Ancora una volta Anthony Davis è stato costretto a lasciare il campo prematuramente a causa di un infortunio, anche questo (come l’ultimo) di natura traumatica.

Anziché il ginocchio, questa volta la protagonista è la caviglia: una distorsione che non lascia presagire nulla di buono. Il grado di inversione raggiunto è quasi di 90°, il che significa che c’è stata una grave sollecitazione dei legamenti della stessa.

Anche l’uscita dal campo non fa ben sperare i tifosi gialloviola.

🦵 Come è fatta una caviglia

Ma facciamo un passo indietro e vediamo da cosa è formato quest’articolazione e cosa potrebbe esser stato danneggiato in questo infortunio.

La caviglia è l’articolazione sinoviale del corpo umano, situata tra gamba e piede, esattamente nel punto d’incontro di tre ossa: tibiaperone e talo (o astragalo). Presenta un sistema complesso di legamenti (quelli interessati durante le distorsioni): i legamenti mediali, che sono in tutto quattro, e i legamenti laterali, che sono in tutto tre.

I legamenti mediali (o deltoidei) della caviglia sono, come si può notare, il legamento talo-tibiale anteriore che unisce il malleolo della tibia alla regione anteriore-mediale del talo, mentre il legamento talo-tibiale posteriore unisce il malleolo della tibia alla porzione posteriore-mediale del talo.

Caviglia Legamenti

I legamenti laterali della caviglia sono il legamento talo-fibulare anteriore che unisce il malleolo del perone alla regione anteriore-laterale del talo; il legamento talo-fibulare posteriore che mette in comunicazione il malleolo del perone con la regione posteriore-laterale del talo; infine, il legamento calcaneo-fibulare che collega il malleolo del perone con il calcagno.

Caviglia Legamenti

🤕 L’infortunio di Anthony Davis

Vi ricordate la distorsione di LeBron James della passata stagione?

Ecco: l’esatto opposto rispetto a questa subita da Davis. LeBron subì una distorsione in eversione con interessamento dei legamenti mediali (tempi di recupero molto più lunghi), in questo caso The Brow ha patito una brutta distorsione in inversione, quindi andando ad interessare i legamenti laterali (più fragili degli altri, ma anche più flessibili).

Il contatto avvenuto con il tallone di Rudy Gobert fa spostare il piede di AD di quel che basta per ritardare il contatto col terreno e costringerlo a una brutta distorsione.

Arrivati a questo punto la prima cosa che lo staff sanitario ha fatto è stato scongiurare il rischio di fratture mediante una radiografia.

Dopo questo step (fortunatamente superato) al giocatore verranno prestate le cure necessarie affinchè la caviglia si sgonfi e possa essere sottoposta a una risonanza magnetica per stabilire l’entità del danno e i tempi di recupero.

⏳ I possibili scenari e i tempi di recupero

Avendo escluso fratture rimangono solo tre scenari disponibili:

  • Grado I: lieve strappo del legamento con gonfiore lieve; tempi di recupero 1-2 settimane.
  • Grado II: è uno strappo più importante ma dal dolore moderato; vi sono tuttavia gonfiore e lividi; tempi di recupero 3-4 settimane
  • Grado III: si tratta di una rottura completa del legamento interessato o dei legamenti, con gonfiore grave e lividi. La caviglia è instabile e “traballante”; tempi di recupero 4-6 settimane.
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🤨 Mal comune mezzo gaudio, insomma…

La storia della NBA è piena di distorsioni alla caviglia ed ecco alcuni esempi distinti per gradi di gravità:

  • Distorsioni di grado uno, frequentissime per chi pratica sport, spesso nemmeno meritano una sospensione dalla attività, semplicemente richiedono del lavoro extra da fare pre e post partita/allenamento, al massimo pochissime partite saltate.
  • Distorsioni di grado due, leggermente meno frequenti di quelle di grado 1, possiamo annoverare le presenze di Ja Morant (8 partite saltate), Trae Young (4 partite saltate) e lo stesso Anthony Davis (nel 2016 che salto a malapena 10-15 giorni).
  • Distorsioni di terzo grado sono quelle più gravi ma anche quelle più rare, due esempi sono Lonzo Ball nella sua ultima stagione ai Lakers (conclusasi prematuramente per questo infortunio il 19 gennaio) e Reggie Jackson nel lontano 2016-2017 con il giocatore che venne rivalutato addirittura dopo quasi 8 settimane.

La pausa per l’All-Star Game è un toccasana per i Lakers e per Davis, che potranno godere di un periodo senza partite per far tornare al meglio The Brow.

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