviola.

🦄 Anthony Davis

Il finale di partita di James e l’ottima prova di squadra non devono farci dimenticare del primo tempo giocato da The Brow, il quale ha annichilito Gobert e Whiteside sui due lati del campo e ha permesso ai gialloviola di restare a contatto per tutta la prima frazione.

In attacco si è forse visto il miglior Davis stagionale, letale dalla media, a segno anche dall’arco e devastante nel pitturato. Da segnalare in particolare l’intesa con Westbrook, ben 4 gli assist del numero 0 a favore del lungo da Kentucky nel primo tempo.

I giochi a due in seguito ad un handoff sono una delle situazioni tecniche in cui Davis è maggiormente pericoloso ed è bravo Westbrook a gestire i tempi dell’azione e trovarlo al ferro per la schiacciata.

❌ Lakers vs Jazz: i Minus

Mai una gioia” pare essere il motto più azzeccato per la stagione dei Lakers. La bella vittoria infatti non può comunque rendere felici noi tifosi in quanto il primo enorme minus potrebbe condizionare pesantemente il futuro prossimo dei gialloviola.

🤕 L’infortunio di Davis

Fin troppo facile trovare il più grosso motivo di rimpianto per la gara contro i Jazz. L’infortunio di Davis è l’ennesima tegola in una stagione sfortunatissima per AD. Per la seconda volta in stagione deve fermarsi per un incidente di gioco che ha poco a che fare con l’essere injury prone o discorsi simili, infatti dopo la collisione con Vanderbilt nella trasferta con Minnesota, arriva la scavigliata in seguito all’atterraggio sulla caviglia di Gobert.

Ouch.

I raggi hanno scongiurato rotture, la risonanza magnetica ci dirà qualcosa in più sui tempi di recupero. Quel che è certo è che per l’ennesima volta Vogel non riesce a trovare un minimo di continuità tecnica e la squadra dopo le ultime uscite incoraggianti potrebbe nuovamente ritrovarsi a cercare un’identità in corso d’opera.

🧱 Il tiro

It’s all about making shot. Concetto banale, troppo spesso abusato, ma in questo caso veritiero. Per l’ennesima partita i Lakers faticano al tiro, sia da 3 punti che dalla lunetta. Il 14-22 ai liberi avrebbe potuto costare caro, 8 punti lasciati sono un’enormità in una partita che arriva al fotofinish.

Dall’arco i gialloviola riscattano nel finale una pessima serata complessiva che li vede finire con un brutto 10-36 in seguito al terribile 3-17 del primo tempo. Personalmente ritengo che in linea di massima le percentuali sono figlie della qualità dei tiri presi e che spesso spiegare la vittoria o la sconfitta di una squadra con “è entrato di tutto” o viceversa sia superficiale. Ma in questo caso mi sento di dire che sono stati troppi i tiri wide open e ben costruiti a non centrare il bersaglio.

Menzione negativa per Wayne Ellington che in 4 minuti di gioco sbaglia ben 3 conclusioni wide open. Non quello che si aspetta da un tiratore.

‼️ Difesa sugli esterni

Anche per il terzo minus si torna su un aspetto più volte trattato da Lakeshow, ovvero la mancanza di difensori sugli esterni. Se i Jazz hanno chiuso il primo tempo avanti di 5 è anche grazie alla grande prova di Donovan Mitchell, autore di 26 punti nel parziale e di 37 per l’incontro.

Per tutta la gara la sensazione è che ogni esterno fosse in difficoltà a reggere il primo passo, non solo della guardia da Louisville, ma anche di Clarkson e Forrest. La strategia nel finale di cambiare il più possibile e il discreto lavoro di Horton-Tucker e Westbrook hanno permesso alla difesa di Vogel di reggere, ma è evidente come rispetto alla passata stagione sia decisiva l’assenza di ottimi difensori sul punto di attacco come Caldwell-Pope e Caruso.

Stanley Johnson e Talen Horton-Tucker non riescono a rallentare Mitchell e ad indirizzarlo verso Davis. 2 punti facili per Spida.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:00 italiane – tra Venerdì 25 e Sabato 26 Febbraio per affrontare gli LA Clippers alla crypto.com Arena.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.



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Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.

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