Key Takeaways: Los Angeles Lakers vs Dallas Mavericks. In copertina: Austin Reaves, Stanley Johnson, Malik Monk and Frank Vogel (Lakers.com and Ronald Martinez, Getty Images)

Terza sconfitta consecutiva per i Los Angeles Lakers al rientro dopo la pausa dell’All Star Game. Alla crypto.com Arena i Dallas Mavericks sconfiggono i padroni di casa per 109-104. I gialloviola, il cui record al momento è 27-34, sono avanti di sole due partite rispetto ai Portland Trail Blazers, ovvero la prima delle escluse dal Play-In.

✅ Lakers vs Mavericks: i Plus

Nonostante siamo di fronte all’ennesima delusione di una stagione fallimentare, i Lakers riescono a rendere la partita interessante fino alla fine contro una delle squadre più in forma della Western Conference.

📺 TNT e arbitri

Dopo la disastrosa uscita contro i Pelicans, i gialloviola mostrano un livello di effort accettabile e voglia di reagire alle avversità. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina diceva un noto politico nostrano e a mio avviso il minimo di orgoglio mostrato da James e compagni è anche dovuto al fatto che la partita fosse trasmessa in diretta nazionale. Una prestazione imbarazzante come quella di domenica ha una risonanza maggiore se avviene in prime time e i nostri ne sono ben coscienti.

Un altro fattore stimolante per i padroni di casa è stata la lotta con i grigi. Il metro arbitrale punitivo verso le giocate soft dei gialloviola ha causato molto nervosismo nel secondo quarto e generato tre falli tecnici per Bazemore, Westbrook e Vogel. La rabbia derivata da tale situazione ha permesso ai Lakers di chiudere in modo dignitoso la prima frazione, restare a contatto e mettere le basi per la rimonta del secondo tempo.

5️⃣ Starting Lineup

Il trentesimo starting lineup stagionale varato da coach Frank Vogel offre buoni risultati, in particolare nel terzo periodo. La presenza dei giovani Monk, Reaves e Johnson insieme alle due star si rivela positiva. In attacco il campo è largo, ci sono discrete spaziature e la circolazione di palla è buona. La difesa soffre per la carenza di centimetri, ma grazie alla rapidità, alla voglia di Austin e Stanley e ai cambi sistematici sui blocchi riesce a non subire troppo l’attacco dei Mavericks.

I numeri dicono che in 10 minuti di utilizzo i cinque chiudono con +11 di Plus/Minus e +59.3 di Net Rating. Viene spontaneo chiedersi perché tale lineup sia stata abbandonata per tutto il quarto periodo.

Molte analisi – non solo di LakeShow ma anche di chi fa questo per mestiere – più volte hanno sottolineato come questo roster avesse bisogno di freschezza in campo e di giocatori in grado di spaziare l’attacco e di essere in grado di cambiare sui blocchi in difesa. È di conseguenza anche legittimo chiedere a coach Vogel perché tale lineup avesse giocato insieme due soli minuti nelle precedenti 60 partite.

La prima azione della gara vede i gialloviola sfruttare la gravity di James quando va in avvicinamento, usare la creatività di Monk, muovere il pallone e colpire da tre con Stanley Johnson.

🔥 Shooting

Spesso nei Plus & Minus di LakeShow i numeri relativi al tiro da fuori e dalla lunetta finiscono nella sezione minus. Ma oggi è bene sottolineare la buona prova dei gialloviola nel fondamentale.

Grazie alle sopracitate buone spaziature di alcuni quintetti, i Lakers chiudono la partita con il 41.2% da tre punti. A questo si aggiunge l’80% ai tiri liberi. Entrambi i dati sono di gran lunga superiori a quanto registrato dai Mavericks e hanno permesso ai Lakers di restare a contatto nonostante aver perso il confronto in area. Meritano un elogio in particolare Stanley Johnson, autore di 3 triple, e il ritrovato Kent Bazemore, finalmente impeccabile dall’arco con 2/2.

Chop wood, carry water. Fa piacere parlare bene di Kent Bazemore. La sua stagione è negativa, ma l’effort e la professionalità non sono mai mancate.

❌ Lakers vs Mavericks: i Minus

Non mancano gli spunti per trovare i classici tre minus proposti, come spesso capita c’è l’imbarazzo della scelta. Ringrazia Russell Westbrook che nonostante il festival delle stoppate subite evita di finire tra i cattivi.

⏳ Not so clutch

Timeout a 7:35 dal termine sul 97-94 Lakers. Anthony converte il libero in seguito a un tecnico e nel possesso seguente un layup di Westbrook incrementa il vantaggio a +6. Ogni tifoso gialloviola spera di poter portare a casa la vittoria, soprattutto sperando in un gran finale di LeBron James prossimo al rientro in campo.

Niente di più sbagliato. Da quel momento fino all’inutile canestro finale, il parziale è di 15-2 per la squadra di Jason Kidd. LeBron, fino a quel punto autore di un buon secondo tempo, è il grande imputato all’interno del disastroso finale. In attacco chiude con 0/3 al tiro e 2 palle parse frutto di scelte discutibili, mentre in difesa viene cercato da Luka Doncic sui cambi: lo sloveno vuole evitare di avere James contro in aiuto, consapevole di poterlo comunque battere in uno contro uno.

Jason e Luka annichiliscono Frank e LeBron. Gli allievi superano i maestri.

La prima azione di LeBron al rientro dopo il riposo lo vede cercare lo switch contro Powell. Pessimo il risultato: palla persa, rientro in difesa a rallentatore e il centro dei Mavs schiaccia per il sorpasso texano.

🧠 Frank Vogel

In molte analisi lette e fatte sul Lakers 2021/22 Frank Vogel appare come vittima delle circostanze ed incolpevole in seguito agli errori di composizione del roster. Noi di LakeShow più volte abbiamo sottolineato come Frank indubbiamente sia il meno responsabile della situazione, ma questo non può essere un alibi di fronte ad alcune scelte del coach.

Senza dubbio ha l’alibi della coperta corta, ma la scelta sottolineata nel secondo plus di allontanarsi dallo starting five è difficilmente comprensibile, così come la gestione delle rotazioni. Ha senso dare minuti a Dwight Howard all’interno dei 48 minuti, ma non lo si può fare in un quintetto con Westbrook e Horton-Tucker insieme. E sono troppe le lineup insensate come sono troppi i 31 minuti richiesti al 38enne Carmelo Anthony, non c’è da stupirsi se nel finale non ha più le gambe per essere efficace.

Lo stesso THT, al netto dei difetti, in questo momento è castrato nella crescita. Il suo punto di forza è la creatività con il pallone, ma giocare costantemente con Westbrook e/o LeBron comporta la sua esclusione dal gioco come testimonia il 13% di usage. Non valorizzare quello che è il giovane con maggiore prospettiva sotto contratto per la prossima stagione, nonché l’unico vero asset a disposizione è un grave errore.

❗️ La perdita di Kidd e Dudley

La partita contro i Mavericks ha permesso alla crypto.com Arena di riabbracciare due componenti della squadra campione del 2020, ovvero Jason Kidd e Jared Dudley.

Personalmente mi piace soprattutto parlare di campo, in quanto ovviamente dall’altra parte del mondo non si può sapere cosa avviene all’interno di uno spogliatoio NBA, ma alla luce della stagione gialloviola forse abbiamo tutti sottovalutato la perdita di questi due elementi.

La mia sensazione è che in questo momento e per buona parte della stagione il coaching staff non fosse sulla stessa pagina del libro rispetto alle star della squadra e LeBron in particolare.

Un ex campione come Kidd e un veterano rispettato come Dudley avevano la credibilità per andare davanti ad ogni giocatore, anche al più forte giocatore degli ultimi 10 anni, farsi ascoltare e metterlo davanti alle proprie responsabilità. Mi chiedo, alla luce di alcune cose che si vedono in campo, se questo avvenga oggi.

Alcune cose che non mi son piaciute: LeBron che batte il libero di un tecnico quando non è il giocatore con la più alta percentuale in campo, ben 3 falli tecnici collezionati dalla squadra, alcune “scelte di tiro” di Westbrook e alcuni rientri letargici di James e compagni sulle transizioni avversarie.

Mavs avanti 80-78, al rientro dal timeout i Lakers giocano questa azione.

Infine il video postato qui sopra, ovvero un after timeout che si conclude con uno step back da 3 sbagliato da James nel nulla totale dell’attacco. Fatico a credere fosse l’idea originale, in ogni caso è un’azione che a mio parere mostra come o il coaching staff non ha soluzioni o non è in grado di farsi ascoltare. Per quanto possa valere, propendo per la seconda ipotesi.

📅 Next Game

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – alle 4:00 italiane – tra Giovedì 3 e Venerdì 4 Marzo per affrontare gli LA Clippers alla crypto.com Arena.

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Le statistiche citate, se non altrimenti specificato, sono tratte da Synergy Sports™ (SS), Cleaning The Glass (CTG), NBA Advanced Stats (NBA) e Basketball Reference (BR). Tutte le clip video, salvo diversa indicazione, sono di proprietà della NBA. Sono utilizzate a scopo divulgativo senza intenzione di infrangere copyright. © NBA Media Ventures, LLC.



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Torinese, consumatore seriale di eventi sportivi. Grazie a Magic Johnson nasce la passione per la pallacanestro, i Lakers e la costa Ovest degli Stati Uniti. Esperienza NBA trentennale dal divano di casa. Phil Jackson è la guida spirituale di riferimento.

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